Parole in libertà Scrivere quello che vuoi

L'angolo del ciclismo [IMG=http://ciaciaforum.altervista.org/_altervista_ht/198.gif]

  • Messaggi
  • OFFLINE
    ELIPIOVEX
    Post: 1.988
    Post: 1.250
    Sesso: Femminile
    Amministratrice
    Amico Veteran
    00 30/03/2006 16:58
    Dato il mio rapporto amore/odio con questo sport non sono costante... Inutile creare un topic di news perché non ho voglia di seguirle...
    Se vedo un articolo che mi piace lo faccio leggere anche a voi...

    Per chi cerca un buon partito... avviso che è fidanzato... ma non vuol dire [SM=x988239]

    www.gazzetta.it/Ciclismo/Primo_Piano/2006/03_Marzo/20/po...



    MICHELA
  • OFFLINE
    (Rosy)
    Post: 1.395
    Post: 1.157
    Sesso: Femminile
    Amministratrice
    Amico Veteran
    00 30/03/2006 18:11
    Che fosse belloccio l'avevo capito durante la Milano-Sanremo, uno che sembra bello durante l'ascesa del Poggio e sotto il caschetto protettivo, non poteva altro che essere meglio una volta vestito in abiti "civili"
  • OFFLINE
    ELIPIOVEX
    Post: 2.102
    Post: 1.341
    Sesso: Femminile
    Amministratrice
    Amico Veteran
    00 07/04/2006 16:59
    Parigi Roubaix: siamo arrivati alla 104^
    L'unica corsa al mondo su strada in cui si corre ancora in mezzo al fango e al pavé... e che vinca (sicuramente) il migliore...

    (il link non funziona... riporto l'articolo di Dario Ceccarelli dalla Gazzetta dello Sport)

    Parigi-Roubaix: sono pazzi questi francesi
    di Dario Ceccarelli



    Vi piacciono le sensazioni forti? Gli scenari da tregenda? Il fango e le pietre, il vento e la pioggia? Bene, questa domenica, prima dell'ultimo rush elettorale, c'è pane per i vostri denti.
    Va in scena infatti la 104° Parigi-Roubaix, l'ultima follia del ciclismo moderno per i suoi detrattori, la regina delle classiche per i suoi inguaribili fan.
    Non c'è scampo, non c'è via di mezzo. Come il palio di Siena o un incontro di Boxe, la Roubaix spacca in due: puoi amarla o odiarla, ma restare indifferenti, mai. Un celebre campione, come Bernard Hinault, la detestava di cuore. Lo accusavano, ghignando, che era un fighetto: proprio lui, il grande bretone, che aveva vinto cinque Tour de France! Così nel 1981, per farli tacere, si presenta alla partenza da Compiègne, celebre luogo di campagna a nord di Parigi, con le sue maestose ville imperiali ombreggiate dai platani. «Questa corsa mi fa schifo - dice rabbioso - è una "Cochonnerie", però voglio vincerla per farvi vedere che non ho paura». Hinault è di parola. Vince in volata e, scendendo stremato dalla bicicletta, esclama lapidario: «Mai più!».
    Parafrasando Asterix, viene voglia di dire: sono matti questi corridori. In effetti, ci vuole una discreta incoscienza per affrontare più di 270 chilometri di corsa, 50 dei quali di pavè. Facile dire pavè: ma pedalarci sopra?
    Felice Gimondi, vincitore nel 1966, dice che ci vuole almeno una settimana per smaltire i dolori.
    «Tutte le ossa ti fanno male come se ti avessero preso a bastonate - ricorda il bergamasco -. Il pavè è micidiale: se cadi, sei finito. Per questo la regola base è stare davanti. Sempre. Ma soprattutto quando si arriva all'imbuto del pavè. Se passi in testa sei già a buon punto e la tua fuga può iniziare. Stare davanti è importante per evitare le buche o le pietre troppo grosse. Se c'è la banchina ciclabile, sul bordo, conviene star lì. Ma ogni tanto sei costretto a spostarsi sul pavè. Ma devi avere anche molta fortuna. Gambe, testa e molta fortuna: senza questi tre amici non si vince».
    Insomma, l'avete capito: la Roubaix piace proprio perchè è una giostra di matti. I francesi, quelli che abitano in nelle vecchie zone minerarie del Nord, con le loro casette di mattoni rossi dal giardinetto squadrato e il bar Terminus in legno scuro che li aspetta per una birra "après le travail", i francesi, dicevamo, diventano pazzi per questa scampagna nell'inferno ciclistico.
    Arrivano di prima mattina, stendono le tovaglie, stappano il beaujolais, tagliano il salame, e aspettano, fumando, l'arrivo della carovana. È una festa nella festa: i corridori, con le facce di fango, passano imprecando in questo budello di folla e di polvere che urla e smanaccia. Il tratto più spettacolare è quello della foresta di Aremberg, 2 km e mezzo di pavè micidiale che attraversa la campagna nei pressi di Wallers. Un punto molto pericoloso che nel 1998 costò al belga Johan Museeuw la rottura di un ginocchio, e nel 2001 la frattura del femore al francese Philippe Gaumont. Eliminato per le proteste nel 2005, domenica il corridoio di Aremberg viene ripristinato per la gioia dei fanatici del brivido. Questa è la Roubaix, dicono con un lampo di soddisfazione negli occhi ormai lucidi, tra un Pernod e l'altro.
    Noi italiani, nell'albo d'oro, non sfiguriamo anche se il record appartiene al belga Roger De Vlaeminck con quattro vittorie. Nel dopoguerra, dopo Fausto Coppi (1950), ricordiamo Felice Gimondi (1966), Francesco Moser (1978-79-80), Franco Ballerini ('95, '98) e Tafi nel 1999. Sia Moser che Ballerini da queste parti vengono ricordati con ammirazione. Il trentino sembrava fatto apposta per questa corsa. Passista grintoso e tenace, Francesco andava incontro alla fatica con coraggio e fantasia. Ne vinse tre, una in maglia iridata. Ma altrettante ne perse per un soffio.
    Per un soffio, otto centimetri, comincia l'avventura del signor Franco Ballerini. Quegli otto centimetri nel 1993 gli costano la vittoria in uno sprint mozzafiato con il vecchio Duclos Lassale, ormai quarantenne al suo quattordicesimo assalto. Uno choc per Ballerini, ormai sicuro d'aver vinto. Nelle docce del velodrormo dice piangendo: non correrò mai più in bicicletta!
    Promesse da corridore, fortunatamente, perchè poi il grande Ballero, ora cittì della nazionale, si riscatta dominando le edizioni del 1995 e del 98. Toscano, con un fisico da corazziere, Ballerini sviluppa nei confronti della Roubaix una sorta di innamoramento che lo condiziona nel proseguimento della carriera. «La Roubaix la sentivo nell'aria come la primavera. Mi allenavo per dei mesi a questo appuntamento. Era la mia corsa, una lotta con la natura e con gli uomini. Ne ho perse tante, ma in quelle zone il mio nome se lo ricordano tutti».

    Tredici successi italiani: Garin 1897e 1898; Rossi 1937; Serse Coppi (ex aequo con Mahè) 1949; Fausto Coppi 1950; Bevilacqua 1951; Gimondi 1966; Moser 1978-1979.1980. Ballerini 1995 e 19998. Tafi 1999

    In televisione: diretta Rai 3 dalle 15,30. La Parigi-Roubaix numero 104 è la settima prova del Protour. Alla prima edizione, nel 1896, vinse il tedesco Fischer. La regina delle classiche è una delle cinque prove monumentali con Sanremo, Fiandre, Liegi-Bastogne-Liegi, Lombardia. Partenza da Compiegne alle 11, arrivo al velodromo di Roubaix verso le 17. In Tv : diretta su rai3 dalle 15,30

    [Modificato da ELIPIOVEX 07/04/2006 17.00]

    [Modificato da (Rosy) 07/04/2006 18.52]




    MICHELA
  • OFFLINE
    (Rosy)
    Post: 1.505
    Post: 1.243
    Sesso: Femminile
    Amministratrice
    Amico Veteran
    00 09/04/2006 18:30
    Roubaix, impresa di Cancellara

    Lo svizzero trionfa da solo nel velodromo, Hoste, Van Petegem e Gusev attraversano un passaggio a livello con le sbarre abbassate e sono squalificati: Boonen 2°, Ballan 3°
    Fabian Cancellara, 25 anni, alla Csc dal 2006.

    ROUBAIX (Francia), 9 aprile 2006 - Lo svizzero Fabian Cancellara, del Team Csc, ha vinto per distacco la 104ª edizione della Parigi-Roubaix. Al secondo posto, a circa un minuto, si era piazzato il belga Leif Hoste, già sul secondo gradino del podio al Giro delle Fiandre, quindi l'altro belga Peter Van Petegem e il russo Gusev. Tutti e tre sono stati però squalificati per essere transitati ad un passaggio a livello abbassato. Il secondo posto è stato quindi assegnato all'iridato belga Tom Boonen, il terzo a Alessandro Ballan, che avevano tagliato il traguardo al quinto e sesto posto
  • OFFLINE
    ELIPIOVEX
    Post: 2.135
    Post: 1.373
    Sesso: Femminile
    Amministratrice
    Amico Veteran
    00 10/04/2006 14:36
    Hanno tentato l'azzardo ed è andata loro male.
    Nelle gare in linea i passaggi a livello abbassati sono considerati "un incidente di percorso" quindi la corsa non si ferma per loro.
    Quelli che riescono a passare sono più fortunati.
    Se fosse stata una corsa a tappe, avrebbero fermato il gruppo davanti e all'apertura del passaggio a livello sarebbero ripartiti con lo stesso distacco avuto prima dell'interruzione della gara...



    MICHELA
  • OFFLINE
    (Rosy)
    Post: 1.700
    Post: 1.427
    Sesso: Femminile
    Amministratrice
    Amico Veteran
    00 19/04/2006 21:34
    FRECCIA VALLONE
    Il portacolori del C D'Epargne, Illes Balears Alejandro Valverde si aggiudica la 70a Freccia Vallone davanti a Samuel Sanchez, e Karsten Kroon. Quarto il fresco vincitore della Amstel Schleck davanti Patrik Sinkewitz. Sesto il campione dell'anno scorso Danilo Di Luca

    Supremo Giudice fu il Muro di Huy per una bellissima Freccia Vallone, la numero 70 della storia . Sull"erta finale, un vero e proprio altare del grande ciclismo, ai cui piedi si presenta, appallato un drappello corposo.Precedentemente, ad animare la corsa era stata la poderosa azione a 2, protagonista insolito il 3 volte iridato Freire, accompagnato sulle strade valloni dal passistone svizzero Alexandre Moos. Se ne vanno ad una sessantina di km dall"arrivo, ai ?40 km da Huy il loro vantaggio è ben oltre il minuto, il loro sogno sfuma però sull"ultima Cotè del giorno, l"immancabile Cote de Ahin, la vetta a 10 km scarsi dall"arrivo.

    Dopo il triangolo rosso dell'ultimo km, con la strada che comincia ad inerpicarsi verso il Castello di Huy, cominciano gli attacchi. Prima Astarloa, poi Koldo Gill quindi Samuel Sanchez. A dare l'ultima decisiva e azzeccata accelerata, è però Alejandro Valverde, che iscrive dunque il proprio nome nel Prestigioso Albo d'Oro della Freccia, 3 anni dopo Astarloa, ultimo iberico a vincerla. Spagnolo anche il secondo posto nella persona del basco Samuel Sanchez, completa il podio l'olandese Kroon. Per Valverde è il terzo successo stagionale ma è anche la prima grande classica che il talentuoso spagnolo mette in bacheca, a 26 anni da compiere, a fine mese.

    La Freccia degli italiani, tra luci ed ombre. Si è difeso con dignità l'ultimo vincitore della Freccia Danilo Di Luca, annunciato non al top della forma ma alla fine migliore dei nostri, in sesta piazza. Pareva in ottima giornata Ivan Basso, che ha però lavorato per i compagni (nella fattispecie Kroon, il terzo uomo della 70ma Freccia Vallone), probabilmente già con la testa alla Liegi Bastogne Liegi di domenica prossima. Basso sarà infine 32mo, sarà invece 12mo un Bettini grintoso come sempre, scattante più che mai nella seconda parte di corsa ma rimasto con il serbatoio vuoto ai piedi dell'ascesa finale. Eddy Mazzoleni sarà 14mo, merita la citazione anche l'abruzzese Marzoli, che nel finale ha fatto corsa di testa, prima di piantarsi anche lui in quella lingua di strada che sale che risponde al Muro di Huy. Il cui Duca è da oggi, e lo sarà per un anno, Alejandro Valverde.
  • OFFLINE
    ELIPIOVEX
    Post: 2.418
    Post: 1.618
    Sesso: Femminile
    Amministratrice
    Amico Super Veteran
    00 20/04/2006 13:58


    La foto della vittoria...



    MICHELA
  • OFFLINE
    ELIPIOVEX
    Post: 2.474
    Post: 1.667
    Sesso: Femminile
    Amministratrice
    Amico Super Veteran
    00 21/04/2006 21:54
    Cunego vince il Giro del Trentino


    Damiano Cunego ha vinto il trentesimo Giro del Trentino. E' la seconda vittoria nella manifestazione dopo il successo conseguito nel 2004. L'ultima tappa, la Tione-Arco, è stata vinta in volata da Daniele Bennati.

    Il venticinquenne aretino della Lampre-fondital ha preceduto l'argentino Richeze (Panaria-Navigare) e Marco Marcato (Androni-3C). Per Bennati è il secondo successo del 2006.



    MICHELA
  • OFFLINE
    mela64
    Post: 894
    Post: 894
    Sesso: Femminile
    Amministratrice
    Amico Super Senior
    00 22/04/2006 23:22
    aMO LA BICI, MA NON IL CICLISMO, è GRAVE?
    MI RILASSO PEDALANDO, PENSO, SOGNO AD OCCHI APERTI, A VOLTE CANTICCHIO PURE. CERTO NON SONO ATLETICA COME L'OMINO MESSO DA ROSY, MA ...FACCIO DEL MIO MEGLIO.

    P.S. NIENTE ATTREZZATURA DA CORSA, ANCHE PERCHè CAUSA SCHIENA NON POSSO UTLIZZARE QUELLE BICI COL MANUBRIO COSì BASSO CHE FA STARE RICURVI. PERò L'ANNO PASSATO MI SONO TOLTA LO SFIZIO DI COMPERARE UNA BICI LEGGERA DI QUELLE IN ALLUMINIO CON QUELLE GOMME PICCOLE.



    ANNA
  • OFFLINE
    ELIPIOVEX
    Post: 2.519
    Post: 1.701
    Sesso: Femminile
    Amministratrice
    Amico Super Veteran
    00 23/04/2006 15:47
    Non ho la bici nemmeno io [SM=x988239]
    Non ho mai corso agonisticamente... la passione mi è nata "in casa"
    Per due anni ho fatto il giudice di gara (praticamente seguivo le corse in macchina...)



    MICHELA
  • OFFLINE
    ELIPIOVEX
    Post: 2.563
    Post: 1.739
    Sesso: Femminile
    Amministratrice
    Amico Super Veteran
    00 24/04/2006 15:53
    Vittoria di Valverde alla Liegi




    MICHELA
  • OFFLINE
    (Rosy)
    Post: 1.939
    Post: 1.653
    Sesso: Femminile
    Amministratrice
    Amico Super Veteran
    00 02/05/2006 21:25
    Sabato 6 riparte il Giro d'Italia
    Basso e Cunego, attenti a quei due
    Prenotano il Giro fallito un anno fa
    Battuti nel 2005 per problemi fisici, da sabato ci riprovano da favoriti

    Mancano soltanto cinque giorni al via del Giro d’Italia 2006, che partirà sabato con un breve cronoprologo a Seraing, in Belgio, e resterà in Vallonia per altre tre tappe prima del rientro sulle nostre strade.

    Il percorso.


    «Se non mi vogliono, vorrà dire che me ne resterò a casa». Così aveva tuonato Alessandro Petacchi, il Velocista Gentiluomo, subito dopo la presentazione del Giro lo scorso novembre a Milano. Poi il più forte sprinter del mondo ci ha ripensato e sarà al via della Corsa Rosa malgrado il tracciato molto impegnativo davvero non gli si addica. E’ un Giro durissimo, con un'ultima settimana terribile che fa gola invece agli scalatori, tanto che ha convinto al sì Basso, malgrado il varesino fosse orientato in un primo tempo soltanto sul Tour de France. Le prime 4 tappe in Belgio intendono commemorare i 50 anni dalla tragedia nella miniera di Marcinelle, in cui morirono 262 minatori fra cui 136 italiani (il quartier tappa della 2ª frazione con arrivo a Charleroi sarà proprio nel museo che ricorda quel giorno), e onorare i 280 mila nostri connazionali emigrati in quel Paese.

    Il 10 maggio, primo giorno di riposo, è in programma il trasferimento dal Belgio all'Italia dove ci sarà la novità di una cronometro a squadre, da Piacenza a Cremona (38 km). Si scenderà quindi lungo l'Adriatico con il primo arrivo in salita, nell'8ª tappa, sulla Maielletta. Stuzzicante anche il traguardo della 10ª a Peschici, in leggera salita e adatto a gente come Di Luca e Bettini. Secondo riposo mercoledì 17 e ancora un lungo trasferimento verso Pontedera, dove il giorno dopo ci sarà una crono individuale di 50 km, per specialisti. Risalendo verso Nord, arriveranno le salite vere: il San Carlo nella 13ª tappa, il Gran San Bernardo (mt 1865) e il Sempione (2005) il giorno dopo, quindi l'ultima frazione pianeggiante, da Mergozzo a Brescia. Poi sei giorni spaventosi: passo Maniva e arrivo sul Monte Bondone martedì 23; passo Pinei, passo delle Erbe e traguardo ai 2273 metri di Plan de Corones il mercoledì, con 50 km di salita complessiva, gli ultimi 12 molto impegnativi, 6 dei quali su sterrato, con pendenza fino al 33%; Gailberg, passo Monte Croce Carnico e Cuel di Forchia il giovedì; Forcella Staulanza, passo Fedaia Marmolada (2057), passo Pordoi (2239) e traguardo in quota sul Monte San Pellegrino (191[SM=g27989] il terz’ultimo giorno; Tonale (1883), Gavia (2618, cima Coppi), Mortirolo (1854) e ancora arrivo in salita all'Aprica il sabato. Infine l'epilogo di domenica 28 dal Ghisallo verso Milano.

    I favoriti.

    Senza dubbio Ivan Basso e Damiano Cunego. Il ventottenne varesino, dopo un 3º e un 2º posto al Tour, è finalmente maturo per la grande impresa. Con un’applicazione quasi maniacale ha raggiunto grande continuità. L’anno scorso al Giro fu tagliato fuori solo da una gastroenterite, quando sembrava poter dominare. Non teme le salite anche durissime ed è cresciuto molto a cronometro. Inoltre la sua Csc può far danni nella crono a squadre. Ma dovrà battere Cunego, lui pure ko nel 2005 (per una forma di mononucleosi) ma tornato al top quest’anno: già 6 successi, compresi Trentino e Larciano come nel 2004 quando dominò poi il Giro a soli 22 anni e 8 mesi. Il Piccolo Principe ha ritrovato condizione fisica e morale dopo aver risolto problemi di squadra (l’ex capitano e rivale Simoni se n’è andato) e privati (la paternità arrivata quasi a sorpresa). Patisce ancora le prove a cronometro, ma rispetto a Basso ha lo scatto bruciante in salita che spesso può risolvere e mietere secondi negli abbuoni.

    Gli outsider.

    Sono parecchi, ma con qualche incognita. Savoldelli potrebbe patire le salite più dure e si è appena ritirato dal Giro di Romandia per una gastroenterite. Simoni non è più giovanissimo (35 anni ad agosto) e rischia batoste a cronometro. Di Luca si è preparato per il Giro, ma deve ancora dimostrarsi adatto alle grandi corse a tappe. Il venezuelano Rujano nel 2005 stupì tutti, però quest’anno è stato a lungo un desaparecido per alcuni attriti con il suo team Colombia Selle Italia. Infine il tedesco Ullrich sarebbe naturalmente l’uomo da battere, se non venisse al Giro solo in funzione del Tour.

    I cacciatori di taglie.

    Punteranno ai successi di tappa gli sprinter, Petacchi su tutti (5 vittorie su 5 al Giro di Sassonia), poi McEwen, Grillo, Forster, Guidi, ma anche finisseur come Rebellin, Bettini, Sella, Mazzanti, Bertagnolli, Scarponi, Moreni, McGee, Merckx, Gontchar. Una curiosità: fra i 198 iscritti figurano appena 48 italiani, minimo storico causato dal Pro Tour che impone alle prime 20 squadre del mondo di partecipare alla principali corse. Ma Basso, Cunego, Simoni, Di Luca, Savoldelli e Petacchi possono rendere molto italiano il Giro 2006.


    di Giorgio Viberti

  • OFFLINE
    ELIPIOVEX
    Post: 2.801
    Post: 1.955
    Sesso: Femminile
    Amministratrice
    Amico Super Veteran
    00 03/05/2006 15:07
    Grazie per gli aggiornamenti Rosy!
    Ho trovato delle bellissime schede sulle tappe "storiche" del Giro... e penso che un po' alla volta le metterò...



    MICHELA
  • OFFLINE
    ELIPIOVEX
    Post: 2.814
    Post: 1.967
    Sesso: Femminile
    Amministratrice
    Amico Super Veteran
    00 03/05/2006 16:42
    Le squadre al via
    AG2R Prevoyance
    Sylvain Calzati
    Inigo Chaurreau
    Philip Deignan
    Renaud Dion
    Hubert Dupont
    John Gadret
    Yuriy Krivtsov
    Carl Naibo
    Tomas Vaitkus

    Boygues Telecom
    Giovanni Bernadeau
    Sebastien Chavanel
    Stef Clement
    Pierre Drancourt
    Andy Flickinger
    Yohann Genè
    Arnaud Labbe
    Yohann Leboulanger
    Laurent Lefevre

    Caisse d'Epargne
    Josè Luis Carrasco
    Marco Fertonani
    Josè Julia Cegarra
    Vladimir Efimkin
    Francisco Perez
    Mikel Pradera
    Imanol Erviti
    Josè Ivan Gutierrez
    Juan Horrach

    Cofidis
    Leonardo Bertagnolli
    Ivan Parra
    Rik Verbrugghe
    Maxim Monfort
    Cristian Moreni
    Hervè Duclos Lassalle
    Amael Moinard
    Thierry Marichal
    Staff Scheirlinckx

    Credit Agricole
    Yannick Talabardon
    Alexandre Botcharov
    Francesco Bellotti
    Christophe Edaleine
    Patrice Halgand
    Julian Dean
    Remi Pauriol
    Benoit Poilvet
    Nicolas Vogondy

    CSC
    Ivan Basso
    Bobby Julich
    Giovanni Lombardi
    Inigo Cuesta
    Christian Vandevelde
    Nicki Sorensen
    Jens Voigt
    Michael Blaudzun
    Volodymir Gustov

    Davitamon-Lotto
    Robbie McEwen
    Christophe Brandt
    Win van Huffel
    Bert Roesems
    Nick Gates
    Joseph Jufre
    Jan Kuyckx
    Preben van Hecke
    Henk Vogels

    Discovery Channel
    Paolo Savoldelli
    Manuel Beltran
    Tom Danielson
    Josè Luis Rubiera
    Jason McCartney
    Viatcheslav Ekimov
    Benoit Joachim
    Pavel Padrnos
    Matthew White

    Euskaltel-Euskadi
    Benat Albizuri
    Andoni Aranaga
    Koldo Fernandez
    Iker Flores
    Markel Irizar
    Roberto Laiseka
    David lopez
    Anton Luengo
    Iban Mayoz

    Française des Jeux
    Sandy Casar
    Philippe Gilbert
    Carlos da Cruz
    Mickael Delage
    Arnaud Gerard
    Cyril Monnerais
    Gustav Larsson
    Bradley McGee
    Jussi Veikkanen

    Gerolsteiner
    Robert Forster
    Torsten Hiekmann
    Sven Krauss
    Andrea Moletta
    Ronny Scholz
    Volker Ordowski
    Davide Rebellin
    Mathias Russ
    Stefan Schumacher

    Lampre-Fondital
    Damiano Cunego
    Marzio Bruseghin
    Paolo Fornaciari
    Evgeni Petrov
    Paolo Tiralongo
    Gorazd Stangely
    Silvester Szmyd
    Patxi Vila
    Tadej Valjavec

    Liberty Seguros
    Dariusz Baranowski
    Sergey Yakovlev
    Javier Ramirez
    Giampaolo Caruso
    Koen de Kort
    Michele Scarponi
    Daniel Navarro
    Unai Osa
    Marcos Serrano

    Liquigas-Bianchi
    Danilo Di Luca
    Dario David Cioni
    Patrick Calcagni
    Andrea Noè
    Franco Pellizotti
    Alessandro Spezialetti
    Dario Andriotto
    Vladimir Miholjevic
    Charles Wegelius

    Milram

    Alessandro Petacchi
    Christian Knees
    Fabio Sacchi
    Alberto Ongarato
    Elia Rigotto
    Alessandro Vanotti
    Alessandro Cortinovis
    Sergio Ghisalberti
    Mirko Lorenzetto

    Phonak
    Axel Merckx
    Victor Hugo Pena
    Fabrizio Guidi
    Josè Enrique Gutierrez
    Martin Elmiger
    Jonathan McCarty
    Gregory Rast
    Johann Tschopp
    Steve Zampieri

    Quickstep-Innergetic
    Paolo Bettini
    Juan Manuel Garate
    Serge Baguet
    Davide Bramati
    Addy Engels
    Josè Antonio Garrido
    Leonardo Scarselli
    Remmert Wielinga
    Jurgen Wan de Walle

    Rabobank
    Michael Rasmussen
    Mauricio Alberto Ardila
    Graeme Brown
    Marc de Maar
    Theo Eltink
    Matthew Hayman
    Aleksandr Kolobnev
    Grisha Niermann
    Marc Wauters

    Saunier Duval

    Gilberto Simoni
    Guido Trentin
    Marco Pinotti
    Leonardo Piepoli
    Peter Mazur
    Manuele Mori
    Aaron Olson
    Angel Gomez
    Rubens Lobato

    T-Mobile
    Jan Ullrich
    Scott Davis
    Bram Schmitz
    Matthias Kessler
    Andre Korff
    Jorg Ludewig
    Serhy Honchar
    Olaf Pollack
    Michael Rogers

    Selle Italia-Diquigiovanni
    Josè Rujano
    Josè Serpa
    Wladimir Belli
    Sergio Barbero
    Alessandro Bertolini
    Gabriele Missaglia
    Raffaele Illiano
    Alberto Loddo
    Niklas Axelsson

    Panaria-Navigare
    Emanuele Sella
    Paride Grillo
    Luca Mazzanti
    Fortunato Baliani
    Luis Laverde
    Sergey Matveyev
    Julio Alberto Perez Cuapio
    Maximiliano Richeze
    Miguel Rubiano



    MICHELA
  • OFFLINE
    ELIPIOVEX
    Post: 2.862
    Post: 2.003
    Sesso: Femminile
    Amministratrice
    Amico Master
    00 04/05/2006 16:59
    Qui la piantina del prossimo Giro d'Italia. Quest'anno si parte dal Belgio e si tocca la tristemente famosa località di Marcinelle...



    MICHELA
1