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L'avventura di Bargnani nell' NBA

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    00 30/06/2006 21:44
    Toronto sogna e si culla il Mago
    Il general manager Colangelo: "Bargnani diventerà una stella, ne sono certo". Gli impiegati dei Raptors lo accolgono sventolando il tricolore
    TORONTO (Can), 30 giugno 2006 - A Toronto pensano che il soprannome sia già un bel biglietto da visita: il Mago, cioè the Magician, quasi come "Magic" Johnson. Quasi. Il Mago Andrea Bargnani a Toronto si fa vedere solo intorno all’ora di pranzo. Comprensibile, a New York ha tirato praticamente mattina.
    CLAN - È rimasto al Garden fino alle 23, poi in giro a festeggiare con il clan: mamma Luisella e papà Roberto, che confessa di non essere mai stato troppo appassionato di basket; il capitano del Benetton, Matteo Soragna; il fratellino Enrico; lo zio Massimo, quello che gli ha inculcato il basket; l’altro zio, Giancarlo e l’amico del cuore Francesco, suo compagno nella Stella Azzurra di Roma. E naturalmente l’agente italiano Toto Ricciotti e quello americano Leon Rose che si occupa anche di LeBron James. Cena al Masseria con pasta e champagne finale. Poi il tentativo di dormire alle 3 del mattino: dura con tutta quell’adrenalina in circolo. Quindi la partenza alle 11.30 per Toronto, la sua nuova patria.
    AUTOGRAFI- La città canadese gli spalanca le porte in una giornata nuvolosa con umidità tropicale e poco dopo un solenne acquazzone. Ma ad attenderlo all’aeroporto ci sono una decina di ragazzini americani in partenza per un camp di basket che hanno saputo del suo arrivo e non vogliono perdere l’occasione per l’autografo di rito. Il Toronto Sun lo presenta a chi si è perso la diretta tv della sera prima con un paio di belle foto: "Bargnani e Toronto, matrimonio perfetto". Perché il puzzle ormai ha ogni pezzo al posto giusto: Toronto da tempo si spaccia come una seconda New York, per la sua internazionalità, mentre i Raptors stanno mettendo assieme una squadra globale. Da quando è arrivato come gm Bryan Colangelo, sposato con Barbara, una ragazza lombarda, ha assunto come suo vice l’italiano Maurizio Gherardini e al draft di ieri, oltre ad Andrea, ha pescato un bosniaco; aveva portato precedentemente da San Antonio lo sloveno Nesterovic. In squadra, anche due spagnoli.
    LA DECISIONE- Bryan spiega così la decisione Bargnani: "Alla fine della giornata abbiamo capito che Andrea era davvero la scelta migliore per il nostro futuro. Perché il suo arrivo non riguarda solo l’oggi ma soprattutto il domani. Anche se sono certo che potrà contribuire da subito. Credetemi, Andrea diventerà una grande stella della Nba". Parole belle e incoraggianti.
    Andrea Bargnani lo presentano alla stampa alle 16.30 locali, all’Air Canada Centre, dove a novembre esordirà nella Nba. I Raptors schierano ad accoglierlo tutti gli impiegati con qualche bandierina italiana: al suo passaggio parte un applauso spontaneo. Si scattano le prime foto con la nuova maglia rossa fiammante. È il suo primo assaggio della città dove verrà a vivere: "Porterò mia mamma - spiega alla piccola platea - molto presto mi metterò a cercare casa".
    Toronto lo entusiasma, c’era stato a giocare un anno e mezzo fa, un altro segno del destino: "Mi era piaciuta, proprio perché è grande e internazionale". E poi Toronto ha un precedente: Vincenzo Esposito. Arrivò con un contratto garantito nel ’95 ingaggiato da Isiah Thomas. In campo, l’idea non funzionò. In città, invece, tirava un’altra aria: la "Little Italy" locale, una delle più grandi del mondo, lo aveva arruolato fra i suoi uomini di spicco. A distanza di 10 anni si ritenta: Bargnani è giovane e bravo, arriva dalla porta principale e con il tappeto rosso che si concede alle prime scelte, non da un uscio di servizio. Qui ne sono certi: il "Mago", prima o poi, qualche trucchetto se lo inventerà.



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    00 01/07/2006 02:19
    grandeeeee,si sapeva già da parecchio in fondo che l'avrebbero preso cmq!
    l'unica pecca è ke prima giocava con la Benetton Treviso,che ha vinto quest'anno lo scudetto battendo in finale la Climamio Bologna(la squadra x cui tifo!!!)che era la campionessa in carica!!!!
    ho giocato a basket fino allo scorso febbraio(incominciando quando avevo 9 anni)...ma ho dovuto lasciarlo un pò x forza un pò x altri motivi,ma resta cmq il mio sport preferito!!! [SM=g27998]

    Bargnani è un grande lo stesso!!!e i Toronto Raptors hanno fatto davvero una gran bella scelta!!gli auguro di portare in alto i colori dell'Italia...insomma giocare in NBA nn è cosa da poco!!
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    00 29/11/2006 17:58
    Bargnani, vere magie americane
    Segna 16 punti contro gli Hornets
    Bargnani dà una spallata alla Nba e inizia a cullare con dolcezza il suo personalissimo sogno americano. Il Mago è protagonista del successo dei Raptors ad Oklahoma City (94-77) e scrive a referto le cifre migliori da quando ha compiuto il grande passo. Sedici punti, quattro rimbalzi, due stoppate e un assist. Il Mago, dopo qualche stento iniziale, è riuscito a calarsi in pieno nella sua nuova realtà a stelle strisce.


    Era questione di tempo. Ne era certo il coach di Toronto, ne era convinto anche lui. Così, nonostante qualche normalissimo stento iniziale, Andrea Bargnani non si è perso d'animo, ha continuato a lavorare per raggiungere una condizione fisica accettabile per il duro mondo dei pro, ha messo in cascina minuti, un po' alla volta, ed infine è sbocciato.

    Dopo la buona prova contro Indiana, il Mago aveva preso coraggio e ringraziato tutti per la pazienza. "Giocavo poco - le sue parole -, ma mi sono allenato bene e ho sempre avuto la sensazione che intorno a me non mancasse la fiducia, soprattutto quella del mio allenatore". Ed è cresciuto ancora, a testimonianza che i mezzi sono davvero eccezionali e anche la coscienza di essere all'altezza sta vivendo un nuovo picco. Contro New Orleans, è arrivato il brillio più scintillante della sua avventura americana. Sedici punti, quattro rimbalzi, due stoppate e un assist. Numeri importanti, numeri da Nba. Inoltre, con Bargnani, stanno ingranando anche tutti i Toronto Raptors. La squadra canadese, dopo un avvio costellato di ko più o meno pesanti, stanno tornando a un rendimento accettabile. I segreti del riscatto sono l'ottima organizzazione difensiva e l'apporto decisivo della panchina: che si alzi il Mago, Calderon o qualcun altro, le riserve mettono punti e giocate decisive a referto.

    Un'avventura positiva, dunque, con la promessa italiana pronta a diventare una realtà assodata del basket dei basket. Non più un "american dream", ma un altro "made in Italy" sul punto di conquistare il Nuovo Mondo.





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    00 25/12/2006 21:15
    Canestro decisivo, Bargnani vola


    di Francesco Rizzo
    Anche un anno fa, poco prima di Natale, Andrea Bargnani aveva terminato una partita in trasferta segnando 11 punti e contribuendo al successo della sua squadra. Ma allora l'avversario era la Virtus Bologna, il romano di 2 metri e 11 vestiva la canottiera di Treviso, lo scenario era il campionato italiano. Nobile, ma non paragonabile alla Nba, di cui oggi Andrea è una prima scelta assoluta. In un anno gli orizzonti della grande speranza della nostra pallacanestro si sono ribaltati. E gli 11 punti segnati venerdì notte a Portland per i suoi Toronto Raptors fanno certo più notizia.

    Non tanto per il dato statistico: Bargnani ha un primato stagionale di 23 punti, realizzato contro Orlando il 13 dicembre - quando ha messo a segno 4 tiri da tre su altrettanti tentativi nell'ultimo quarto - e nei giorni scorsi, nell'arco di 48 ore, ha autografato 18 punti anche contro Golden State e Phoenix. Ma nella trasferta di Portland è stato l'uomo del canestro decisivo: assistito in angolo da T.J. Ford - miglior marcatore della serata - ha siglato il 101-100 finale all'overtime. E ora è pronto per diventare l'idolo di Toronto, città che ha già applaudito un cestista italiano, Vincenzo Esposito: ma la parabola del casertano è stata effimera e nella metropoli canadese gli "italiani" più amati sono ancora i figli di nostri emigrati affermatisi nell'hockey ghiaccio, vera religione locale.

    Primo giocatore europeo ad essere scelto come numero uno assoluto, Bargnani è ufficialmente sbarcato sul pianeta Nba il 1º novembre scorso, segnando 9 punti in una sconfitta contro New Jersey e i suoi primi passi nel campionato professionistico nordamericano non sono stati facili. Dopo un'estate divisa tra prove promettenti nei tornei estivi e critiche (dall'Italia) per aver rinunciato ai Mondiali, Bargnani ha dovuto affrontare il complesso ambientamento in un campionato in cui le partite negative - ma pure quelle risolte con un canestro all'ultimo secondo - vengono subito dimenticate perché si viaggia e si gioca di continuo.
    E dove la pressione dei media è tale da far dire a Maurizio Gherardini, il dirigente italiano sbarcato quest'anno proprio a Toronto, l'Nba è un posto dove accade di tutto e poi, all'improvviso, si gioca una partita. Entrare in sintonia con questo mondo, per Andrea, non è stato facile, né in campo né fuori.
    Ora, però, il rodaggio sembra avviarsi a conclusione: Bargnani viaggia a quasi 10 punti a partita ma è salito a una media di 15 nelle ultime quattro, approfittando anche dell'assenza di Chris Bosh, infortunato. Toronto, intanto, ha vinto cinque delle ultime sei partite. Il canestro vincente di Bargnani contro Portland diventa ancora più prezioso perché l'italiano è rimasto a lungo a sedere ma non ha fallito il tiro decisivo. Ha detto Sam Mitchell, coach di Toronto: "È tornato in panchina e ha detto: “Visto? Sono rimasto seduto 20 minuti eppure ho segnato il canestro decisivo”. “Ecco perché sei la prima scelta“, gli ho risposto".






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    00 28/12/2006 13:22
    [SM=x988161] bravissimo!!!nn è da tt giocare in NBA!!ha ortato in alto i colori della nostra nazione..Grandeeee!! [SM=x988165]
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    00 30/12/2006 21:52
    Bargnani non basta ai Raptors
    Il Mago vince il confronto tra matricole con Thomas, realizza 16 punti (quattro triple) e cattura 5 rimbalzi, ma Toronto perde con Chicago, trascinata da Deng
    Andrea Bargnani: altra gara da protagonista. AfpTORONTO (Canada), 30 dicembre 2006 - I Chicago Bulls si confermano bestia nera dei Raptors espugnando il campo di Toronto (107-97 il risultato) e portando a 15 il numero di successi consecutivi contro la formazione canadese. A condannare i Raptors sono state innanzitutto le troppe palle perse che hanno prodotto 25 punti per la squadra ospite. Il play TJ Ford ne ha perse sette, di cui cinque nel solo primo tempo, chiuso dai Bulls in vantaggio di otto punti (54-46).
    Chicago si presenta subito pericolosa con due triple di Nocioni, mentre Ford pasticcia in attacco. Con il punteggio sul 14-18 a 4’46 dalla fine del primo quarto Sam Mitchell spedisce Bargnani in campo per Garbajosa e il Mago non perde tempo a colpire dall’arco. Dopo soli 17 secondi di gioco mette la prima tripla in faccia a Ben Wallace, quindi ne infila un’altra in faccia a Luol Deng per il pareggio (22-22), poi si fa trovare smarcato dietro la linea da tre da Calderon e visto che la mano è calda non esita a tirare una terza volta con il medesimo risultato. La regia tv inquadra Bryan Colangelo in un angolo che sorride entusiasta. Una sequenza di triple (3/3 in 2 minuti e mezzo) che esalta il pubblico di casa e insieme ai canestri di un aggressivo Joey Graham (promosso ormai titolare a scapito di Peterson) procura un parziale di 18-6 che porta Toronto al massimo vantaggio sul 32-24. In difesa i Raptors soffrono Ben Gordon, primo sostituto per Scott Skiles, autore di 8 punti nel primo quarto con 4/5 dal campo.
    Nel secondo quarto Bargnani resta in campo per cinque minuti in cui sbaglia una tripla, ma lotta bene in difesa contro Michael Sweetney (a cui rende parecchi chili) stoppandolo e recuperando palla in un’occasione. Saranno tre le stoppate del Mago a fine gara, e cinque i rimbalzi complessivi. Un periodo di black out offensivo di Toronto prima dell’intervallo permette agli ospiti di cambiare volto alla gara. La difesa di Chicago non concede nulla a Ford e compagni che puntano troppo sul gioco perimetrale e non trovano un’arma efficace sotto canestro. I Bulls si affidano a Luol Deng che malgrado un polso acciaccato si scatena segnando 13 punti nel terzo quarto. Si rivede in campo Andrea Bargnani, che sbaglia da due ma segna di nuovo da tre. L’ex Benetton si fa anche vedere in mezzo all’area, riceve il pallone, costringe Tyrus Thomas al fallo e converte entrambi i liberi (75-82). L’azione si ripete nell’ultimo quarto, quando Thomas si precipita a chiudere Bargnani per impedirgli il tiro e viene battuto in velocità. Altro fallo e di nuovo 2/2 dalla lunetta per il Raptor. Intanto Chicago allunga grazie alla mira precisa dei suoi esterni con a turno Deng, Gordon, Hinrich e Duhon che non perdonano ogni minima distrazione di Toronto. Toronto tenta l’ultima rimonta ma la reazione giunge tardiva. Bargnani resta in campo tutto l’ultimo quarto in cui non riesce a più a segnare, commettendo quattro errori (comunque tutti buoni tiri) su altrettanti tentativi.
    Sconfitta a parte, il Mago continua a mostrare progressi specialmente in difesa, dove inizia a farsi rispettare. In attacco la sua pericolosità dal perimetro è ormai riconosciuta dagli avversari, e costringe ad allargare le difese avversarie. Sarà compito di giocatori come Ford, Calderon e Graham, ma anche di Bosh quando rientra, sapere trarre vantaggio degli spazi che si aprono in area. Nel complesso, i Bulls sono apparsi superiori come squadra ai Raptors, d’altronde i rispettivi record rispecchiano l’impressione avuta dal campo. Con la vittoria di stasera Chicago ha raggiunto un bilancio di 18-12, Toronto si porta a 13-17. L’incontro ha avuto il quinto tutto esaurito stagionale che pareggia il totale di gare sold out dell’intero campionato scorso. Hinrich e Ford hanno entrambi subito un infortunio nel corso della sfida e sono in dubbio per il prossimo incontro.
    TORONTO: Ford 20 punti, Graham 17, Parker 11, Nesterovic e Peterson 10. Bargnani 16 punti (0/2 e 4/8 da tre, 4/4 t.l.), 5 rimbalzi, 1 assist, 1 fallo, 2 recuperi, 3 stoppate, 0 perse in 30’29 di gioco.
    CHICAGO: Deng 25 punti, Gordon 22, Hinrich 16, Duhon 12.
    Adriana Galimberti



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    00 01/01/2007 21:11
    Bargnani chiude l'anno in sordina
    I Toronto Raptors perdono 110-104 sul campo dei Memphis Grizzlies, del nuovo coach Tony Barone, e il Mago segna 9 punti con 0/5 al tiro da tre
    Bargnani, 22 anni, contro Dahntay Jones. ApTORONTO, 1 gennaio 2007 - I Toronto Raptors terminano il 2006 con una sconfitta a Memphis giocando senza i due titolari Chris Bosh (secondo le ultime notizie il rientro è previsto per il 5 gennaio) e T.J. Ford, infortunatosi alla caviglia nel finale di gara della sera precedente. Con due sconfitte di fila Toronto (13-1[SM=g27989] si è fatta raggiungere da New Jersey alla guida dell’Atlantic Division. I Raptors si sono fatti sorprendere dalla partenza a razzo di Mike Miller e compagni e hanno concluso il primo quarto in svantaggio di 21 lunghezze (18-39).
    Dopo il licenziamento di Mike Fratello, i padroni di casa hanno giocato con aggressività sfruttando al meglio le assenze degli avversari, con Gasol e Miller spine nel fianco della difesa di Toronto. Andrea Bargnani ha faticato a trovare il ritmo disputando una gara imprecisa al tiro specialmente dalla lunga distanza (0/5 da tre). Gli spunti migliori del Mago sono stati un paio di passaggi brillanti non sfruttati a dovere da Garbajosa e Humpries.
    Dopo il deficit iniziale i Raptors si risvegliano, Morris Peterson guida la rimonta e con una delle sue quattro triple opera il sorpasso (95-94) a sei minuti dal termine. Dopo solo otto secondi Mike Miller risponde dalla lunga distanza riportando Memphis avanti di due lunghezze. Il tiratore dei Grizzlies replica con un’altra tripla nell’azione seguente, ma Toronto non molla e rimane a ridosso degli avversari. Il coach di Toronto alterna i due playmaker a diposizione utilizzando Derrick Martin per 24 minuti e preferisce affidarsi al veterano nelle fasi conclusive della gara. Mitchell, dopo aver rimesso in campo Jose Calderon a tre minuti dalla fine, stranamente cambia subito idea sostituendolo dopo soli 40” con Martin e suscitando stupore da parte di Calderon mentre si riaccomoda in panchina.
    Un time out a un minuto dalla sirena non sortisce l’effetto sperato e Toronto con un’azione forzata spreca l’occasione per l’aggancio con Martin che si fa stoppare il tiro in penetrazione da Pau Gasol. A 30” dal termine coach Mitchell rispolvera dalla panchina Andrea Bargnani che era rimasto a guardare per l’intero quarto periodo. Anthony Parker rinuncia a un buon tiro e costringe il romano a tirare una preghiera da tre che manca la retina a 4” dalla sirena. Due tiri liberi di Chucky Atkins mandano le squadre negli spogliatoi col punteggio finale di 110-104.
    Toronto: Peterson 19 punti, Garbajosa 15, Nesterovic e Calderon 13, Parker 12. Bargnani 9 punti (3/6 da due, 0/5 da tre, 3/4 t.l.), 5 rimbalzi, 2 assist, 3 falli, 3 perse in 24’
    Memphis: Miller 27 punti, Gasol 22, Atkins 16, Swift 15 e 14 rimbalzi.
    Adriana Galimberti



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    00 04/01/2007 15:34
    Bargnani con l'amaro in bocca
    Contro Phoenix, l'italiano e Toronto giocano una bella partita ma nel finale il Mago ha la palla del pareggio e commette sfondamento. Per gli uomini di D'Antoni decisivo il solito Nash
    Andrea Bargnani a duello con Stoudemire. ApTORONTO (Canada), 4 gennaio 2006 - Nella prima partita del nuovo anno i Raptors arrivano a un passo da una clamorosa vittoria contro i Phoenix Suns, ma a rovinare la festa ci pensa il canadese Steve Nash che dopo aver sofferto al tiro per gran parte dell’incontro consegna il quarto successo consecutivo ai Suns con un finale da grande campione. Toronto ha Ford e Garbajosa in infermeria, ma ritrova il leader Chris Bosh dopo un’assenza di 12 gare.
    L’All Star disputa una prova egregia con una doppia doppia in 41 minuti di gioco e il suo unico neo sono le 6 palle perse. Bosh è subito carico e il suo avvio di gara permette a Toronto di mantenere il passo con il ritmo elevato degli ospiti. A dargli una grossa mano è Andrea Bargnani, entrato in campo a metà del primo quarto, che realizza i suoi primi tre tiri, un canestro dalla media, poi un’entrata rovesciata sul fondo che batte Amare Stoudemire e la tripla del pareggio di Toronto (21-21). Seguono un paio di errori del Mago che comunque con 7 punti è il miglior marcatore della squadra al termine del quarto (23-29).
    Jose Calderon va in cerca di guai con ripetute penetrazioni bloccate da Stoudemire che sotto i tabelloni è una furia e spazza via tutto quello che passa nei suoi paraggi. Bargnani segna un altro canestro da tre marcato da Boris Diaw e riavvicina Toronto (31-34). Il due volte mvp Nash appare fisicamente spento nel secondo incontro di un “back to back” ed è tenuto a zero punti a metà gara con 0/3 al tiro e 5 palle perse. Il suo primo canestro avverrà soltanto a metà del terzo quarto. Malgrado un Nash in difficoltà, i ragazzi di Mike D’Antoni operano il primo allungo con un parziale di 19-4 che manda le squadre al riposo col punteggio di 45-60.
    La partita sembra avviata a una facile vittoria per Phoenix, invece Anthony Parker segna cinque punti consecutivi in avvio di ripresa che danno un po’ di ossigeno ai Raptors. Sam Mitchell prova la carta dei tre lunghi (Bosh, Nesterovic e Bargnani) e durante un time out disegna un gioco apposta per il Mago che riceve palla in post basso ma sbaglia la conclusione. D’Antoni ordina al suo stopper Raja Bell di marcare stretto Bargnani, il quale lotta per prendere posizione e costringe al fallo l’avversario (dalla lunetta fa 1/2). Subito dopo, la matricola esagera nel contatto fisico e commette un fallo offensivo.
    Tra gli ospiti si mette in mostra Barbosa, mentre Toronto insiste e con Bargnani e Derrick Martin a segno da tre conclude il quarto sotto di dieci (68-78). L’ultima frazione di gioco è tutta da godere con il pubblico diviso tra l’affetto per Steve Nash e il tifo che meritano i padroni di casa per il notevole sforzo prodotto. Il quintetto formato da Martin, Parker, Peterson, Bargnani e Bosh funziona a meraviglia. Derrick Martin guida Toronto a un lento ma efficace recupero. L’intensità difensiva dei Raptors provoca un’infrazione di 24 secondi, evento più unico che raro per la squadra di D’Antoni.
    Con due triple di fila di Martin, i Raptors tornano a meno tre (79-82). A sette minuti dal termine Toronto grazie a due liberi di Parker mette la testa avanti (83-82) ma Phoenix reagisce e si riporta sopra di quattro. Dopo due minuti di errori da entrambe le parti, un rimbalzo offensivo di Parker genera un grande canestro da tre di Andrea Bargnani (90-91) a 2’53 dalla fine. Da quel momento in poi è una sequenza di azioni entusiasmanti con Bosh che riporta in vantaggio Toronto, ma viene immediatamente freddato da una tripla di Nash. Di nuovo Bosh che non ci sta a perdere e realizza un gioco da tre punti (2+1) per un altro vantaggio Raptors.
    Steve Nash, fermato fallosamente da Bosh, risponde con 3/3 dalla lunetta e il duello tra i due All Star è l’immagine di un’atmosfera da playoff. Sul 95-97 è Bargnani ad avere la palla del pareggio, ma va a sfondare in entrata centrale commettendo il quarto fallo a 32” dal termine. Un altro canestro decisivo di Nash in arresto e tiro dalla media mette la parola fine lasciando l’amaro in bocca a Toronto per l’occasione sprecata. Punteggio finale 98-100.
    TORONTO: Bosh 26 punti e 14 rimbalzi, Parker 16, Martin 14. Bargnani 17 punti (2/6 da due, 4/4 da tre, 1/2 t.l.), 4 rimbalzi, 4 recuperi, 1 assist, 2 perse, 4 falli in 36’10 di gioco.
    PHOENIX: Bell 17 punti, Nash 15 e 9 assist, Diaw 15, Stoudemire 15 e 6 stoppate, Marion 13, Barbosa 12.

    [Modificato da (Rosy) 04/01/2007 15.36]




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    00 06/01/2007 17:11
    Bargnani titolare e vincente
    Il Mago parte in quintetto da ala piccola e segna 12 punti nella vittoria di Toronto su Atlanta. Coach Mitchell: "Andrea sorprende per visione di gioco e cresce giorno dopo giorno"

    TORONTO (Canada), 6 gennaio 2006 - Toronto torna al successo (105-92) contro gli Atlanta Hawks, dopo tre sconfitte consecutive, con una buona prova collettiva. La difesa degli Hawks (che si erano aggiudicati i due incontri precedenti) concede troppo all’attacco avversario e l’assoluta mancanza di aiuti difensivi permette ai Raptors di tirare dal campo con il 54.8%, trovando buoni tiri sia in penetrazione che dal perimetro. Alla sua seconda partenza da titolare, Andrea Bargnani ha contribuito con 12 punti e alcune giocate spettacolari a una convincente vittoria.
    I Raptors, ancora privi di Ford e Garbajosa, si presentano con il quintetto lungo con Bargnani, Bosh e Nesterovic insieme alle guardie Parker e Calderon e grazie alla regia ispirata di Calderon l’attacco è fluido. Dopo aver sbagliato la prima conclusione dalla lunga distanza, il Mago segna 5 punti di fila e procura a Toronto un vantaggio di 9 punti (15-6), con una tripla quasi allo scadere dei 24" e una schiacciata su assist di Calderon. Mitchell sostituisce Bargnani dopo il suo secondo fallo e il nuovo entrato in campo Joey Graham mette la sua impronta sulla gara con azioni offensive decise ed efficaci. Anche Chris Bosh è preciso al tiro, mentre Rasho Nesterovic seppure poco appariscente è una presenza solida sotto canestro. Nel secondo quarto si rivede sul parquet Bargnani, che segna due volte in penetrazione sfruttando i buchi lasciati dalla difesa approssimativa di Atlanta. Un suo passaggio intercettato manda a segno Joe Johnson (limitato a una prova mediocre dall’ottimo lavoro degli esterni di Toronto) e Atlanta si riavvicina a meno 5 (40-35). Ribatte Grahamche dà spettacolo con due schiacciate poderose, mentre un’altra entrata di Bargnani viene fermata fallosamente da Zaza Pachulia. Il primo tempo termina con un incredibile canestro di Bosh in avvitamento che porta a 58 i punti di Toronto con il 65.8% dal campo e un vantaggio di 12 lunghezze.
    Si riprende il gioco con il quintetto iniziale e i ragazzi di Sam Mitchell mantengono la concentrazione. Una schiacciata dell’ala azzurra su alleyoop di Calderon finisce tra i numerosi highlights della serata, ma è soprattutto un delizioso passaggio di Bargnani per Bosh ad incantare il pubblico. "Un grande passaggio – commenta Mitchell nel dopo gara –. Se Chris avesse segnato sarebbe stato il play of the day. Andrea sorprende con la sua visione di gioco e con certe cose che riesce a fare. Ogni giorno sta continuando a crescere e a sviluppare il suo gioco". Nel secondo tempo il protagonista è il veterano Peterson che sta reagendo con il giusto atteggiamento alle voci di mercato, rendendosi pericoloso al tiro e molto attivo a rimbalzo. Il risultato non è mai in discussione, e la partita si trascina fino al meritato successo di Toronto. Dopo le recenti prestazioni abuliche, Fred Jones ha giocato solo due minuti. La sfida contro Atlanta ha mostrato un buon livello d’intesa tra Bargnani e Bosh, che alla fine ha dichiarato: "Io e Andrea giochiamo bene insieme. Ci cerchiamo a vicenda. Lui cerca me intorno al canestro e io lo cerco quando si apre sul perimetro. Si tratta solo di trovare la giusta intesa nella metà campo offensiva. Più giochiamo insieme, più si sente a suo agio e migliori sono le sue giocate".
    TORONTO: Bosh 21 punti (8/11), Graham 19, Peterson 16, Calderon 12. Bargnani 12 punti (4/6 da due, 1/5 da tre, 1/1 t.l.), 3 rimbalzi, 1 assist, 3 falli e 2 palle perse.
    ATLANTA: Marvin Williams 24 punti, Claxton 18, Johnson 15.
    Adriana Galimberti



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    00 08/01/2007 21:45
    Bargnani, icona tricolore
    Il romano celebrato prima della partita con Washington dalla comunità italo-canadese di Toronto, a cui il Mago fa una donazione di 10mila dollari. Per lui realizzata anche una statuetta da collezione
    Andrea Bargnani firma autografi ai tifosi. VaranoTORONTO (Can), 7 gennaio 2007 - Domenica prima e durante l’incontro Toronto-Washington si è festeggiato all’Air Canada Centre l’Italia Day in onore di Andrea Bargnani e Maurizio Gherardini. La Camera di Commercio italiana di Toronto ha organizzato un brunch prima della partita per dare il benvenuto ufficiale all’azzurro con l’atleta romano ospite d’eccezione insieme al vice presidente dei Raptors. Un’occasione unica per i tifosi italo-canadesi per incontrare il giocatore che in soli due mesi d’attività nella Nba è già diventato un punto fermo della squadra canadese.
    “Penso che non solo avrete la possibilità di ammirare Andrea come giocatore ma anche come personaggio positivo - ha detto Gherardini -. Vogliamo che voi possiate essere fieri delle esperienze di Andrea in campo e del mio lavoro dietro la scrivania. Vi siamo riconoscenti per il sostegno e ci auguriamo che il tifo italiano aumenti nel corso della stagione, da parte nostra vogliamo contraccambiare facendo sì che Andrea diventi motivo d’orgoglio per la comunità. Attualmente siamo la franchigia Nba maggiormente riconosciuta all’estero forse perché abbiamo raccolto così tanti giocatori internazionali e per la grande attenzione mediatica derivata dalla selezione di Andrea al draft. Stiamo lavorando duro per riportare Toronto in una situazione vincente più in fretta possibile e per farlo abbiamo bisogno di giocatori speciali e di un gm speciale come Bryan Colangelo. L’obiettivo è di conquistare il rispetto a livello mondiale e ci riusciremo di sicuro".
    Ed ecco finalmente, accolto da un caloroso applauso, Andrea Bargnani scortato dall’organizzazione Raptors. Il Mago esordisce in inglese: “Sono molto felice di essere tra di voi anche se ho poco tempo perché mi attendono per il riscaldamento pre-partita.”, mentre un fan lo incita a parlare in italiano. Bargnani si è prestato a firmare più autografi possibili prima di essere richiamato dallo staff dei Raptors. I circa 150 partecipanti al brunch hanno avuto la possibilità con il biglietto acquistato di assistere alla gara contro i Wizards prima della quale è stata consegnata ai primi diecimila tifosi giunti all’ACC una statuetta da collezione raffigurante Andrea Bargnani (a essere sinceri poco rassomigliante come ha ammesso lo stesso Bargnani). Una parte del ricavato del brunch andrà alla fondazione italiana in favore degli anziani Villa Charities, alla quale Bargnani ha contribuito personalmente con una donazione di 10.000 dollari.
    Adriana Galimberti






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    00 10/01/2007 14:47
    SuperBargnani non basta ai Raptors
    Toronto parte malissimo cotro i Nets, ma l'ex Benetton tiene i Raptors in partita e chiude con 22 punti. Nell'ultimo quarto Carter e Kidd decidono il match
    Il duello tra Vince Carter, 28 anni, e Andrea Bargnani (21). Ansa
    Il duello tra Vince Carter, 28 anni, e Andrea Bargnani (21). Ansa
    NEW YORK, 10 Gennaio 2007. Una partenza disastrosa, poi un grande recupero, griffato dalla coppia Jose Calderon-Andrea Bargnani, ma alla fine Toronto deve arrendersi davanti ai Nets. New Jersey vince 101-86 ma il Mago dimostra ancora una volta di poter far male a chiunque in attacco. I Raptors, traditi da un Chris Bosh sottotono e da un TJ Ford disastroso (0/8 dal campo e nessun punto a referto), partono malissimo e vanno sotto 15-0. Sembra un naufragio dal quale nessuno può salvarsi. Nemmeno Bargnani che entra a 6’30’’ dalla fine del primo quarto ma si fa fischiare due falli e dopo 2’12’’ deve tornare in panchina.
    Toronto rimette fuori la testa grazie ai numeri di Calderon, piazza un parziale di 19-9 e torna in partita. All’inizio del secondo quarto l’azzurro rientra sul parquet e gli ospiti giocano la loro miglior pallacanestro della serata. Andrea trova subito una tripla e poco dopo viene mandato in lunetta (2/2). I Raptors sono caldi e Bargnani li spinge, con un altro canestro dalla lunga distanza al +3 (29-26) mentre Vince Carter, in serata di grazia, punisce tutte le distrazioni della difesa canadese.
    L’ex Benetton soffre un po' in difesa ma si riscatta con gli interessi in attacco trovando un’altra tripla da distanza siderale e realizzando a 1’28’’ dalla sirena un bel canestro da sotto. Non è finita perché prima del riposo Bargnani realizza la sua quarta tripla della frazione. Toronto, trascinata dal giocatore italiano, va negli spogliatoi avanti di un punto (48-47), un vero lusso considerato il disastroso inizio di match. I numeri di Bargnani nel primo tempo sono da leccarsi i baffi: 5/7 dal campo (con 4/4 dalla lunga distanza) per 16 punti.
    Nella ripresa però la musica cambia. I padroni di casa, spinti da un Jason Kidd che non risente assolutamente dei suoi problemi familiari (il giocatore sta divorziando dalla moglie Joumana), provano a scappare, favoriti anche dalla brutta serata di Ford. Bargnani, entrato in campo a 6’07’’ dalla fine del terzo quarto, prova con un canestro dal perimetro a tenere in vita Toronto ma i Nets prendono il largo. L’unico passaggio a vuoto per la squadra del New Jersey arriva a metà dell’ultimo periodo e il canestro da sotto di Bargnani a 4’17’’ dalla conclusione riavvicina gli ospiti (89-81). Ma si tratta di un fuoco di paglia perché Kidd e Carter tornano a correre e i Raptors devono alzare bandiera bianca. La nota positiva di Toronto si chiama però Andrea Bargnani: 4/6 da due, 4/7 da tre, 2/2 dalla lunetta per 22 punti, con tre rimbalzi e un assist in 32’.
    New Jersey: Carter 32 (10/19, 2/4), Jefferson 21. Rimbalzi: Moore, Kidd 8. Assist: Kidd 14.
    Toronto: Bargnani 22 (4/6, 4/7), Calderon 16, Peterson 15. Rimbalzi: Bosh 6. Assist: Calderon 12.
    Simone Sandri



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    00 13/01/2007 16:38
    Bargnani protagonista a Boston
    Toronto centra la quarta vittoria nelle ultime sei gare imponendosi 95-86 con i Celtics. L'azzurro raggiunge ancora la doppia cifra (per la sesta volta consecutiva), e dà la svolta nel terzo quarto

    NEW YORK, 13 Gennaio 2007 - Boston priva di giocatori fondamentali come Paul Pierce, Wally Szczerbiak e Delonte West non sarà l’avversaria più pericolosa della Eastern Conference, ma Toronto non fa sconti dimostrando di attraversare un buon momento. La squadra canadese vince 95-86 conquistando così il suo quarto successo nelle ultime sei partite. Le buone notizie per Sam Mitchell arrivano anche dalla forma di un Chris Bosh oramai vicino al 100% della condizione. Andrea Bargnani raggiunge la doppia cifra anche a Boston (sesta partita consecutiva con almeno 10 punti a referto per il cestista romano), firmando anche un paio di giocate davvero interessanti. L’azzurro entra in campo al posto di Jorge Garbajosa a 4’48’’ dalla fine del primo quarto e realizza il suo primo canestro dal campo all’inizio del secondo quarto, quando, ben imbeccato da Jose Calderon, trova la retina dal perimetro.
    I Raptors provano a prendere in mano le redini del match, arrivano al +9, ma devono subire il ritorno dei coraggiosi Celtics che limitano i danni andando al riposo sotto di una sola lunghezza. Nel terzo quarto l’equilibro non si spezza fino a quando Bargnani non firma la tripla che porta gli ospiti avanti 54-52. Bosh domina sotto canestro mentre TJ Ford brilla in regia, i Raptors così chiudono la frazione in crescendo, arrivando all’inizio dell’ultimo quarto al massimo vantaggio (+17). L’ex giocatore della Benetton mette fieno in cascina firmando la sua seconda tripla della serata ma Boston non alza bandiera bianca e prova, grazie alla buona vena di Rajon Rondo, a scombussolare i piani della squadra canadese.
    Bargnani con un grande movimento (finta di tiro dalla lunga distanza e prepotente entrata, chiusa da un bel canestro in avvitamento) prova a spegnere gli ardori dei Celtics ma i padroni di casa buttano il cuore oltre l’ostacolo e mettono paura ai Raptors quando, a 2’10’’ dalla fine arrivano al –5 (85-50). Ci vuole un canestro dalla lunga distanza di Calderon, liberato dall’assist di Andrea Bargnani, per chiudere definitivamente i conti. Toronto vince e rimane in vetta alla pur mediocre Atlantic Division.
    Boston: Rondo 23 (7/12, 0/1). Rimbalzi: Powe 12. Assist: Rondo 5. Toronto: Bosh 27 (7/16), Ford 19, Parker 18. Rimbalzi: Nesterovic, Bosh 8. Assist: Ford 6. Bargnani chiude con 2/7 da due e 2/6 dalla lunga distanza per 10 punti, con sette rimbalzi, tre assist, un recupero e due stoppate in 30’ di gioco.
    Simone Sandri



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    00 16/01/2007 11:53
    Bargnani non brilla, ma Toronto vince
    Il Mago è limitato a 5 punti e 5 rimbalzi contro Philadelphia, ma Toronto domina i 76ers 104-86. Raptors in testa all'Atlantic Division
    Andrea Bargnani lotta a rimbalzo con Samuel Dalembert. Ap
    Andrea Bargnani lotta a rimbalzo con Samuel Dalembert. Ap
    NEW YORK (Usa), 15 gennaio 2007 - La sfortunata prova di domenica contro i Mavericks non lascia il segno. Toronto, infatti, dimentica in fretta la beffa subita sulla sirena e gioca una signora partita a Philadelphia nel Martin Luther King Day, battendo una squadra comunque in caduta libera con un perentorio 104-86. Come spesso le accade Toronto ci mette un po’ a carburare, così Philadelphia prende fiducia. I 76ers arrivano anche al +8 ma quando Andrea Bargnani entra sul parquet (a 5’50’’ dalla fine del primo quarto a sostituire Rasho Nesterovic) le cose cambiano e i Raptors ritrovano ritmo in attacco. Il primo tempo dell’ex giocatore della Benetton però non è memorabile. Appena entrato Andrea sbaglia da sotto, poi si riscatta con un pregevole canestro dalla media distanza, ma non riesce a trovare continuità, fallisce tre triple consecutive, perde una palla e si vede fischiare due falli contro per poi tornare in panchina a 8’40’’ dal riposo. Nulla di trascendentale naturalmente, anche perché Bargnani muove la palla molto bene in attacco e comunque dà il suo contributo a una squadra che nel secondo quarto cambia marcia. Chris Bosh decide di spingere sull’acceleratore e si carica sulle spalle l’attacco di Toronto segnando 11 punti consecutivi. I Raptors piazzano un parziale di 14-0 e prendono in mano le redini del gioco.
    La nota negativa arriva però nel finale di frazione. Sam Mitchell rimette in campo Bargnani a 1'22" dalla fine del primo tempo e l’azzurro commette il suo terzo fallo a 15" dal riposo. Toronto comunque va negli spogliatoi avanti 50-44. La ripresa si apre nel modo migliore per i Raptors. Toronto, infatti, gioca alla grande nel terzo quarto e chiude i conti piazzando subito il parziale di 25-9 che in pratica mette k.o. i padroni di casa e fa perdere intensità al match. La squadra canadese nella prima parte del terzo quarto sembra davvero la formazione che vorrebbe imitare, i Phoenix Suns. Toronto corre, trova comodi tiri sia dal perimetro che da sotto e mette grande pressione all’attacco di Philadelphia. Andrea Bargnani torna sul parquet a 3'32" dalla fine del terzo quarto con i Raptors a +20 e i 76ers praticamente già sotto la doccia. Nell’ultimo quarto Toronto gestisce il vantaggio senza problemi contro le riserve di Philadelphia e proprio nel finale Andrea trova la retina dalla lunga distanza. Si chiude così a sette la striscia di gare consecutive in doppia cifra per il giocatore azzurro che contro i 76ers mette a referto cinque punti (1/3 da due e 1/5 da tre) con cinque rimbalzi e cinque falli a carico.
    Philadelphia: Iguodala 15 (5/9, 1/3). Rimbalzi: Dalembert, Korver 6. Assist: Miller 7.
    Toronto: Bosh 27 (10/13, 1/1), Graham 18, Parker 17. Rimbalzi: Bosh, Parker 6. Assist: Ford 10.
    Simone Sandri



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    00 20/01/2007 16:55
    Toronto cade male, Bargnani sbotta
    Raptors in serata negativa contro i Jazz, che allungano nel terzo quarto e chiudono 102-94. Per il Mago, condizionato dai falli, 12 punti e un tecnico per un gesto di stizza
    Jarron Collins in entrata contro Andrea Bargnani. Afp
    Jarron Collins in entrata contro Andrea Bargnani. Afp
    TORONTO, 20 gennaio 2007 - Battuta d’arresto per i Raptors (ora secondi dietro ai Nets nell’Atlantic Division con 19 vinte e 22 perse) battuti in casa da Utah, squadra leader della Northwest Division, 102-94.
    Toronto ha avuto un discreto inizio grazie a Bosh (14 punti nel primo quarto, chiuso in vantaggio 28-26). Nove i giocatori utilizzati da Mitchell nei primi 12', compreso Andrea Bargnani in campo per 4 minuti e mezzo nei quali ha centrato l’unico tiro tentato (una tripla), ha catturato un rimbalzo e ha commesso un fallo e una dubbia infrazione di passi in partenza. Nel secondo periodo per Bargnani arriva il secondo fallo personale che manda Collins in lunetta, poi un errore in penetrazione e un canestro in palleggio-arresto e tiro.
    La partita è equilibrata con Carlos Boozer e Mehmet Okur a sostenere il peso dell’attacco dei Jazz, mentre quello di Toronto passa obbligatoriamente dalle mani di Bosh e si affida alla regia dello spagnolo Calderon, ancora una volta molto più affidabile del poco lucido TJ Ford. Gli arbitri della gara non sono in gran forma e contribuiscono a creare confusione. Soprattutto fanno perdere la pazienza al Mago che alla fine del primo tempo, in occasione del suo terzo fallo, ha un lieve gesto di stizza che gli arbitri, in epoca di tolleranza zero, puniscono con un tecnico. Utah mette la testa avanti e conduce 57-52 all’intervallo. Nel terzo quarto si assiste al momento peggiore di Toronto, che in attacco si disunisce e viene punita dagli avversari, meglio organizzati. Il coach di Toronto poi ci mette del suo, lasciando in campo il play titolare qualche minuto di troppo senza realizzare che Calderon è in grande serata e merita il posto alla guida della squadra.
    Quando Bargnani torna sul parquet, a metà quarto, i Raptors hanno 8 punti da recuperare. Il romano ci prova da tre, ma il primo tiro è corto e anche i due successivi rimbalzano sul ferro. Va meglio dalla lunetta: 2/2 dopo un fallo su tiro ravvicinato da parte di Millsap. Una tripla di Okur ricaccia Toronto a distanza di sicurezza (71-80) alla fine del periodo. Nell’ultima frazione Toronto ha una reazione d’orgoglio fino a raggiungere il - 3 grazie a una tripla di Peterson, ma viene subito riportata alla realtà dalla solidità di Utah che punisce ogni errore avversario, che si tratti di palle perse gratuite (due banali nel finale) o di distrazioni difensive:
    "Abbracciavamo l’avversario diretto sul lato debole – ha commentato Mitchell –. Cosa che non ci era mai capitata nelle ultime sette-otto gare". Bargnani ha giocato quasi tutto l’ultimo quarto mettendo a segno un canestro da tre e uno da due appena dentro l’arco. Toronto ha perso il confronto a rimbalzo 45-34. Bene Bosh, Calderon e Parker, discreto Bargnani, in serata no Garbajosa (0/5) e Ford (3/13).
    Toronto: Bosh 29 (11 rimbalzi), Calderon 16 (7/11 dal campo), Parker 14 (6/9), Bargnani 12 (2/4 da due, 2/5 da tre, 2/2 t.l., 5 rimbalzi, 1 recupero, 1 palla persa, 1 stoppata e 4 falli).
    Utah: Okur 27, Boozer 23 (19 rimbalzi), Williams 16 (8 assist).
    Adriana Galimberti



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    00 23/01/2007 18:42
    Bravo Bargnani, Toronto vince
    Il Mago parte a razzo, infilando 9 dei suoi 14 punti in due minuti e mezzo, poi Calderon sale in cattedra. Charlotte ci prova, ma cede nel secondo tempo

    TORONTO, 23 gennaio 2007 - Toronto è tornata al successo (105-84) contro Charlotte che ha dato del filo da torcere a Bosh e compagni nel secondo quarto per poi rassegnarsi ad una pesante sconfitta, maturata grazie all’ottimo secondo tempo di Toronto che ha raggiunto un vantaggio massimo di 28 punti a tre minuti dal termine. I Raptors non hanno risentito dell’assenza del play titolare Ford, sostituito egregiamente da Calderon, autore di una prestazione maiuscola.
    Il primo quarto è nettamente a favore dei padroni di casa (37-27) malgrado l’uscita repentina di Chris Bosh gravato di due falli, che viene sostituito da Andrea Bargnani a metà tempo proprio nello stesso istante in cui Charlotte manda in campo il rookie Adam Morrison. Per l’ala dei Bobcats la gara si presenta subito in salita e alla fine il suo tabellino si fermerà a soli 3 punti (ben 11 sotto la sua media stagionale), mentre Bargnani parte a razzo, infilando 9 punti in due minuti e mezzo prima ancora di iniziare a sudare, con 3 punti frutto di un canestro in entrata con fallo e tiro libero realizzato e subito dopo due triple. In difesa il Mago anticipa bene un passaggio e Calderon ringrazia andando a segnare in contropiede, poi Bargnani sbaglia due tiri consecutivi.
    Nel secondo quarto Toronto si addormenta e permette a Charlotte di effettuare il sorpasso sul 44-46 con Okafor e Wallace che hanno vita facile nell’area pitturata. Anche Bargnani ha un attimo di pausa e si fa prima rubare palla da Gerald Wallace e poi commette un altro paio di errori al tiro per trovare infine di nuovo il canestro dopo un taglio improvviso che Rasho Nesterovic ripaga con un assist per la schiacciata del Mago. Chris Bosh fa una comparsata, ma commette presto il terzo fallo che lo costringe a uscire dal campo. Per fortuna c’è il guerriero Calderon a limitare i danni con 4 punti consecutivi e Toronto chiude il primo tempo sopra di tre lunghezze (56-53).
    Nel secondo tempo con la guida di Bosh finalmente entrato in partita c’è il risveglio dei Raptors che ritrovano la concentrazione difensiva e concedono ai Bobcats la miseria di otto punti nel terzo quarto. Per Bargnani che entra al posto del positivo Nesterovic a 3’20 dalla fine del quarto c’è una bella conclusione in entrata con ancora un gioco da tre punti. Il divario tra le due squadre di 16 punti all’inizio dell’ultimo quarto non fa che aumentare nei dodici minuti finali, durante i quali praticamente a gara chiusa Andrea Bargnani sbaglia una tripla e perde un paio di palloni con un fallo offensivo e un’infrazione di passi. Nei tre minuti finali di garbage time Sam Mitchell svuota la panchina facendo esordire in questa stagione Pape Sow completamente recuperato dal grave infortunio al collo risalente alla summer league di Las Vegas.
    Toronto: Bosh 20 punti, Calderon 19 e 11 assist, Peterson 11, Nesterovic 10. Bargnani 14 (3/7 da due, 2/3 da tre e 2/2 t.l.), 3 rimbalzi, 1 fallo, 1 recupero, 1 stoppata e 3 palle perse. Charlotte: Felton e Wallace 19 punti, Okafor 13.
    Adriana Galimberti



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