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    ELIPIOVEX
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    00 06/04/2007 15:33
    tratto dal blog Crimelist

    Di Vittoria Iacovella. Essere sempre vergini è possibile, come fare ce lo insegnano le donne arabe

    Nella maggior parte dei paesi del Maghreb e Medioriente la verginità della futura sposa è considerata essenziale sia per cristiani che per i musulmani, così come avveniva fino a qualche generazione fa anche in Italia, Spagna e Grecia. Tuttavia i tempi cambiano, i ragazzi e le ragazze chattano dicendosi cose indecenti, guardano la tv via satellite, i padri impongono i veli e le figlie inventano un tè con le amiche mentre vanno a fare l’amore in macchina con il compagno di Università. Sono cose che le cronache dei giornali non riportano ma che si vivono quotidianamente in Marocco, Algeria, Egitto, Siria, Libano, Giordania…
    L’importante è riuscire a non dare troppo nell’occhio, a non far chiacchierare i vicini. Quando, però, arriva il momento di fidanzarsi sul serio, quando si trova l’uomo da sposare, che sia realmente amato o meno, la ragazza se non è più vergine deve trovare il modo di “ridiventarlo”. Mi trovavo in Siria quando sentii parlare per la prima volta della questione. Ero nel posto in cui le donne più facilmente si lasciano andare a confidenze di questo genere: l’hammam (il cosiddetto bagno turco). Mi spiegarono che quelle che non vogliono rischiare accettano di avere rapporti ma soltanto “per altre vie”.
    Per chi invece non è più vergine ci sono vari rimedi: alcune si rivolgono ad una specie di fattucchiera che procura loro un prodotto astringente da mettere in vagina prima del rapporto con il novello marito, si tratta di una specie di sale che provoca un notevole attrito e conseguente sanguinamento. Questo va bene se la famiglia dello sposo non ha richiesto, preventivamente, un certificato ginecologico di verginità, cosa che spesso avviene. A quel punto si mette mano al portafoglio: sono diffusissimi in Nord Africa e Medio Oriente gli interventi di chirurgia di ricostruzione dell’imene (la membrana presente nelle donne vergini).
    Nell’hammam le ragazze mi raccontarono che la pratica è talmente diffusa che alcuni ginecologi sono specializzati soltanto in quel tipo di lavoro. A conferma di ciò, proprio qualche giorno fa, il Gran Muftì d’Egitto, Aly Gomaa, che è la massima autorità religiosa sunnita, ha dichiarato che l’intervento di ricostruzione dell’imene per le donne che hanno perso la loro verginità prima del matrimonio, è una pratica “halal” ovvero permessa da un punto di vista religioso.
    Il Muftì ha anche sancito che la donna non dovrà necessariamente dirlo al futuro marito. Aly Gomaa dice che le donne che si sono sottoposte all'intervento di ricostruzione dell'imene possono presentarsi al loro marito come vergini, senza per questo essere delle peccatrici. “Se Dio volesse che ognuno di noi sapesse tutto dell'altro – sostiene il Gran Muftì - ci avrebbe dato la possibilità di leggere nella mente delle persone. Invece non lo ha fatto. Spesso le persone hanno una cattiva prima impressione quando ti conoscono ma poi cambiano idea”. Il religioso musulmano sostiene che, pur di proteggere l’unità della famiglia, se una donna ha avuto una relazione sessuale extraconiugale non è necessario che lo confessi al marito.
    Durante una festa a Damasco un ragazzo, abbastanza ubriaco, mi chiese se le giovani italiane per rimanere vergini facevano come le siriane, gli risposi che il nostro metodo era più semplice, padrone del nostro corpo ce ne infischiavamo di queste ipocrite pretese, tuttavia non era merito nostro, le femministe avevano combattuto per questo prima di noi e gli uomini più intelligenti le avevano sostenute.



    MICHELA
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    ELIPIOVEX
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    00 25/04/2007 14:05
    Mezz'ora di sesso per il bene del cuore
    MILANO - Trenta minuti di sesso al giorno tolgono il medico di torno.
    La versione riveduta e corretta del proverbio caro alle nostre nonne è opera della «British Heart Foundation» che nei giorni scorsi ha lanciato la campagna «30 a day»: ovvero, l’esercizio fisico costante mezz’ora al giorno, cinque giorni a settimana, è il miglior antidoto per l’infarto e i disturbi cardiaci in genere. Il messaggio è rivolto in particolare alle persone over 50, protagoniste del provocatorio poster scelto dall’associazione per pubblicizzare l’iniziativa, dove si vede un uomo attempato e nudo (a parte cuffia di plastica e occhialini da sub) abbracciato a una coetanea in costume intero e vezzosa cuffietta da piscina.
    NON SOLO PALESTRA - La ragione della provocazione è quella di convogliare l'attenzione sul fatto che qualiasii attività motoria può andare bene. Non è, insomma, che si debba ecessariamente sudare in palestra o sfiancarsi facendo jogging, perché il traguardo dei trenta minuti di esercizio fisico al giorno si può raggiungere in tanti altri modi, anche più divertenti. E il più divertente e intrigante di tutti, ironizza il tabloid «Daily Mirror» che ha rilanciato la notizia della campagna promossa dalla «BHF», è sicuramente fare sesso. Spiega Ian Fannon, fra gli ideatori del progetto, insieme ad Angela Rippon e Michael Palin: «L’allegro annuncio pubblicitario che abbiamo ideato spiega tutti i modi possibili per essere attivi e rimanere in forma, riducendo così i rischi per il cuore. Naturalmente, fare sesso è uno di questi».
    RITMO E CONTINUITA' - Data la natura del suggerimento gli ideatori della campagna ci tengono a precisare che i fatidici trenta minuti non devono necessariamente essere tutti di fila, ma si possono benissimo «spezzare» in diverse sessioni, a seconda della resistenza o della «velocità di esecuzione», magari con piccoli break per riprendere fiato.
    La cosa importante è la costanza, che non deve però diventare monotonia sennò addio divertimento. In fondo, lo si fa per la salute.
    CAUTELA - Naturalmente, la campagna della «BHF», al di laà del carattere provocatorio, non vuole essere un inno al sesso sfrenato. Quella sessuale, infatti, è solo una delle molteplici attività che si possono praticare per dare un calcio alla sedentarietà e mettere al riparo il cuore da acciacchi e malattie, visto che proprio l’inattività è responsabile di quasi il 20% degli attacchi di cuore nella sola Inghilterra. Non solo. Secondo le statistiche fornite dall’associazione, la mancanza di moto causerebbe ogni anno almeno 35 mila morti, ovvero una persona ogni 15 minuti.
    Chi, però, preferisse metodi più tradizionali di movimento, può provare a seguire i consigli alternativi proposti dall’opuscolo distribuito per la campagna (le stesse pratiche si trovano anche sul sito ufficiale della fondazione) e sempre calibrati sulla mezz’ora quotidiana di moto. Qualche suggerimento? Scendere dall’autobus due fermate prima di quella stabilita e camminare fino alla destinazione fissata; se proprio si deve usare la macchina, cercare almeno di parcheggiare lontano dalla meta e raggiungerla poi a piedi; trasformare una banale telefonata in un esercizio di stretching, facendo piegamenti e allungamenti con la cornetta attaccata all’orecchio, o in una seduta di jogging casalingo, muovendosi per le stanze (indispensabile in questo caso il cordless) mentre si chiacchiera. Insomma, tutto fa movimento, anche se un incontro galante sotto le lenzuola permetterebbe di unite l’utile al dilettevole. Solo un paio di raccomandazioni: consultare comunque il proprio medico prima di intraprendere questo e altri tipi di training, per commisurarlo alle proprie condizioni cardiovascolari, e, non appena si dovesse avvertire un dolore sospetto al petto, durante «l'allenamento», calmare immediatamente i bollori e chiamar l’ambulanza, perché potrebbe non essere la passione a far mancare il fiato, bensì un principio di infarto.
    Simona Marchetti



    MICHELA
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    00 14/06/2007 21:22
    I sogni... erotici son desideri
    E spesso portano anche all'orgasmo

    Baci, proposte a luci rosse e fantasie. I sogni parlano erotico. Uno studio canadese ha infatti evidenziato "tracce" di sesso nei sogni di ciascuno, uomini e donne senza alcuna distinzione di sorta. Circa l'8% immagina ogni notte qualcosa di erotico tra le braccia di Morfeo e il 4% raggiunge addirittura l'orgasmo.

    Un team di ricercatori dell'Università di Montreal ha frugato nei sogni di ben 3.500 persone, analizzandone l'attività onirica per rintracciare contenuti a luci rosse. L'insolito studio, presentato al 21esimo Annual Meeting of the Associated Professional Sleep Societies (Apss), in corso a Westchester negli Usa, ha mostrato naturalmente delle differenze tra i sogni erotici al maschile e quelli al femminile.
    Il partner attuale o quello passato, magari rimpianto sotto le lenzuola, sesso con due uomini o con uno sconosciuto, o essere guardate mentre si fa l'amore, fanno parte del 20% dei sogni erotici del gentil sesso.
    I maschi, invece, mostrano di desiderare meno la loro compagna o le ex, protagoniste 'solo' del 14% dei loro sogni. Non solo. Gli uomini con la testa sprofondata sul cuscino osano anche di più. Sognano il doppio di far sesso con più partner rispetto alle donne.
    "Le differenze tra i due sessi nei sogni erotici", spiega Antonio Zadra, ricercatore a capo dello studio, "sono indicative dei bisogni diversi che uomini e donne hanno rispetto alla sessualità. Ma rivelano anche esperienze, desideri e atteggiamenti differenti che caratterizzano la propria vita di ogni giorno e finiscono per riflettersi nei sogni di ciascuno".

    "Sognare erotico", ad esempio, "ha un'enorme importanza per le donne", spiega Veronica Vizzari, psicoterapeuta e sessuologa presso l'istituto di Sessuologia Clinica all'Università La Sapienza di Roma. Si vive simbolicamente di notte quello che di giorno non si vivrebbe mai. A volte lo si vive anche dal vero, ma nella realtà ci si sente meno soddisfatte. Sulle donne gravano ancora pregiudizi morali, mentre l'uomo è essualmente più libero. Il sogno erotico è quindi, per una donna, una sorta di zona franca dove l'erotismo viaggia libero.

    Il tema diventa un po' più spinoso tuttavia, quando si tratta di rivelare il contenuto dei propri sogni erotici.
    Concordi sul non mettere mai le briglia all' attività onirica a luci rosse di ognuno, gli esperti mettono però in guardia sullo svelare le fantasie sessuali al partner, soprattutto quando non è lui o lei il protagonista: le reazioni potrebbero essere negative e ricadere addirittura sul rapporto di coppia.
    E non è, come molti pensano, perchè questi sogni "parlano" di un’ipotetica insoddisfazione della vita di coppia o svelano una voglia di fuga dalla solita vita a due, aggiungono gli esperti, bensì perchè sognare di fare l’amore con un amico, un rivale conosciuto quindi, porterebbe il partner ufficiale a entrare in conflitto con l’ignaro amante onirico.
    Sognare un atto sessuale con una persona che fa parte del nostro mondo affettivo può significare anche”, aggiunge Alberto Schon, docente della Società Psicoanalitica italiana (Spi) “che si desiderano affetto e considerazione da parte di quella persona. Oppure, se l’amico è anche un collega, che si vogliono dimostrare forza e potere nei suoi confronti”.
    In tutti i casi, gli studiosi non hanno dubbi, le fantasie erotiche aiutano a rinvigorire la vita sessuale di coppia, il segreto sta nell'usarle in modo adeguato. Non è poi necessario che quei sogni diventino realtà.
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    ELIPIOVEX
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    00 05/07/2007 14:30
    Ansia? «Faccia sesso 2 volte alla settimana»
    Una donna si è vista prescrivere questa "cura" dopo essersi presentata a Villa Scassi in un profondo stato di agitazione

    GENOVA - Lei è arrivata in ospedale in preda a una crisi d'ansia. Lui, il medico in servizio al pronto soccorso dell'ospedale genovese Villa Scassi, le ha prescritto una cura semplice e naturale: niente medicine ma «fare sesso due volte alla settimana, non di più». La visita, come racconta il quotidiano genovese «Corriere Mercantile», è stata effettuata lunedì scorso, nel pomeriggio. La donna si è presentata nel punto di primo soccorso del nosocomio della delegazione di Sampierdarena afflitta da una profonda agitazione.
    LA VISITA - Il medico l'ha a lungo visitata, effettuando anche una visita ginecologica. Dopo avere esaminato gli esiti della misurazione della pressione, dei battiti cardiaci, della respirazione in correlazione alle altre visite, il sanitario non ha fatto altro che scrivere sul referto un consiglio molto pratico: «Fare sesso due volte alla settimana, non di più» per curare i sintomi di ciò che ha definito, sempre per iscritto, un semplice «stato ansioso».
    05 luglio 2007



    MICHELA
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    ELIPIOVEX
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    00 07/07/2007 14:04
    Il sesso? a giorni alterni, due volte alla settimana
    (Articolo del giornale a commento della notizia data sopra...)

    Che il sesso possa diventare oggetto di prescrizione medica (il come, il quanto, addirittura) è uno di quegli incubi che certi spiriti liberi, avviliti dalla formidabile mole di prescrizioni e divieti che già impiombano il nostro trascorrere sul pianeta, paventano da tempo. Ieri mattina, una notizia in arrivo da Genova sembrava aver chiuso definitivamente il cerchio di gesso in cui molti già si sentono vivere, inchiodati dall'occhio vigile del Grande Fratello Medico che sa cosa è meglio per tutti noi.
    La notizia diceva che un medico dell'ospedale «Villa Scassi» di Genova Sampierdarena, trovandosi di fronte una paziente affetta da una sindrome ansiosa, le aveva prescritto di «fare sesso due volte la settimana. Non di più».
    Poco importa che qualche ora dopo, vedendo lo sconcerto e la conseguente, spaventosa malinconia diffondersi a macchia d'olio sul pianeta, portata dal vento gelido delle agenzie, le autorità mediche dell'ospedale suddetto siano corse ai ripari, spiegando che trattavasi di equivoco. E che alla donna, una quarantaseienne presentatasi al pronto soccorso con un problema di tipo emorragico, era stato consigliato di fare sesso sì, «ma non più di due volte la settimana».
    Il danno, il sommovimento delle coscienze, i simmetrici atti di contrizione e di dolore (sia che uno lo faccia in dosi meno omeopatiche di quelle consigliate; o, come è più verosimile, assai di meno, giudicando la pratica piuttosto stucchevole, come sostengono gli inglesi) erano già in onda.
    E le turbolenze innescate dalla spinosa questione non accennano a placarsi. Sia su questa che sull'altra metà del cielo. Il rovello (uno dei tanti, va da sé) che ieri mattina ha posseduto molte donne informate dei fatti è stato il seguente: la medicina: il... coso, andava assunto prima o dopo i pasti? E se la paziente trova insopportabile la medicina, o per meglio dire il tipo che è indissolubilmente legato al... farmaco deve prenderlo lo stesso, come uno si sgargarozza un cucchiaio di olio di fegato di merluzzo? O può cavarsela con un artificio, un dildo, un succedaneo? E se invece il... portatore è un irresistibile seduttore, o l'amato bene, due assunzioni non saranno invece una tirannia a rovescio, una intollerabile privazione?

    E in ogni caso: di che sesso stiamo parlando? Essendo stato derubricato e assimilato a una pozione di acido acetilsalicilico deve essere sesso antisettico, riluttante, gattopardesco (nel senso della moglie del principe di Salina, che si presentava a letto con lo stesso entusiasmo con cui Saddam ha affrontato il patibolo, con una lunga palandrana che le sfiorava le caviglie, corredata da un'aperturina atta giusto alla ineluttabile confricazione)? O deve essere sesso esagerato, supportato da un atteggiamento psicologico positivo, come raccomandano i medici: e dunque non disgiunto da una certa vigoria fisica coniugata ad estri acrobatici, con le redini mica mal allentate sul collo della fantasia?
    Non meno evidente, per qualche ora, prima che da Genova la notizia arrivasse in un certo senso ricalibrata, è stata l'inquietudine che ha attraversato il mondo dei maschi. Qual era la corretta lettura di quel «non più di due volte la settimana?». Molti (soprattutto i più giovani) ne avevano dato una interpretazione interessata e autorincuorante. Sicché quel era stato letto come un «almeno due volte...».
    Diverso l'atteggiamento - di cupa costernazione, diremmo - che si era registrato inizialmente fra gli over 50. Fino a quando a uno è venuta l'idea. Nel senso che quel andava letto più correttamente come una misura massima, esagerata per eccesso, come fanno i medici con i diabetici, quando prescrivono due bicchieri di vino perché non hanno cuore di dire che uno basta e avanza. Il dibattito è aperto.
    Luciano Gulli




    MICHELA
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    00 07/07/2007 14:40
    Cercasi volontari per testare Condom
    Sydney, 6 luglio 2007 - Qualcuno diceva tempo fa: "E' uno sporco lavoro, ma qualcuno lo deve pur fare". Una ditta australiana si aspetta migliaia di candidature per un'offerta di impiego non pagato, che pero' definisce come il miglior lavoro al mondo: la sperimentazione della sua nuova linea di preservativi. ''Hai i requisiti per diventare uno sperimentatore ufficiale dei nostri nuovi condom?'', chiede la Durex Australia in un annuncio pubblicitario, accompagnato dalla foto di una procace infermiera, in camice ma con scollatura ben in vista.




    Il direttore di marketing della Durex, Sam White, ha spiegato che si cercano 200 volontari e che potranno presentare domanda persone dei due sessi, di almeno 18 anni di eta'. Gli sperimentatori prescelti non saranno pagati, ha precisato, ma ciascuno ricevera' un pacchetto di prodotti Durex e la possibilita' di vincere un bonus pari a 600 euro, oltre a ''prestigio professionale''.



    I candidati dovranno spiegare perche' ritengono di essere esperti sperimentatori di preservativi. ''Con questa esperienza di lavoro sul vostro curriculum, avrete la possibilita' di vantarvi con gli amici delle qualita' che possedete, per non parlare del fascino che il vostro nuovo ruolo esercitera' sull' altro sesso'', ha detto ancora White.



    MICHELA
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