Mugello, Rossi torna a ruggire
Il pesarese della Yamaha vince il GP d'Italia dopo una grande duello con la Ducati di Capirossi. Terzo Hayden, quarto Pedrosa, quinto Gibernau. Malendri chiude sesto
SCARPERIA, 4 giugno 2006 - “L’abbiamo vinta entrambi”. Sincero e diretto come sempre Valentino Rossi. Nel giorno in cui torna alla vittoria in un GP d’Italia straordinario in cui potrebbe fare l’assoluta primadonna, il pesarese ha però la lucidità di ammettere che oggi forse ci vorrebbe un primo gradino del podio per due. Merito della gara di un altrettanto grandissimo Loris Capirossi. L’imolese della Ducati alla fine si è arreso perché Valentino sa raggiungere in staccata limiti per gli altri impossibili. Ma quando qualcuno lo obbliga a questo immane sforzo, il dottore lo sa ammettere e apprezzare. E’ per questo che a fine gara ha voluto rendere omaggio alla prova dell’avversario.
E che lo sforzo sia stato tremendo lo si è capito verso metà gara quando una staccata un po’ più lunga è costata a Rossi il triplo sorpasso di Capirossi, Hayden e Melandri. Valentino però non si è perso d’animo, ha ripreso il suo ritmo, ha recuperato le posizioni e lottato col super motore della Ducati con staccate al limite per la gioia degli 89mila a bordo pista e dei milioni davanti alla tv. Poi nel corpo a corpo finale ha mostrato perché di Mondiali ne ha già vinti 7: ha preso la testa nel giro finale e ha tenuto la testa come quello che non vuole perdere mai. In queste situazioni è praticamente imbattibile e difatti ha vinto con merito.
La vittoria consente ora a Valentino di recuperare qualche punto in classifica anche se oggi si è visto che dopo gli ultimi k.o. la lotta per il titolo sarà durissima. La Yamaha finalmente ha retto ma gli avversari sono davvero duri. Lo dimostra il terzo posto di Nicky Hayden, tutt’altro che anonimo visto che è rimasto incollato ai due battistrada fino al termine. Lo statunitense non era in testa alla classifica per caso. Quarto posto per Pedrosa, pure lui diligente a prendere preziosi punti, quinto Sete Gibernau, sesto Marco Melandri, tradito da una staccata in cui è andato lungo e ha perso contatto coi primi. Purtroppo per lui, però, oggi contro un Rossi e un Capirossi così non erano ammessi errori.