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[INTRATTENIMENTO?] LE IENE

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    (Rosy)
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    00 10/10/2006 11:26
    Iene, test antidroga a onorevoli
    Positivo uno su tre: bagarre politica
    Caos politico per il test antidroga a cui le Iene di Italia1 hanno sottoposto a loro insaputa cinquanta deputati dal quale uno su tre è risultato positivo. Caustico Daniele Capezzone dei Radicali: "Io l'ho sempre detto". Alessandra Mussolini invita a fare i nomi mentre Italo Bocchino (An), negativo al test, annuncia vie legali. Casini parla di una "pessima trovata pubblicitaria".

    Piero Fassino ironizza: "Può darsi che così si faccia più in fretta a cambiare la legge Fini sulle tossicodipendenze".

    Una Iena in borghese ha avvicinato i politici e con il pretesto di un'intervista sulla Finanziaria ha fatto"tamponare" la loro fronte da una finta truccatrice. Risultato: 16 onorevoli positivi sui 50 del campione analizzato. Di questi, 12 avevano assunto cannabis e quattro cocaina. Con questo scoop della iena Matteo Viviani (nel servizio verrà garantito l'anonimato ai politici coinvolti dalla singolare inchiesta) si aprirà la decima edizione del programma cult le Iene Show, che torna in prima serata su Italia 1 con Cristina Chiabotto, Luca e Paolo.

    Dal timido debutto, che risale al 1997, le Iene hanno acquisito una crescente forza e credibilità agli occhi del pubblico, diventando lo spauracchio di malfattori, politici disonesti ed enti pubblici colti "in castagna".

    Le Iene, che dall'omonimo film di Quentin Tarantino hanno mutuato solo il logo e il look (giacca e cravatta in bianco e nero e occhiali scuri), hanno fatto scuola con i loro metodi borderline: telecamere nascoste in borse o valigette e micro telecamere inserite all'interno di penne, occhiali e spille.

    Il servizio sui deputati drogati arriva dopo una lunga serie di scoop: da quello di Enrico Lucci (nel 2002) alle prese con Gianfranco Fini che rivedeva il suo giudizio su Mussolini prendendo le distanze da alcune sue posizioni, allo scontro (sempre del 2002) tra le iena Andrea Pellizzari e Radio Vaticana, dopo la denuncia da parte della trasmissione delle leucemie infantili diagnosticate nel territorio vicino alle antenne dell'emittente cattolica: un caso finito anche in tribunale. Tra le chicche, le interviste a Vittorio Sgarbi delle iene del Trio Medusa, apostrofate come "culattoni raccomandati".

    LE IENE IN NUMERO
    Partita su Italia 1 come programma di seconda serata, la trasmissione accoglie, nell'edizione del debutto (1997-199[SM=g27989] 1.175.000 spettatori, 10,8% di share. Nel 1998-1999 cresce la media, con 2.119.000 spettatori e 17,6%. Nel 1999-2000 la media è di 1.912.000, 15,1%. Nel 2000-2001 1.876.000 e 14,7%. Nella stagione 2001-2002 parte l'alternanza tra seconda serata e prima serata: se la media stagionale in seconda serata è di 1.743.000 spettatori con il 13,2%, nello stesso anno in prime time Le Iene raccolgono una media di ascolti di 2.897.000, con il 12,3%.

    Nel 2002-2003, in seconda serata la media è di 1.891.000 con il 13,9% e in prime time si registra una media da record con 3.722.000 spettatori e 14%. Nel 2003-2004 la media delle puntate di seconda serata è di 1.763.000 con il 13,8%, mentre quella di prima serata è di 3.590.000 con il 14,9%. La stagione 2004-2005 è l'ultima dell'alternanza tra le due fasce orarie (1.823.000 spettatori di media in seconda serata con il 14,2% di share e 3.355.000 in prima serata con il 12,9%). Nell'ultima stagione (2005-2006) Le Iene Show ha ottenuto una collocazione fissa in prima serata, con una media di ascolti di 3.162.000 spettatori e il 14,2% di share.


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    00 10/10/2006 16:44
    Ho letto prima che il garante della privacy ha bloccato la messa in onda dell'inchiesta



    MICHELA
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    00 10/10/2006 18:43
    Il Garante blocca le Iene
    Privacy sul test antidroga ai deputati
    Il Garante per la Privacy ha deciso di bloccare il servizio delle "Iene" sul test antidroga a 50 deputati (sedici onorevoli sono risultati positivi, dodici alla cannabis e quattro alla cocaina). Una nota dell'Autorità motiva la decisione parlando di raccolta illecita di dati di natura sensibile in quanto attinenti allo stato di salute. ''Andiamo in onda da dieci anni rispettando la privacy di tutti": protesta Davide Parenti, autore delle Iene.

    ''Abbiamo fatto decine di servizi in questi anni - spiega - cancellando sempre i volti delle persone coinvolte. Una delle nostre prime inchieste era sul mercato dei motorini rubati: ebbene, abbiamo trovato un ladro che vendeva un motorino quasi nuovo, ovviamente rubato, e perfino quello aveva il volto schermato. Per non parlare dei guaritori filippini, dal mio unto di vista veri gangster che speculano sul cancro, la paura della morte e la buonafede: neanche loro erano riconoscibili. Potrei continuare con le patenti false e gli infermieri che vendevano i morti alle agenzie di pompe funebri. E per finire con gli esempi, Amedeo Goria che fa le sue avances era stato schermato e la sua voce contraffatta. Poi si è scoperto, ma non a causa nostra. Ovviamente - conclude Parenti - anche questo servizio era stato costruito senza violare la privacy di nessuno. Pazienza''.



    E alla protesta si aggiunge anche Alessandra Mussolini. ''Ho sotto gli occhi la lunghissima coda di paglia di chi si indigna o minaccia iniziative legali di fronte alla sacrosanta inchiesta delle Iene quando magari ha votato a favore dell'indulto che ha premiato il pedofilo Luigi Chiatti'' ha detto la deputata di Azione Sociale. ''Chi abitualmente fa la fila davanti a Montecitorio in attesa di essere intervistato dai 'black', oggi non può indignarsi e gridare allo scandalo. Dove stavano questi tutori della privacy quando inchieste penali, e non televisive, hanno accertato iniziative di spionaggio contro avversari politici? Per dire basta ai falsi moralismi occorre che il personaggio pubblico rinunci un poco alla propria privacy per dare trasparenza ai propri comportamenti''.

    ''Se un politico si droga lo dica - sottolinea - se una inchiesta svela questa piaga nel palazzo non ci si arrocchi ma si dica la verità, a meno che il silenzio, o l'indignazione, voglia coprire un fenomeno ancor più grande di quello sin qui svelato''.

    L'Autority, dicevamo, giustifica la sua decisione parlando di raccolta illecita di dati di natura sensibile in quanto attinenti allo stato di salute. Il provvedimento cautelativo dispone, con effetto immediato, "il blocco dell'ulteriore trattamento, in qualunque forma, di ogni dato di natura personale raccolto e trattato nel caso in esame, consistente in informazioni, immagini e risultanze di test".

    Il Garante ha rilevato, anche sulla base di quanto dichiarato dai responsabili della trasmissione riguardo alle modalità messe in atto per il test, che risultano al momento essere stati effettuati comunque trattamenti illeciti di dati sanitari. L'Autorità ha infatti osservato che le norme sulla privacy risultano violate a prescindere dalla diffusione dei dati attraverso il programma televisivo, poiché‚ una tale grave violazione dei diritti degli interessati si concretizza già al momento della raccolta dei dati. Nel provvedimento, inoltre, l'Autorità sottolinea che, in particolare per chi svolge l'attività giornalistica, risulta allo stato violato il dovere di trattare i dati per scopi espliciti, di rendere note le proprie identità e lo scopo della raccolta dei dati, e di evitare artifici e comportamenti scorretti.


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    ELIPIOVEX
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    00 10/10/2006 20:51
    Il porco alla fine era Amedeo Goria? Non lo sapevo! Bleau...



    MICHELA
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    00 11/10/2006 14:04
    Test antidroga, Iene: altri servizi
    "Speriamo di poterli trasmettere"
    "Chi ha alzato il polverone ha paura. Solo chi ha vergogna delle proprie azioni ha paura". Così in diretta le Iene hanno commentato il caso sollevato dal test antidroga su 50 politici (sedici onorevoli sono risultati positivi, dodici alla cannabis e quattro alla cocaina) di cui il Garante ha bloccato la messa in onda. Ci sono pronti altri servizi di questo tipo che riguardano altre categorie. "Speriamo di poterli trasmettere", dicono.

    Il test antidroga trasmesso nella prima puntata della decima serie delle Iene non è stato dunque quello fatto ai parlamentari ma a frequentatori di una discoteca, con identiche garanzie per coprire l' identità delle persone testate. Risultato: uno su due dei 40 sottoposti all' analisi è risultato positivo alla cocaina.

    "La prossima settimana faremo il possibile per farvi vedere anche i nostri parlamentari", hanno detto Paolo e Luca chiudendo il servizio. Prima avevano mostrato spezzoni della puntata di Porta a Porta dedicata al caso. C' era la testimonianza del tecnico della casa produttrice dei test, che spiegava, tra l' altro, come il "tampone antidroga" sia attualmente in uso delle polizie provinciali di Brescia, Milano, Modena. Paolo e Luca avevano poi spiegato "il putiferio" scatenatosi nelle fila dei politici. Tra le varie dichiarazioni politiche avevano citato l' on.Bocchino che chiedeva la distruzione del test fatto a lui, affermando: "Non possiamo distruggerlo, perché neanche noi sappiamo qual è".

    Le Iene hanno poi spiegato come in dieci anni di trasmissione hanno sempre reso irriconoscibili, per garantirne la privacy, tutte le persone oggetto dei loro assalti. Tra gli altri, uno scafista tunisino intervistato subito dopo l' ennesimo sbarco. Subito prima del servizio sui test antidroga, le Iene avevano comunque mandato in onda un servizio registrato davanti a Montecitorio.

    Chiedevano a parlamentari di entrambi gli schieramenti, questa volta non oscurati e con nome e cognome, cos' è la Consob? Chi è Mandela? Dov'è Guantanamo? Le risposte erano più imbarazzanti di un test antidroga. La deputata di Forza Italia Elisabetta Gardini, ad esempio, non ha saputo rispondere al quesito sulla Consob. "Cos'è? Me lo dica lei", ha risposto con aria imbarazzata.

    ''Abbiamo fatto decine di servizi in questi anni - ha spiegato il papà delle Iene Davide Parenti - cancellando sempre i volti delle persone coinvolte. Una delle nostre prime inchieste era sul mercato dei motorini rubati: ebbene, abbiamo trovato un ladro che vendeva un motorino quasi nuovo, ovviamente rubato, e perfino quello aveva il volto schermato. Per non parlare dei guaritori filippini, dal mio unto di vista veri gangster che speculano sul cancro, la paura della morte e la buonafede: neanche loro erano riconoscibili. Potrei continuare con le patenti false e gli infermieri che vendevano i morti alle agenzie di pompe funebri. E per finire con gli esempi, Amedeo Goria che fa le sue avances era stato schermato e la sua voce contraffatta. Poi si è scoperto, ma non a causa nostra. Ovviamente - conclude Parenti - anche questo servizio era stato costruito senza violare la privacy di nessuno. Pazienza.".


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    00 11/10/2006 15:30
    Casini: test droga per parlamentari

    (ANSA) - ROMA, 11 OTT - 'I cittadini italiani hanno il diritto di sapere se i parlamentari che hanno eletto sono tossicodipendenti o meno', incalza Casini . 'Per questo sto elaborando una proposta di legge per introdurre il test obbligatorio per tutti i parlamentari', afferma l'ex presidente della Camera, commentando le polemiche che si sono innescate sull'inchiesta delle 'Iene' sull'utilizzo di sostanze stupefacenti da parte dei parlamentari.La trasmissione tv e' stata bloccata ieri dal Garante della privacy.



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    00 11/10/2006 16:30
    Col fatto che l'hanno bloccata hanno scatenato un polverone senza precedenti



    MICHELA
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    00 14/10/2006 15:27
    ROMA (Reuters) - Il capo della Procura di Roma, Giovanni Ferrara, ha annunciato oggi che di aver aperto una fascicolo sulla vicenda dei parlamentari risultati positivi a un test anti-droga effettuato a loro insaputa da una trasmissione tv.

    L'ipotesi di reato, ha detto il procuratore capo Ferrara, è quella di violazione della normativa sulla privacy, e il fascicolo è stato aperto al momento "contro ignoti".

    Dopo che erano state diffuse anticipazioni sul contenuto della puntata di "Le Iene" - in onda sulla rete Mediaset Italia 1 - dedicata alla diffusione di sostenza tossicodipendenze tra i parlamentari, il 10 ottobre scorso il Garante della privacy aveva disposto il blocco della trasmissione del servizio tv, che ha provocato vivaci polemiche.

    Alcuni parlamentari avevano protestato chiedendo la sospensione del programma tv, e alla procura di Roma - hanno detto fonti giudiziarie - sono giunte diverse denunce, sul caso.



    MICHELA
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    00 14/10/2006 21:19
    Quando scoperchiano le pentole poi protestano tutti.
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    00 19/10/2006 14:03
    Droga e politici, indagata troupe "Iene" per violazione privacy
    giovedì, 19 ottobre 2006 1.11

    ROMA (Reuters) - La procura di Roma ha iscritto oggi nella lista degli indagati per il reato di violazione della privacy tre membri della troupe del programma televisivo "Le Iene" e la persona che ha commissionato il servizio, mai andato in onda, in cui alcuni parlamentari sono risultati positivi a un test antidroga effettuato a loro insaputa.

    Lo riferiscono fonti giudiziarie.

    Martedì, il pm che indaga sulla vicenda, Salvatore Vitello, aveva ordinato il sequestro del materiale filmato e cartaceo relativo al servizio presso la sede di Mediaset a Cologno Monzese.

    Dopo che erano state diffuse anticipazioni sul contenuto della puntata di "Le Iene" - in onda sulla rete Italia 1 - dedicata alla sospetta diffusione di sostanze tossicodipendenti tra i parlamentari, il 10 ottobre scorso il Garante della privacy aveva disposto il blocco della trasmissione del servizio tv, che ha provocato vivaci polemiche.

    Alcuni parlamentari hanno protestato chiedendo la sospensione del programma, e alla procura di Roma - hanno detto fonti giudiziarie - sono giunte diverse denunce sul caso.

    Gli autori del programma si erano difesi nei giorni scorsi sostenendo tra l'altro di aver eseguito i test in forma anonima.



    MICHELA
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    00 20/10/2006 14:30
    Il garante Privacy non molla
    Garante della privacy non molla le Iene. Dopo aver boccato la messa in onda del servizio eseguito dalle Iene sui parlamentari pizzicati dai tamponi antidroga, ora ha disposto il blocco dell'uso dei dati personali sulla base dei quali è stato realizzato il servizio riguardante il test sull'assunzione di droghe effettuato (l'insaputa degli interessati) nella toilette di una discoteca. Una volta visionato il servizio (mandato in onda nella puntata del 10 ottobre), l'Autorità ha rilevato che, come avvenuto per il test effettuato sui 50 parlamentari (servizio per il quale è stata indagata la troupe del programma), è stato messo in atto un illecito trattamento di dati sanitari. La raccolta dei dati è stata realizzata posizionando nei bagni di un locale notturno di Milano, all'insaputa dei frequentatori, piccole spugne che, una volta impregnate di urina, sono state sottoposte ad un test rivelatore dell'uso di stupefacenti, e riprendendo gli interessati nella toilette con una telecamera nascosta.

    Si sono messi in tal modo in atto due gravi illeciti, osserva l'Autorità, la raccolta fraudolenta di dati sanitari e la violazione della sfera vita privata degli interessati, della loro dignità e del diritto al pudore, tenuto conto anche del luogo nel quale sono state effettuate le riprese. L'Autorità ha osservato che le norme sulla privacy risultano violate a prescindere dalla circostanza che nella trasmissione televisiva siano state mandate in onda immagini di persone non identificabili perchè parzialmente oscurate, in quanto la grave violazione dei diritti degli interessati si è concretizzata già al momento della raccolta dei dati e della successiva detenzione di filmati e risultati dei test relativi a persone individuabili.

    "Si deve poter essere liberi di frequentare locali pubblici senza la paura o il sospetto che qualcuno ci osservi con le telecamere e ci sottoponga, a nostra insaputa, a test di ogni genere", ha commentato, Giuseppe Fortunato, relatore del provvedimento del Garante sul servizio de Le Iene. "E' inammissibile che si violi la sfera più intima delle persone, raccogliendo con l'inganno dati di natura sanitaria, mettendo in atto artifici, per di più in luoghi, come la toilette, dove ognuno di noi si aspetta naturalmente che venga garantita la riservatezza. Occorre essere fermi e severi contro questi veri e propri illeciti e contro ogni forma di violazione della dignità e della libertà dell'individuo", conclude Fortunato.



    MICHELA
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    00 20/10/2006 14:31
    Probabilmente sono alla frutta... non sanno più che servizi fare... altrimenti non mi spiego



    MICHELA
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    ELIPIOVEX
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    00 30/10/2006 21:35
    Iene: preti «omertosi» su abusi sessuali
    Una finta mamma racconta ai sacerdoti di attenzioni sul figlio da parte di altri prelati. Nessuno di loro le dice di andare dalla polizia


    ROMA - Ancora un colpo delle Iene. Stavolta le «vittime» di un servizio del programma di Italia1 sono alcuni preti dell'hinterland lombardo: sollecitati da una finta mamma, il cui bambino sarebbe stato oggetto di attenzioni sessuali da parte di sacerdoti di parrocchie vicine, i sacerdoti consigliano di non dire niente al proprio marito e parlarne al responsabile della diocesi. Nessuno dei prelati interpellati, sottolineano i responsabili del programma, suggerisce di rivolgersi a polizia e magistratura. Il servizio, che andrà in onda martedì sera, presenta e la reazione di sette preti sui dieci effettivamente contattati dalla "mamma-iena". Alcune settimane fa il format di Italia1 è stato al centro di numerose polemiche per il test antidroga effettuato su alcuni inconsapevoli parlamentari: il servizio in questione è stato censurato dal Garante. Ma le Iene non si sono date per vinte: stavolta sono andate a verificare «la sensibilità sul tema della pedofilia» in alcune parrocchie lombarde all'indomani delle parole si papa Benedetto XVI sulla pedofilia dei preti, definita «crimine enorme».

    SERVIZIO «SCHERMATO» - Naturalmente il servizio che andràin onda martedì, come già quello del test antidroga poi censurato, è rigorosamente «schermato»: non si vedranno le facce dei sacerdoti e la loro voce sarà distorta. Protagonista del servizio è la iena Elena Di Cioccio, finta mamma mite e timorata di Dio. Elena incontra alcuni preti di parrocchie lombarde e la storia che racconta loro è sempre la stessa: ha unbambino piccolo, che va alle elementari e frequenta un parrocchia vicina ma le lo vorrebbe spostare e trasferire perchè vittima di attenzioni sessuali da parte di un prete di un comune dal nome inventato.

    I CONSIGLI DEI PRETI - A questo punto, raccontano le Iene, iniziano i consigli dei preti. Tutti, invariabilmente suggeriscono alla donna di non far parola dei fatti col marito. Nessuno di loro invece suggerisce di rivolgersi a polizia e magistratura. Piuttosto, la «mamma» farà meglio a parlarne ad un superiore del prete, al responsabile della diocesi. Ma cosa accadrà a questo prete? chiede allora la donna. La maggior parte dei preti risponde che, forse, potrebbe essere trasferito. Martedì il servizio dovrebbe andare in onda su Italia 1, dopo le 21, all'interno di Le iene show. Garante permettendo.



    MICHELA
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    prettyangel
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    Amico Super Junior
    00 31/10/2006 14:43
    Le Iene mi piace molto, è un programma dove fanno inchieste serie e per questo tanto di cappello.
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    @fiordifragola@
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    Amico Junior
    00 01/11/2006 15:36
    avete visto ieri sera il servizio sull'acquisto della cocaina a milano,roma e napoli?




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