articolo tratto dal corriere.it
Una concorrente del Big Brother australiano continua la sua avventura nella casa, senza sapere che il genitore è deceduto
SIDNEY (Australia) - E' passata già una settimana, ma sembra che la concorrente del Big Brother australiano Emma Cornell (¦ Guarda la scheda) saprà della morte di suo padre solo nel momento in cui sarà eliminata dalla casa del «Grande Fratello». Non è uno scherzo di cattivo gusto, ma è la discutibile decisione presa dai produttori del reality show che va in onda sull'emittente australiana Channel Ten che hanno deciso di non avvertire la concorrente del triste evento. La scelta ha provocato tante polemiche e accuse che ricordano quelle che già l'anno scorso aveva interessato il programma dopo una presunta aggressione sessuale subita da un'altra concorrente.
IL DECESSO - La ventiquatrenne Emma Cornell da circa un mese sta partecipando al popolare reality ed è chiusa nella casa dello show senza sapere niente di quello che accade fuori. I produttori cercano di difendere la loro decisione affermando che Raymond Cornell, 53 anni, era già seriamente malato di cancro quando la ragazza ha deciso di partecipare al programma. Mercoledi 16 maggio l'uomo è morto in un'ospedale di Adelaide e la sua famiglia lo ha seppellito lunedi scorso
I PRODUTTORI - I produttori, inoltre, affermano che per adesso la volontà della famiglia della Cornell è quella di non dire niente alla ragazza, ma di informarla solo nel momento in cui uscirà dalla casa. Il paradosso è che ormai l'unica a non sapere della morte di suo padre è Emma, visto che il suo fidanzato, Tim Stanton, in un'intervista al Sydney Daily Telegraph newspaper ha fatto conoscere ai cittadini australiani il tragico evento.
«LO VOLEVA IL PADRE» - Tuttavia Stanton ha difeso i produttori affermando che lo stesso padre della ragazza ha chiesto che Emma venisse a conoscenza della sua morte dopo la fine della sua avventura al Big Brother. «Suo padre - ha confessato - non voleva che lei fosse sconvolta o che dovesse abbandonare la casa per andare ai suoi funerali. Non voleva rovinarle questa esperienza. Sicuramente quando uscirà dalla casa rimarrà sconvolta da ciò che accaduto, ma poi con il tempo capirà quanto il padre l'amasse».
ELABORAZIONE DEL LUTTO - Naturalmente per molti psicologi non vi è spiegazione che tenga e il fatto che la ragazza non abbia potuto elaborare il lutto potrà causare sulla sua psiche seri problemi in futuro: «I produttori del programma sono eticamente degli irresponsabili» afferma Tim Costello, psicologo e amministratore dell'ente di beneficenza "World Vision". Ma i produttori rispondono seccamente: «Abbiamo rispettato solo la volontà della famiglia».
Francesco Tortora
25 maggio 2007