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Heidi compie trent'anni

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    00 18/11/2007 20:23
    Nel febbraio del 1978 andava in onda il primo episodio della serie
    che lanciò verso il successo i cartoni animati giapponesi sul piccolo schermo
    Heidi compie trent'anni
    e conquista nuovi fan
    Ancora in onda, su Italia 1, conquista il 20% di share
    La sigla, cantata dalla Viviani, è uno dei cult dell'epoca

    I MONTI le sorridevano, le caprette le facevano "ciao", la neve bianca sembrava latte di nuvola e tutto apparteneva a lei. I mai dimenticati yodel che accompagnavano la voce di Elisabetta Viviani sono stati la colonna sonora dei pomeriggi di una generazione. Da quando, quel 7 febbraio del 1978, poco dopo le 17, RaiUno donò al pubblico dei piccini (soprattutto delle piccine) una delle serie di maggiore successo che la televisione ricordi, prima delle Winx, di Candy Candy, Hello Kitty, Lady Oscar: Heidi, cinquantadue episodi tratti da un classico della letteratura per l'infanzia della scrittrice svizzera Johanna Spyri. L'orfanella che diventa montanara, il nonno, il pastorello Peter, Clara e la signorina Rottermayer, le montagne, le valli e i prati in fiore. Ebbene, a gennaio si festeggia il trentennale del cartoon che, a distanza di tanto tempo, viene ancora trasmesso: da Italia 1, con il 20% di share.

    Heidi fu realizzato dalla tedesca Taurus Film con i giapponesi Zuiyo Enterprise e Toei Animation a partire dal 1974. La figura della ragazzina nasce dai disegni del maestro dell'animazione Isao Takahata, che si ispirò al personaggio letterario creato dalla Spiry. I paesaggi alpini che fanno da cornice alle avventure di Heidi e della sua compagnia furono invece affidati al talento di un giovane componente dello staff della Toei: si chiamava (e si chiama tuttora) Hayao Miyazaki, dopo qualche anno diventerà uno dei più celebri registi giapponesi, premio Oscar per La città incantata e Leone d'oro a Venezia per la carriera.

    Tecnicamente, Heidi (titolo originale Arupusu no shojo Haiji) è un Shojo, cartone animato giapponese per un pubblico specificamente femminile, il primo trasmesso in Italia. Esistono Shojo manga (fumetti per ragazze), Shojo anime (cartoon per ragazze) con i sottogeneri sportivi (Mila e Shiro) e majocco (il filone delle maghette). Al centro c'è un'eroina femminile più o meno romantica, secondo l'evoluzione del gusto e il contesto degli anni.

    La storia è nota. Heidi, bambina svizzera del paesino di Mayenfeld, rimasta orfana, all'età di cinque anni viene affidata dalla zia Dete - che ha trovato un lavoro a Francoforte - al nonno che vive, solitario, in una baita di montagna. Durante il cammino che la porterà alla baita del nonno, Heidi conosce il pastorello Peter e fa amicizia con le sue caprette, poi conosce il nonno, taciturno e scontroso, che però ben presto cederà alla tenerezza della nipotina. Le notti trascorse a guardare il cielo stellato dal suo letto di paglia, con accanto Nebbia, un gigantesco San Bernardo.

    Una vita idilliaca. Rovinata, però, dalla zia Dete, che la porta via dal nonno per mandarla a studiare a Francoforte e fare la dama di compagnia a Clara, ricca bambina paralitica che diventerà la sua migliore amica. Oltre alle tristezze della vita di città, Heidi dovrà fare i conti con la signorina Rottenmayer, severissima istitutrice. Ma la generosità e il carattere gioioso di Heidi faranno il miracolo: Clara, giunta nel paesino di montagna della sua amichetta, riuscirà a vincere la malattia e tornerà a camminare.

    (18 novembre 2007)
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    00 18/11/2007 20:24
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    00 22/11/2007 14:33
    la tv turca censura Heidi
    La censura turca si è abbattuta anche su Heidi, Clara e la signora Seseman, sua nonna. Quest'ultima e la signora Rottermeier portano il velo e la protagonista indossa un vestitino molto più lungo, perché nella versione originale, nelle sue scorribande sui monti, mostrava i mutandoni. La decisione ha sollevato un vespaio di polemiche.

    Tra i 100 volumi raccomandati dal ministero della Cultura di Ankara c'è il libro della svizzera Johanna Spyri, diventato un successo grazie anche ai cartoni animati giapponesi (ha appena compiuto trent'anni), ma nei disegni che illustrano la storia le raffigurazioni hanno subito dei cambiamenti.

    Il libro pubblicato dalla casa editrice Karanfil ha suscitato il dibattito sulle politiche governative, risvegliando l'ansia di quanti temono una "islamizzazione" dell'istruzione. Il ministero ha già chiarito che si tratta dell'iniziativa di un editore privato. "Heidi era una bimba dai capelli neri e le gote rosse come pomodori. Aveva un camicetta rossa, una gonna rosa e un gran posteriore. Quando correva giù dalla montagna, la gonna le si alzava sulla testa e vedevamo i suoi mutandoni bianchi. Probabilmente è stato il primo personaggio dei cartoni animati a cui si sono viste le mutande".

    Questa la descrizione di Heidi nel web turco sui "cartoni animati della nostra infanzia", riferisce il quotidiano spagnolo El Mundo, sottolineando che ora i bambini turchi "non potranno più vedere le braghe di Heidi", almeno nei libri raccomandati dal ministero. Secondo quanto denunciato da presidente del sindacato dei docenti Alaadin Dincer, inoltre, il ministero ha aumentato i controlli e "aperto il cammino alla distorsione dei testi scolastici, come vediamo nel caso di Heidi".



    MICHELA
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    00 22/11/2007 20:56
    Ma 'sti turchi che scatole! Prima hanno censurato Winnie the Pooh, adesso Heidi, ma che si facciano i cartoni da soli e lascino in pace i nostri!!!!
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    ELIPIOVEX
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    00 22/11/2007 21:29
    infatti: li importano e poi li criticano.
    Comunque sono così mai contenti!



    MICHELA