L'autore de La Lanterna di Mephisto non è nuovo a trattare il tema faustiano. Ne ha trattato in chiave saggistica in vari libri pubblicati e non, essendo cronologicamente la trattazione nella Lanterna la prima sull'argomento in ordine di tempo. La via alchemica di Faust è stata esplorata ne La porta magica133 che contiene l'esplicazione dei glifi sul Libro di Pietra nel centro di Roma scritti dal rinascimentale e anarchico soffiatore Borri134. La via infernale, che tanto animerà Méliès come vedremo, è invece stata esaminata nella Bibbia infernale135, un saggio sistematico sull'inferno in tutte le tradizioni e culture136. La Bibbia infernale offre spunti per definire tempi, modi e luoghi del viaggio nell'aldilà, a partire dalle condizioni necessarie per intraprendere il viaggio e poi ritornare salvi sulla terra. Tra le modalità dei viaggi erebici medioevali molto frequente era una grave malattia quasi ai limiti della morte, che prostrando fortemente lo psicofisico generava nel moribondo orribili visioni dell'inferno. E' quanto capita a Méliès quando è colpito da malattia dissenterica così nociva da quasi portarlo a defungere. Un topos antropologico espresso metaforicamente nell'inferno cinematografico de La Lanterna di Mephisto sarà poi esplicato e analizzato nella Bibbia tartarea. Si tratta della configurazione dell'inferno come vagina...
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Nella Bibbia infernale lo scrivente esamina il viaggio nell'aldilà come un percorso nel corpo della donna a partire dalla vagina. In tal senso la dantesca "selva oscura" è l'immagine poetica dei ricci puberali della donna vergine ...
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[Modificato da lupons 18/04/2006 0.36]