Pensieri di altre culture

«Come una goccia d'acqua scivola su una foglia di loto, così il saggio non s'attacca a nulla di quanto vede, ode o pensa»
(Suttanipata, IV, 6)

[Modificato da nucleo63 01/06/2006 11.14]

«L'attenzione è la via dell'immortalità, la disattenzione è la via della morte; gli attenti non muoiono; i disattenti sono già come morti.


(Dhammapada)

«Non rovinare quel che hai desiderando quel che non hai; ricordati che quel che hai adesso una volta era soltanto fra le cose sperate».

(Epicuro)

[Modificato da danielbec 22/09/2006 13.50]

Un viaggiatore disse a uno dei discepoli: "Sono venuto da molto lontano per ascoltare il maestro, ma non trovo niente di straordinario nelle sue parole".
"Non ascoltare le sue parole. ascolta il suo messaggio".
"E come si fa?"
"Afferra una frase che lui dice, scuotila finché tutte le parole cadono. Ciò che rimarrà infiammerà il tuo cuore".

(Fonte non specificata)
[IMG]http://www.lottoscionti.it/public//images/2006-06-06_003251_Titoune_muguet7.gif[/IMG]

L'amico sempre uguale nella buona come nella cattiva sorte si riconosce da questi quattro tratti: ti rivela i suoi segreti, tiene nascosti i tuoi segreti, nella disgrazia non ti abbandona, sacrifica la vita per te.


(Digha-nikaya XXXI, 23)

"LA MIA RELIGIONE
E' VIVERE E MORIRE
SENZA RIMPIANTO"

Milarepa

Non preoccuparti perché i bambini non ti ascoltano mai. Preoccupati perché ti guardano sempre.
(Robert Fulghum)

Mani sotto controllo, piedi sotto controllo, lingua sotto controllo, tutto sotto controllo, si diletta della propria interiorità, contento, concentrato, indipendente: questo è quel che si dice un monaco. Di un tale monaco - controllato nel parlare, libero da tensione emotiva nel dare consigli, esplicito nel messaggio e nel suo significato - sono dolci le parole.

(Dhammapada)

Personalmente non mi sento tanto d'accordo con questo pensiero e voi??
Preferite persone controllate o persone vere???

Nemmeno se piovessero monete d'oro potremmo saziare il desiderio; sono saggi coloro che sanno che la soddisfazione dei desideri è stressante e di breve durata.
(Dhammapada)

Essere consapevoli vuol dire esser qui, pienamente coscienti. Se sei pienamente attento, hai un punto di riferimento completo. Di conseguenza sei qui. Ti rapporti direttamente alla situazione attuale, e ciò è precisamente tutto ciò che concerne la meditazione, la pratica della shamatha. Semplicemente esser qui, molto semplicemente, direttamente: comportandoti con molta accuratezza, completamente in relazione col presente, senza riserve.


(Chögyam Trungpa)

Amici, non conosco niente che arrechi tanta sofferenza quanto un cuore non domato, incontrollato, incustodito e sfrenato. Un cuore siffatto arreca sofferenza.

(Anguttara Nikaya)

leggendo quello che avete postato mi viene voglia di mettermi ad urlare !!!
Perchè? Perchè devo essere tranquillo, con il cuore calmo, con una respirazione nn affrettata, con gli occhi chiusi in visioni interiori?
Perchè nn posso urlare, godere, bisticciare, odiare, amare, riempirmi gli occhi di tutte le visioni del mondo, delle persone, dei loro sentimenti!!!
Avete notato le espressioni del viso delle persone, quando amano intensamente, odiano, disprezzano, i loro occhi quando ti guardano con affetto, quando sorridono. Tutto questo ti dice che sono vivi !!!!!
Perchè devo comprimere i miei sentimenti, chiuderli nel mio cuore, negarli, in nome di una pace che.......
Avremo tempo dopo morti per quella pace che ora cerchiamo da vivi!!!!!!!!
Non credete?
Vanda, dolce mia, scusami dello sfogo !!!!

leggendo quando sono dure le mentalità delle altre culture non posso fare a meno di accorgermi di quanto mi manca il mio Dio delle capanne ma se non mi confronto non so come credo che sia oro colato il loro e lo trascuro.
E' bello vedere come le cose cambiano a seconda del tempo e del luogo ma conservare le nostre radici di cielo e di terra lo è ancora di più!
per il tuo sfogo!

Trova un amico spirituale con cui stare e coltiva quel rapporto, evitando il pericolo di danneggiare gli altri. Resta col tuo amico spirituale e renditi consapevole e allegro. Se non riesci a trovare un tale amico, allora va' avanti da solo. Meglio soli che in compagnia degli stolti. Tira dritto da solo, senza preoccupazioni, senza far del male a nessuno, come un elefante solitario nella giungla.


(MN, Sunnata Vagga)

Spiritoribelle e con Gigio .....
mi ricordo quando il mio Padre spirituale del ginnasio - liceo ci diceva che ..... entrando in chiesa a poregare .... dovevamo lasciare "fuori della porta" .... tuttti i problemi, le preoccupazioni, i pensieri ...... e io gli dissi una volta: "scusi Padre, ma se ..... lascio tutto fuori ..... che cosa porto al Signore ? ..... di che cosa parlo coin lui ?
mi presento come un pallone sgonfiato con le mani vuote ?
..... e che se ne fa lui di un "pallone sgonfiato" "vuoto" "neutro" ?
Io mi presento al Signore così come sono ..... con i miei problemi e i miei dubbi, con le mie debolezze e peccati ..... gli offro tutto me stesso così come sono e gli dico che ..... così come sono gli voglio bene eee e desidero "sentire" il SUO BENE
Perciò non mi ritrovo nello Yoga e in tante filosofie orientali che parlano di "atarassia" di "astraziuìione" per contemplare dopo essersi "svuotati" ..... non voglio presentarmi al mio Dio delle Capanne "vuoto e neutro" mi pare non avrebbe senso .....

O NO ???????????????????????

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penso che il Dio delle capanne le ami ma noi siamo capaci a vivere senza morire dalle emozioni??
La cultura orientale è severa in merito ma forse ha una sua ragion d'essere. Nessun Dio è morto secondo la loro idea e quindi à da duri che bisogna combattere.
Io personalmente non sono proprio d'accordo e preferisco un bel pianto!

Un mistico tornò dal deserto. «Dicci», gli chiesero avidamente, «com'è Dio?». Ma come poteva esprimere in parole ciò che aveva sperimentato nel profondo del suo cuore? È possibile esprimere in parole la verità?
Alla fine diede loro una formula - così imprecisa, così inadeguata - nella speranza che alcuni di loro si sentissero tentati, a sperimentare essi stessi ciò che egli aveva sperimentato.
Essi s'impadronirono della formula. Ne fecero un testo sacro. L'imposero a tutti come un articolo di fede. Affrontarono grandi sofferenze per diffonderla in paesi stranieri. E alcuni dettero persino la propria vita per essa.
E il mistico rimase triste. Sarebbe stato meglio se non avesse mai parlato.

Alla fine ci renderemo conto (per lo più in retrospettiva, naturalmente) che possiamo essere molto riconoscenti a quelle persone che ci hanno reso la vita più difficile.


(Ayya Khema, "Quando vola l'aquila di ferro")

Mi fa davvero pensare sta frase... e a voi??

[Modificato da spiritoribelle78 29/06/2006 14.14]

Guarda la vita con occhio sereno

cerca la parte migliore di tutte le cose

non cercar di far troppe cose

ma di farle bene, coscientemente.

Sdrammatizza ciò che ti giunge con forte emozione

nè una parola, nè un avvenimento

nè una circostanza possa turbarti.

Rimani te stesso..

diventando padrone di te stesso

stabilisci il comando della tua vita.

Non far dipendere la tua serenità dalle cose esteriori

limita i tuoi desideri

trasforma i desideri in volontà

per realizzare il tuo ideale di divenire Uomo.

Ama la vita per le possibilità che ti offre per progredire

ma non attaccarti troppo a esse.

l'Amore non è attaccamento

è solo collaborare al bene

per la persona o cosa amata....

(...)

Si ama il proprio desiderio e non la cosa desiderata.
(Friedrich Nietzsche)

Che ne pensate???