15/09/2006 18:10 |
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| | | Post: 903 | Registrato il: 26/06/2005
| Utente Senior | | OFFLINE |
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Dal lontano 1978 la legislazione italiana permette l'interruzione volontaria di gravidanza. Ma, nonostante i molti anni trascorsi, il confronto acceso tra gli abortisti, perlopiù laici, e gli antiabortisti, animati soprattutto da ideali di fede cattolica, non si è mai placato.
Gli abortisti sostengono che il feto è parte inscindibile del corpo femminile e pertanto privo di qualsiasi diritto in quanto la capacità giuridica si acquisisce solo all'atto della nascita. Per l'abortista l'interruzione volontaria di gravidanza è un diritto civile che rende la donna più libera e più emancipata
Gli antiabortisti, invece, reputano che la vita ha inizio all'atto del concepimento. Per costoro il diritto alla vita è un valore morale irrinunciabile che la legge deve tutelare. Per l'antiabortista l'interruzione volontaria di gravidanza è un atto di egoismo che priva il feto del suo unico diritto: quello di nascere e diventare persona. Per gli antiabortisti più convinti l'aborto è un vero e proprio omicidio che dovrebbe essere punito come tale.
Che ne pensate?? |
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15/09/2006 22:17 |
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| | | Post: 338 | Registrato il: 28/01/2004
| Utente Senior | | OFFLINE |
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io in alcuni casi sono favorevole all'aborto: quanod per fare nascere un figlio la madre rischierebbe la vita, metterebeb al mondo un orfano ancora priam di cominciare, allora sarebbe meglio l'aborto. oppure quanod il bimbo ha delel malformazioni talmente gravi da rendergli impossibilie una vita normale e da farlo soffrire molto, non è giusto dare la vita per poi fare soffrire uan persona fino alal fine dei propri giorni. non sarebeb una sceklta facile, ma credo che in casi simili forse sarebbe la miglòiore |
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16/09/2006 10:34 |
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| | | Post: 2.928 | Registrato il: 03/01/2005
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forse l'aborto è sempre un delitto anche nei casi estremi perchè è sempre l'amore che circonda la persona che la fa sentire unica anche se "speciale". Ho nella mia esperienza conosciuto diversamente abili che mi hanno dato tanti punti su cui riflettere!
Di questo dico a Roberta che da bimba autistica sapeva l'inglese molto meglio di me e ad Annalisa che ha scoperto come prendermi in giro e puntare su di me per imparare a camminare ad otto anni!
Mi hanno arricchita tantissimo e sono esperienze che nessun bimbo normale ti può far provare... l'unica cosa che ti chiedono è credere ciecamente in loro!
In tanti altri casi in cui sembra l'unica soluzione io direi guardatevi attorno e non abbiate paura una vita val sempre la pena di farla nascere e il nostro paese ha molte istituzioni che ci possono aiutare e venire incontro! [Modificato da nucleo63 16/09/2006 10.35] |
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16/09/2006 14:18 |
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| | | Post: 196 | Registrato il: 30/12/2005
| Utente Junior | | OFFLINE |
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E' un argomento estremamente delicato. Io non sono favorevole nè contraria, in linea di principio, all'aborto. In primo luogo perchè penso che non si possa essere l'una o l'altra cosa senza sperimentare determinate cose nella vita. Si fa presto a parlare senza vivere una situazione. Penso che le donne debbano comunque avere questo diritto, e debbano essere libere di usufruirne o meno. Poi sarà il caso, la coscienza o quant'altro a stabilire se praticarlo o meno. In primo luogo si deve controllare la propria sessualità, essere responsabili di ciò che si fa. Per quanto riguarda le violenze sessuali...si può fare ben poco, solo sperare di non esserne mai le vittime. |
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16/09/2006 18:18 |
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| | | Post: 1.114 | Registrato il: 02/02/2005
| Utente Veteran | | OFFLINE |
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sulle violenze pienamente d'accordo come anche sulla sessualità controllata... ma un diritto per essere tale... secondo me non dovrebbe nuocere ad un altro.. io almeno la vedo cosi! |
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20/09/2006 01:24 |
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| | | Post: 452 | Registrato il: 09/04/2006
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....ricordo giovincello di aver votato per la prima volta il referendum sull'aborto...seguivo Pannella e per me era normale acconsentire che una "nonvita" venisse soppressa. Molto tempo dopo, cambiando modo di pensare , ho capito che il comandamento : non uccidere si riferisce anche ad una cellula viva ed incapace di difendersi. Quando nelle manifestazioni di piazza, le mie amiche urlavano : " l'utero è mio e guai chi me lo tocca!!!!"per me andava bene.....ora ripensando al "diritto" delle donne di gestire la loro gravidanza, mi viene pensato: ma se il feto è della donna, e lei lo può uccidere o meno, un domani cosa le impedirà di uccidere il figlio di un anno , magari perchè ha avuto un incidente ed è rimasto paralizzato?
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27/09/2006 18:37 |
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| | | Post: 734 | Registrato il: 24/01/2005
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28/09/2006 22:36 |
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| | | Post: 5 | Registrato il: 06/04/2005
| Utente Junior | | OFFLINE |
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delitto |
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08/10/2006 02:08 |
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A mio avviso l'aborto rappresenta un delitto per il nuovo nascituro; ammettiamo che la mamma, in sala parto, affetta da un male, si trovi davanti ad una scelta: partorire e morire lei, oppure abortire, conservando la possibilità di salvarsi: se fossi una mamma probabilmente opterei per la prima soluzione, favorire la morte di una vita, a mio avviso, è quanto di più aberrante ci possa essere. Poi, come dice topina, il nuovo nato potrà anche avere handicap, ma è comunque una nuova vita... |
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08/10/2006 11:06 |
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| | | Post: 1.197 | Registrato il: 02/02/2005
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nessuno ha il diritto di rifiutare ad una vita di nascere...
Anche se a volte costa molto sacrificio...e durissime scelte! |
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15/10/2006 15:10 |
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| | | Post: 2 | Registrato il: 22/04/2006
| Utente Junior | | OFFLINE |
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in linea di massima sono contraria all'aborto,che mi sembra sempre un delitto...certo,non si può generalizzare...comunque ritengo sia una scelta personale che come tale va tutelata anche dalla legge |
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