La Kuitunen fa incetta di ori
Ai Mondiali di Sapporo la finlandese conquista la terza medaglia più preziosa nella 30 km tecnica classica: è la regina della rassegna. Male l'Italia: la migliore è Confortola (14ª)
SAPPORO (Giappone), 3 marzo 2007 - E tre. Virpi Kuitunen conquista il terzo oro nella 30 km a tecnica classica in linea e diventa la regina dei Mondiali di sci nordico. Prima di oggi aveva trionfato nella staffetta a coppie a skating con la Roponen-Lassila, e nella staffetta a quattro. Le mancava, insomma, solo il sigillo individuale. La finlandese, inoltre, era già salita sul podio anche nella sprint classica con un bronzo dietro la norvegese Jacobsen e la slovena Majdic, si era ritirata dalla combinata e non era partita nella 10 km a tecnica libera, la gara in cui Arianna Follis ha trovato il bronzo.
Una Kuitunen scatenata che alimenta la sua leggenda di ex dannata (ai Mondiali di Lahti 2001 venne squalificata per doping) ora redenta, e forse troppo brava adesso per non alimentare nuovi sospetti. La finnica è la dominatrice assoluta della coppa del Mondo e ha conquistato il Tour de Ski sull’Alpe del Cermis. Una donna che non conosce la fatica, le mezze misure, i dubbi. E che combatte ormai più col mal di schiena, dice lei, che con le maldicenze: "Quella del passato era un’altra Kuitunen".
In questa 30 km ha bruciato all’ultimo chilometro la norvegese Kristin Steira, degnissima compagna di fuga per due terzi di gara durante i quali ha tenuto il ritmo la terza classifica, quella vispa Teresa della vichinga Joauhg, ultima figlia della madre del fondo, la Norvegia che non aspetta più il ritorno in auge di una Bjoergen irriconoscibile ed ormai sempre in affanno (nona) ma lancia per il quadriennio olimpico che porterà a Vancouver, queste juniores d’assalto. Dopo Astrid Jacobsen, ecco Therese, 18 anni, che alla prima 30 km della sua vita, e ai Mondiali, pesca una medaglia sbalorditiva.
In coppa del Mondo, la Joahug vanta due sole gare e un ottavo posto a Otepaa in questa stagione. Nei Mondiali dei colpi di scena, questa scandinava è l’ultimo fiore sbocciato. L’Italia aspettava una grande conferma da Marianna Longa, specialista della tecnica classica, che patisce problemi di tenuta nei primi giri, e conclude al 19° posto a 7’21". La miglior azzurra sarà Antonella Confortola, già medagliata di bronzo ai Mondiali e ai Giochi in staffetta, che chiude 14a: verso il decimo chilometro, la trentina nipote d’arte, ha accusato mal di stomaco perdendo il treno delle prime. Pure lei come Sabina Valbusa deciderà in primavera se continuare o ritirarsi. Stephanie Santer ha chiuso al 31° posto e Karin Moroder al 35°. Per il gruppo guidato da questa stagione da Marco Selle, i Mondiali si chiudono attorno alla medaglia di Arianna Follis.
Domani la 50 km sempre in classico e in linea, darà l’ultima opportunità a Giorgio Di Centa per una riscossa personale dopo le delusioni in combinata, nella 15 km e nella staffetta. Bloccato dalla febbre Roland Clara, sarà Fabio Santus a rilevarlo, in gara anche Valerio Checchi e in dubbio Pietro Piller Cottrer visto il tipo di gara.
COMBINATA NORDICA - Nella 15 km Gundersen di combinata nordica, trionfa Ronny Ackerman, l’eroe di due anni fa a Oberstdorf: il tedesco, quinto dopo il salto, lascia a 8"5 l’americano Bill Demong, 8° dopo il salto, e a 8"7 il finlandese Koivuranta; l’austriaco Chris Bieler (3°) lascia sotto il podio l’olimpionico e connazionale Gottwald. Non riesce al finlandese Hannu Manninen, leader di Coppa, il terzo oro su 3: ha pagato il 24° posto dopo il salto finendo a oltre un minuto. In questa gara rientrava Jochen Strobl, che ha chiuso 37° a 6’03 dopo aver recuperato 2 posizioni dal salto, mentre Daniele Munari ha chiuso 45° a 7’35".