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Italia, esordio senza squilli

A Oporto, nella gara inaugurale dell'Europeo contro i padroni di casa, finisce 0-0. Partita equilibrata. Prossima partita degli azzurri contro la Romania domenica alle 16.30

OPORTO (Portogallo), 16 novembre 2008 - Un esordio in chiaroscuro, ma va bene anche così. Nella gara inaugurale dell'Europeo l'Italia pareggia 0-0 con i padroni di casa del Portogallo e interrompe la sua serie di 15 vittorie consecutive. Ma senza Bacaro, Mantovanelli e Zanetti è comunque un pareggio da accogliere con un sorriso. Il Portogallo (con cui gli azzurri non hanno mai perso, 2 vittorie e 4 pareggi) era l'avversario più pericoloso per la vittoria del girone e aveva dalla sua il pubblico di Oporto. Adesso, per l'Italia si tratta di vincere con Romania (domenica alle 16.30) e Repubblica Ceca.
GRANDE FELLER - L'Italia parte con Feller tra i pali e un quartetto con Grana, Fabiano, Edgar Bertoni e Morgado. Il ritmo è alto, le difese altissime. Si pressa da ambo le parti, anche per impattare bene da subito la gara. Bertoni si mette subito in luce, ma la prima parata è di Feller su Ricardinho. Dopo 1'35 "è però Morgado a fallire un gol facile facile, su assist di Bertoni. L'Italia c'è e si vede: destro al volo velenoso di Bertoni, spunto in banda di Foglia. Ma con il passare dei minuti, gli azzurri si scompongono. Così, il pallino del gioco passa al Portogallo. Feller salva su Leitão, Bertoni riparte, ma Jubanski (che poco dopo sprecherà un buon 3 contro 1) chiude con un pizzico di ritardo sul secondo palo. Poi è Arnaldo a chiamare alla prodezza Feller, che al 18' è strepitoso su Gonçalo: piatto di Leitão per il pivot lusitano, che a porta vuota si fa respingere la conclusione dal portierone azzurro.
ANNULLATI A VICENDA - Nella ripresa Italia e Portogallo provano a scrollarsi di dosso i timori, ma si annullano a vicenda. Gli azzurri faticano a trovare la profondità (davanti si sente l'assenza di Bacaro e la fantasia di Zanetti) e Nuccorini dà minutaggio a Foglia. Ed allora Fabiano e Assis provano a colpire dal perimetro, ma Joao Benedito non si fa sorprendere. La partita cala di intensità, fino a cinque minuti dalla fine, quando un'ingenuità di Pellegrini concede al Portogallo un'occasione d'oro: punizione dal limite e intervento decisivo di Forte. Il finale è tutto azzurro, con i lusitani stanchissimi e l'Italia a cercare di togliere spazio e fiato. Ma finisce 0-0, senza vinti e vincitori.
Andrea Pugliese
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L'Italia torna a correre
Romania travolta 7-1

Agli Europei in Portogallo gli azzurri rimediano allo 0-0 dell'esordio coi padroni di casa e conquistano un successo che li avvicina alle semifinali. Martedì sfida alla Repubblica Ceca

OPORTO (Portogallo), 18 novembre 2008 - Serviva una vittoria, possibilmente con un ampio scarto di gol. Per dare una risposta a chi aveva accolto con qualche mugugno lo 0-0 con il Portogallo e per mettere almeno un piede in semifinale. Il 7-1 rifilato oggi alla Romania è la risposta migliore di un'Italia che ha trovato in Morgado (tripletta) e Foglia (due gol) i suoi trascinatori. Adesso gli azzurri guidano il girone con 4 punti e sono attesi martedì dall'ultima fatica, contro la Repubblica Ceca. Poi, a meno di clamorose sorprese, sarà semifinale.
INTENSITÀ GIUSTA - Nuccorini lascia fuori Montovanelli e porta tra i 12 Bacaro e Zanetti, entrambi alle prese con problemi fisici. C'è da vincere a tutti i costi, in attacco potrebbero servire fantasia e potenza. L'approccio è giusto, con gli azzurri a fare la partita e la Romania chiusa a zona negli ultimi 12 metri. Ma dopo un minuto e mezzo, la resistenza romena è già abbattuta: angolo di Pellegrini e spunto di Morgado per l'1-0. La squadra di Jakab sbanda, non riesce a costruire o ad uscire dal pressing.
Il merito è dell'Italia, che dopo aver sfiorato il raddoppio con Fabiano e Foglia, trova il 2-0 al 6' con Assis (deviazione di Matei). Allora i romeni provano a reagire, ma al 10' è Foglia ad andare ancora a segno, con un bel tap-in dopo la respinta sulla linea di Molomfalean su tiro di Fabiano. Al 14' la Romania accorcia con Gherman su schema da fermo, ma è solo una fiammata, perché al 19' Foglia va via di potenza a Lupu ed insacca il pallone del 4-1.
CLASSE E FANTASIA - Quando tutti si aspettano la reazione della Romania, arriva tutta la classe di Morgado. L'attaccante del Montesilvano prima danza sul pallone e fulmina Klein di destro, poi beffa il portiere avversario con un delizioso cucchiaio. Dopo tre minuti di gioco è 6-1 e pratica archiviata. Al 6' a segno anche Grana, a segno su schema da angolo (con palla "suolata" di Assis). A questo punto gli azzurri gestiscono gara ed energia. C'è ancora spazio per un palo di Zanetti (dop un buono uno-due con Morgado) e un buono spunto di Bertoni.
Negli ultimi dieci minuti, a risultato acquisito, Nuccorini "testa" anche Bacaro, per fargli prendere confidenza con la partita. Il fuoriclasse de ElPozo Murcia non è al meglio, ma la speranza è di averlo in una buona condizione per l'eventuale semifinale. Appuntamento martedì con la Repubblica Ceca (ore 18.15). In 20 precedenti 16 vittorie azzurre, tre pareggi e un solo k.o. L'ultimo confronto a gennaio, nella doppia amichevole di Trento: 3-0 e 7-1 per l'Italia. Insomma, tutto fa pensare a una semifinale già in tasca. O quasi.
Andrea Pugliese


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L'Italia vola in semifinale

Gli azzurri sbriciolano 4-0 la Repubblica Ceca nel terzo incontro dell’Europeo, vincono il proprio girone e centrano la semifinale di venerdì 23 dove incontrerà la Russia

OPORTO (Portogallo), 21 novembre 2007 – L’Italia del calcio a cinque sbriciola la Repubblica Ceca nel terzo incontro dell’Europeo in corso di svolgimento in Portogtallo, vince il proprio girone e centra la semifinale di venerdì 23 (ore 19 italiane, diretta tv su Rai Sport Satellite e Eurosport) dove incontrerà la Russia (l’altra semifinale sarà Spagna-Portogallo). L’Italia è la squadra con la migliore difesa dell’Europeo finora in virtù della sola rete subita contro la Romania.
TUTTO ALLA PERFEZIONE - All’Italia bastava un pari per accedere in semifinale, visto lo 0-0 contro il Portogallo nella partita inaugurale e la vittoria di domenica scorsa contro la Romania (7-1), ma i ragazzi di Nuccorini non hanno pensato ad altro che vincere. Il ct non rischia Pellegrini e Forte, ammoniti nelle precedenti gare, mandandoli in tribuna, mentre può finalmente schierare sin dall’inizio Bacaro, Zanetti e Montovanelli, non in perfette condizioni fisiche alla vigilia dell’Europeo. La Repubblica Ceca imposta la partita solo sulla fase difensiva chiudendo bene gli spazi ma il pressing azzurro è più efficace e al 10’ Bertoni inventa la giocata a centrocampo, serve Zanetti che infila con rapidità il portiere avversario portando l’Italia in vantaggio. Nella ripresa si vivacizza la gara con i cechi più coraggiosi in fase offensiva che pagano però così la netta superiorità tecnica degli azzurri. Al 2’ minuto il bomber azzurro Adriano Foglia infila nuovamente Meller con una sforbiciata da manuale. Al 12’ è Fabiano a fare tris con una puntata da 15 metri che non lascia scampo. Due minuti più tardi lo stesso Fabiano chiude il match sul 4-0 con un diagonale che s’infila in porta anche grazie ad una deviazione di Mares.
POKERISSIMO - A Oporto si sta giocando il 5° Campionato Europeo promosso dalla Uefa e con l’accesso alla semifinale centrato oggi l’Italia fa “poverissimo”. Nelle precedenti quattro edizioni infatti gli azzurri sono sempre arrivati almeno in semifinale. Nel 1999 a Granata chiusero al 3° posto; nel 2001 a Mosca al 4°; nel 2003 a Caserta vinsero l’Europeo; nel 2005 a Ostrava chiusero al 3° posto. E sulla panchina di tutte quelle formazioni c’è sempre stato l’attuale ct Alessandro Nuccorini, in assoluto il più vincente della storia azzurra.
BILANCIO POSITIVO - Nelle tre gare disputate finora l’Italia è stata la squadra che ha convinto di più nel proprio girone. Solida in difesa, capace di un possesso di palla da far rabbrividire gli avversari, ottima in fase di pressing e ricca di grandi stelle in grado di fare la differenza.
ITALIA – REPUBBLICA CECA 4-0 (1-0)
ITALIA : Feller, N. Grana, Montovanelli, Jubansky, Bertoni, Bacaro, Assis, Fabiano, Foglia, Morgado, Zanetti, Farina. C.T.: Nuccorini
REPUBBLICA CECA: Meller, Blazej, Novotny, Sluka, R. Mares, Dlouhy, Fric, Resetar, M. Mares, Slama, Janovsky, Krayzel. C.T.: Neumann
ARBITRI : Remin (Blr) e Ivanov (Ucr)
MARCATORI: 10’ Zanetti (I) del p.t.; 2’ Foglia (I), 12’ e 14’ Fabiano (I) s.t.
NOTE: spettatori oltre mille. Tiri liberi: 0/0 Ita, 0/0 Rep. Ceca.
Federico Pasquali
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Europei, Italia in finale

Gli azzurri del calcio a 5 battono 2-0 la Russia e si qualificano per la partita conclusiva del torneo continentale (domenica ore 18 contro la Spagna). Decidono le reti di Grana e Fabiano

OPORTO (Portogallo), 23 novembre 2007 - L’Italia vola nella finale europea di calcio a 5, dove domenica (ore 18) proverà a riprendersi quel titolo vinto nel 2003 e perso sfortunatamente due anni dopo, ad Ostrava (Repubblica Ceca). A trascinarcela è stata soprattutto uno strepitoso Fabiano e una grandissima capacità di saper soffrire nei momenti chiave del match con la Russia (2-0), reagendo a tutte le avversità fisiche che hanno caratterizzato questa spedizione. Adesso, però, bisogna fare un passo in più. Per vincere.
SCELTE - Nuccorini lascia fuori Montovanelli e Jubanski e tiene dentro Bacaro, Zanetti e Pellegrini, anche loro alle prese con qualche problema fisico. Si parte con Feller tra i pali e un quartetto composto da Forte, Pellegrini, Bertoni e Morgado. Dall’altra parte Ivanov (ex riserva di Lev Yashin nella Dinamo Mosca della fine anni Sessanta) sceglie tra i pali Zuyev al posto di Stepanov e inizia con Kobzar, Malychev, Pelè junior e Cirilo. La Russia fa paura, ma gli azzurri hanno qualità e voglia da vendere.
AGGRESSIVI - Per l’Italia c’è il problema di arginare Cirilo, fino a oggi incontenibile e per questo si parte forte, con grande aggressività. E dopo 2’36 arriva il vantaggio. Forte va via bene e Kobzar non può che metterlo giù. Entra Grana per Pellegrini, il capitano va sul pallone e insacca (complice una deviazione avversaria). È l’unico fallo fischiato nel primo tempo, con gli arbitri che fanno correre qualcosa di troppo. Ma è decisivo. La Russia accusa il colpo e gli azzurri allora ci provano con una puntata velenosa di Fabiano, uno spunto di Bertoni in banda e l’occasionissima per Grana, che al 10’, a tu per tu con Zuyev, perde l’attimo giusto per il 2-0. Cirilo? Sfila via bene a Pellegrini al 9’, ma chiude fuori. Poi niente più, a cancellarlo ci pensa uno strepitoso Fabiano, con l’assistenza di Forte.
SOFFERENZA - Nella ripresa la reazione russa è rabbiosa e nei primi dieci minuti c’è da soffrire tantissimo. Prima è Pellegrini a salvare su Pelè junior, poi Feller su Shayakhmetov. Dall’altra parte Foglia spara su Zuyev. Poi, tra il sesto e l’ottavo, la fortuna dà una mano agli azzurri. Prima è Cirilo a girarsi e a stampare il sinistro sulla traversa (con la Russia a invocare il gol per il punto di ribattuta della palla), poi il sinistro di Pelè Junior finisce dritto dritto sul palo.
STREPITOSO - È il segno del destino, perché al 10’40 Fabiano (premiato come miglior giocatore della partita) corona la sua maiuscola prestazione con il gol del 2-0: ruba palla a Maevskiy, si infila tra tre e dall’out destro brucia Zuyev con un destro imparabile. La finale è in cassaforte, anche se la Russia ci prova fino in fondo, giocando gli ultimi 5 minuti con Maevskiy come portiere di movimento. Ma le occasioni per segnare ancora sono tutte dell’Italia, con Grana, Foglia (due volte) e Morgado. Finisce 2-0, l’Italia è in finale, dove troverà la Spagna che ha superato ai rigori il Portogallo per 4-3 (2-2 i tempi regolamentari).
dal nostro inviatoAndrea Pugliese
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25/11/2007 21:04
 
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Italia, che peccato!

Gli azzurri del calcio a 5 sconfitti 3-1 dalla Spagna nella finale dell'Europeo di Oporto. La Nazionale di Nuccorini mai in partita si sveglia soltanto nel finale. Nella sfida per il 3° posto successo della Russia sui padroni di casa del Portogallo

OPORTO (Portogallo), 25 novembre 2007 - La maledizione finale della Spagna. Esattamente come nel Mondiale del 2004, anche ad Oporto gli azzurri si sono dovuti arrendere alle Furie Rosse ad un passo dal trionfo. Alla fine, probabilmente, quello spagnolo è un successo meritato, con la squadra di Venancio che è sembrata più abituata a gestire alcune situazioni nei momenti difficili della partita. L’Italia? Meno bella del solito e smagliata proprio dove era sembrata imbattibile, in fase difensiva. Ma resta un Europeo da protagonista.
NERVOSISMO INIZIALE - Nuccorini, come nella semifinale con la Russia, lascia fuori Montovanelli e Jubanski e parte con Feller tra i pali e un quartetto iniziale con Pellegrini, Forte, Bertoni e Morgado. Dall’altra parte Venancio Lopez risponde con Luis Amado, Alvaro, Kike, Andreu e Marcelo. L’Italia parte aggressiva, ma a tenere le redini del gioco all’inizio sono gli Spagnoli. Volano subito scintille tra Alvaro e Nuccorini, poi qualche colpo duro in campo. Dopo i tentativi di Daniel e Torras, è Foglia a scuotere gli azzurri. Al 6’ Fabiano salva su Daniel, un minuto dopo Grana prova a sorprendere Luis Amado da 30 metri e quasi ci riesce. Ma la Spagna è partita meglio e dopo uno spunto di Marcelo, Borja pesca bene Alvaro, che sul lungolinea salta due volte Bertoni e serve a Marcelo un delizioso assist per l’1-0.
REAZIONE AZZURRA - L’Italia allora si scuote: Bertoni ci prova da fuori, Grana (su assist di Foglia) trova l’angolo giusto, ma il palo gli dice di no. Poi al 15’ è ancora Alvaro (premiato come miglior giocatore della finale) a mettere paura a Feller. Al 18’39 Kike commette il quinto fallo. Potrebbe essere la svolta, ma poco dopo c’è un fallo dubbio su Morgado che Henych non si sente di sanzionare. Finisce con l’Italia a chiudere gli avversari nella propria area, ma senza il gol.
SBANDATA - Poi, ad inizio ripresa, mentre tutti si aspettavano un’Italia più libera di testa, è arrivata la svandata decisiva. Gli azzurri lasciano la testa negli spogliatoi e dopo 1’59 prendono il 2-0: miracolo di Feller su Alvaro, ma la difesa azzurra dorme e per Daniel è un gioco da ragazzi mettere dentro il pallone del raddoppio. Azzurri frastornati, con Kike (al 6’52) che ruba palla a Bacaro, serve in banda Marcelo che tagia dentro per Javi Rodriguez: 3-0 e partita quasi chiusa.
SPERANZA FINALE - Quasi, però, perché Feller comincia a giocare in appoggio alla squadra e al 9’49 trova di destro il gol del 3-1, bruciando un Luis Amado fino a quel momento perfetto. Allora Nuccorini al 13’32 si gioca la carta di Grana (che salva il 4-1 su Eseverri) come portiere di movimento. Dentro vanno i tiratori: Saad, Foglia, Morgado e Bacaro. Ma non c’è più nulla da fare. Luis Amado si supera su Grana, Eseverri si divora ancora il 4-1. Finisce così, con Nuccorini (complimenti) che si congratula con tutti gli avversari ancora prima del fischio finale. Spagna tricampeones de Europa. Per l’Italia, la consapevolezza di aver giocato comunque un grande Europeo.
dal nostro inviatoAndrea Pugliese
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