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22/08/2008 14:51 | |
Sarmiento, argento storico
Nel taekwondo, categoria fino a 80 kg, l'azzurro battuto 6-4 in finale dall'iraniano Hadi Saei. Il campano era avanti 4-2 alla fine del primo round, poi si è dovuto arrendere. E' la prima medaglia italiana della storia in questa disciplina
PECHINO (Cina), 22 agosto 2008 - L’aveva promesso alla fidanzata Veronica (Calabrese, ndr), che ieri sera stata sconfitta dalla statunitense Diana Lopez all’ultimo secondo del round supplementare, che valeva il bronzo. Oggi Mauro Sarmiento è stato di parola, arpionando una medaglia, anche se d'argento. In finale il campano si è arreso 6-4 all'iraniano Saei, conquistando però il primo podio per l'Italia nel taekwondo. I bronzi sono andati al cinese Zhu Guo e all'americano Steven Lopez.
FINALE - Saei va a punto a metà della prima ripresa, ma un attacco di Sarmiento riporta l'azzurro sul 2-1. Altri due punti arrivano prima della fine del round, che l'iraniano chiude con un calcio che vale il 4-2 per il campano. L'avversario dell'azzurro comincia all'attacco la seconda ripresa, rimediando prima un richiamo ufficiale, accorciando sul 4-3 prima e pareggiando il conto a 5" dalla fine della seconda ripresa. Saei colpisce all'inizio del terzo round riportandosi in vantaggio, prima di piazzare un altro colpo a segno a 50" dalla fine. Sarmiento si lancia all'attacco, ma i suoi calci non vanno a bersaglio. "Dedico questo argento a Veronica, che è la mia vita - è il commento dell'azzurro dopo il k.o. in finale -. Mezza medaglia del lavoro fatto in questi quattro anni è merito suo. Comunque, con un tabellone così difficile non pensavo che sarei arrivato in fondo".
IMPRESA - Dopo un primo turno superato in scioltezza, contro l'ivoriano N'guessan Sebastien Konan (4-1 nei preliminari), l’azzurro ha battuto nei quarti l’avversario più difficile, quello Steven Lopez che è fratello di Diana e soprattutto è stato per quattro volte campione del mondo. L’altissimo atleta di Casoria, 80 kg, distribuiti su 195 centimetri, ha recuperato dopo un avvio a dir poco problematico, con l’avversario gli era scappato sul 2-0 grazie a due calci difensivi. Ma poi con la stessa arma, e grazie a una penalità assegnata al rivale, Sarmento è riuscito a portare l’incontro al round supplementare, quando ancora con un calcio difensivo ha trovato il tocco decisivo. "Ho buttato giù un palazzo" ha esultato Sarmento, consapevole della portata della sua impresa.
SUDORE - Ma il suo cammino non era finito: in semifinale ha affrontato l’inglese Aaron Cook e l’ha battuto 6-5, con il colpo decisivo inferto da Sarmiento a 3 secondi dalla fine dell'ultima manche (2-1 e 3-3 il punteggio delle prime due frazioni). "Questa medaglia me la sono sudata con quattro anni di sacrifici – ha detto con emozione l’atleta campano, poco dopo essere crollato sul tappeto, stravolto dall’emozione – Ora farò conoscere il mio nome a tutti".
dal nostro inviato
Gennaro Bozza
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