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[considerazioni] sulla messa in onda e sul 'panorama'

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    00 29/09/2006 20:27
    Soprattutto con le fiction lunghe, tipo Carabinieri, mettiamoci pure i Cesaroni, Distretto, se perdi il finale di ogni puntata perché non ce la fai più a rimanere sveglio, ti perdi quel pathos, quel senso di eccitazione che ti porta a guardare la puntata successiva... e alla fine smetti di guardare e mandi tutti in malora...



    MICHELA
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    00 24/10/2006 21:10
    'Via i reality dalla tv, per legge'
    Sono i consumatori a chiederlo

    Secondo un sondaggio di Intesaconsumatori, gli italiani si sono abbondantemente stufati dei vari reality. La conferma arriva dai dati Auditel. Fra i desideri ci sono anche: la riapertura delle case chiuse, niente stipendio ai politici e la rimozione del Vaticano da Roma perchè li influenza troppo



    PROPOSTA CLAMOROSA Roma, 24 ottobre 2006 - Eliminare per legge i reality show dai palinsesti della televisione, pubblica o privata che sia. È la richiesta che spicca al primo posto di una ideale classifica dei 'desiderata' dei consumatori.

    A conferma di una stanchezza sempre più crescente dei telespettatori per questo genere di intrattenimento, come del resto i dati Auditel di queste settimane stanno impietosamente decretando per Rai e Mediaset e senza fare sconti ad alcuno dei conduttori o conduttrici che siano.

    Lo dice un sondaggio curato dall'Intesaconsumatori (Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori) e presentato oggi nel corso della cerimonia di consegna del premio 'Amico del consumatore', promosso dallo stesso raggruppamento di associazioni e che quest'anno è andato alle Iene di Italia 1, per i loro "servizi di utilità sociale", e al ministro per lo Sviluppo economico Pierluigi Bersani per il suo decreto sulle liberalizzazioni.

    Al secondo posto tra le risposte offerte nel sondaggio c'è la riapertura delle 'case chiuse', e quindi a seguire nell'ordine -con risposte sicuramente anche molto singolari - ci sono togliere interamente lo stipendio ai politici; rendere detraibili le spese relative ai prodotti erotici; biglietti bus gratuiti; divieto totale di circolazione per gli scooter; stipendi dei calciatori legati al rendimento in campo; divieto di fumo anche nelle abitazioni private; aumentare i caratteri disponibili per ogni Sms; rendere il lunedì giorno non lavorativo; buste di plastica gratis nei supermercati; togliere il Vaticano da Roma perchè influenza troppo la classe politica; regalare un bonus da 1000 euro a ogni cittadino italiano




    MICHELA
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    00 24/10/2006 21:11
    io approvo in toto abolire i reality per legge, al secondo posto ci metterei l'abolizione del lunedì come giornata lavorativa...



    MICHELA
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    00 30/10/2006 21:28
    Tv: il vero caso e' il telefilm, ormai 1 programma su 5.
    ROMA - Altro che crisi del reality o stanchezza dell'intrattenimento: il vero caso di stagione (che puo' magari essere la causa e non l'effetto dei primi due fenomeni) e' la definitiva (ri)affermazione del telefilm . I risultati di Italia 1, quelli di Raidue e anche certe impennate del satellite (che con i telefilm cult tipo Desperate, Csi e soprattutto Lost, si e' anche conquistato la fidelizzazione di un pubblico diverso da quello del calcio) dipendono proprio dai telefilm americani che, grazie alla qualita' delle storie e della confezione, hanno riguadagnato il terreno perduto negli anni scorsi e garantiscono ormai ascolti solidi e, a volte, sorprendenti (l'ultimo caso, ma non isolato, e' stato quello di Dr House che ha toccato i 5 milioni su Italia 1 e per questo, alla fine di settembre, e' stato spostato dalla domenica al mercoledi' per non 'disturbare' la rete ammiraglia Mediaset). Ma in questa stagione il genere telefilm non solo mantiene saldi i suoi numerosi affezionati, ma addirittura raggiunge cifre record nel totale della programmazione sulle reti generaliste. Se nella scorsa stagione - da settembre 2005 a maggio 2006 - la percentuale totale dei telefilm sul totale della programmazione sulle tv generaliste (Rai, Mediaset e La7) era arrivata al primato storico del 20%, nei primi due mesi della nuova stagione televisiva - dal 1 settembre al 27 ottobre 2006 - si e' gia' al 17.31%, per un totale di 1425 ore di fiction seriale (serie, serial e sit-com). Si tratta di una cifra che fa prevedere un possibile record assoluto di fine stagione (cioé oltre il 20%) per il genere televisivo piu' in ascesa degli anni 2000 insieme a quello dei reality-show. Nello specifico, le tre Reti Mediaset raggiungono con i telefilm il 21.58% del totale della loro programmazione, pari a 770 ore complessive: Canale 5 e' al 14.53%, Italia 1 al 24.36%, Retequattro al 22.84%. Le tre Reti Rai segnano un 9.19% (per un totale di 344 ore complessive), ma questo senza contare che Raidue deve ancora calare i suoi pezzi da Novanta come 'Desperate Housewives' (novembre), 'Lost' (primavera 2007) e 'ER': Raiuno raggiunge l'11.72%, Raidue e' all'11.74%, Raitre segna il 5.11%. La7 conquista a sorpresa il primato con il 24.85% della sua intera programmazione (per un totale di 311 ore complessive) e supera clamorosamente, seppure di un soffio, la rete che da sempre e' considerata la regina del genere, ovvero Italia 1, che dedica ai telefilm il 24.36% della sua intera programmazione (pari a 304 ore complessive). Italia 1 puo' pero' contare sui due fenomeni televisivi del genere d'inizio stagione, entrambi ormai sulle vette stabili del 18% di share: 'Dr.House', passato indenne al cambio di collocazione dalla domenica al mercoledi' (un ulteriore segnale anche della fedelta' e della prontezza di riflessi del pubblico dei telefilm), nonché il meno pubblicizzato 'CSI: Miami' (al 18% col secondo episodio giovedi' scorso contro Morandi, Freccia Nera e Santoro), con un ascolto ormai sulla corsia di sorpasso anche rispetto alla serie-madre 'CSI-Scena del crimine'. E vanno bene anche telefilm che hanno un po' stentato all'inzio sostenendo per esempio reti come Raidue che, Isola, a parte, non brillano di certo: e' il caso di Navy NCIS (11.20% e 2.730.000 la settimana passata) e Criminale Minds (2.707.000 share 10,86% ieri). Numeri di un boom che ormai fa rumore e conosce anche altre declinazioni extra-televisive: le oltre 80.000 copie vendute delle 3 edizioni 'Dizionario dei Telefilm' (Garzanti) e gli 80.000 lettori del mensile ad hoc 'Telefilm Magazine', uniti ai 15.000 spettatori che hanno popolato l'ultimo 'Telefilm Festival' di Milano, testimoniano una passione che va aldila' dei semplici conteggi. E tutto questo in attesa di 'Supernatural', da novembre su Raidue; '24', da dicembre su Retequattro; 'Smallville' (da novembre su Italia 1); 'Desperate Housewives', 'The Closer', da novembre su Italia 1; 'Medium', prossimamente su Raitre; 'Grey's Anatomy', da dicembre su Italia 1. E naturalmente Lost, su Raidue a primavera con la seconda serie che e' gia' in onda su Fox.(ANSA)



    MICHELA
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    @fiordifragola@
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    00 01/11/2006 15:38
    beh,in un panorama del genere il telefilm mi sembra l'unica oasi di salvezza...




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    ELIPIOVEX
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    Amico Special
    00 01/11/2006 21:02
    A volte l'unica certezza...
    Per me potrebbero fare anche solo telefilm e film... mi andrebbe sempre bene... aggiungo (a nome del marito) se le interruzioni pubblicitarie fossero meno lunghe lui eviterebbe di addormentarsi e riuscirebbe a vedere la fine dei film...



    MICHELA
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    ELIPIOVEX
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    Amico Special
    00 15/11/2006 18:01
    Una buona notizia
    Dopo la “follia” delle ultime settimane, che ha visto l’inizio dei programmi di prima serata slittare in avanti di 15-25 minuti a sera, da lunedì 11 dicembre la Rai fissa delle regole precise: con una decisione nata nel corso del Consiglio di Amministrazione dello scorso 18 ottobre secondo le indicazioni del direttore generale Claudio Cappon, i programmi di prima serata delle reti Rai avranno un preciso orario di inizio:

    * RaiUno ore 21.10
    * RaiDue ore 21.05
    * RaiTre ore 21.00

    Inoltre dal 1° gennaio 2007 l’inizio della seconda serata delle reti Rai sarà fissato nelle giornate feriali alle 23.10, e nessun programma di intrattenimento (spettacoli e reality show, che oggi spesso durano anche quattro ore!) potrà superare le due ore di durata, con qualche eccezione ammessa tra sabato e domenica.
    La scelta è unilaterale e riguarda soltanto le reti Rai: al momento nessuna risposta da parte di Mediaset, la Rai ha comunque detto di essere pronta ad eventuali contraccolpi degli ascolti dovuti all’orario fisso di inizio.
    Tra le altre iniziative annunciate: da fine novembre riparte nella seconda serata del martedì su RaiDue l’appuntamento settimanale con “La storia siamo noi”, curato da Rai Educational e condotto da Giovanni Minoli; inoltre, dal settembre 2007 la seconda serata di Raiuno ospiterà per tre sere (al posto delle attuali quattro) il “Porta a porta” di Bruno Vespa, e in un’altra serata un nuovo programma culturale appetibile per tutti, con un protagonista-testimonial (tra i nomi che circolano, quelli di Roberto Benigni e di Alessandro Baricco, e degli storici Andrea Carandini e Luciano Canfora) e che si occuperà di libri, musica, teatro e arte.



    MICHELA
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    (Rosy)
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    00 16/11/2006 21:33
    Sarebbe l'ora! Potrebbe invece avere dei riscontri positivi, la gente non ha più tanta voglia di fare notte fonda per vedere un programma!
    Guarda a che ora sta cominciando Codice Rosso!
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    ELIPIOVEX
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    Amico Special
    00 16/11/2006 21:36
    21,33... una vergogna



    MICHELA
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    ELIPIOVEX
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    Amico Special
    00 17/11/2006 14:25
    La Rai blocca la «follia dei palinsesti»
    Basta show interminabili, più cultura
    Sforamenti non permessi: la prima serata comincerà non oltre le 21.10


    ROMA - Partiamo dalla novità principale: anticipo della prima serata alle 21, com’era prima del braccio di ferro tra «Affari tuoi» su Raiuno e «Striscia la notizia» su Canale 5. Seconda novità: rivalutazione delle seconde serate e revisione della loro politica editoriale su Raiuno e Raidue. Terza novità: lancio su Raiuno di una seconda serata interamente dedicata alla grande cultura.
    Con una decisione a sorpresa, ma comunque maturata nel consiglio di amministrazione del 18 ottobre che ha votato un «indirizzo» presentato dal direttore generale Claudio Cappon, i palinsesti Rai adotteranno un orario diverso. Nell’indirizzo si parlava di «prime iniziative di riqualificazione dell’offerta e di rinnovamento dei linguaggi, più differenziati rispetto all’offerta commerciale e con formule innovative capaci di dare risposte alle tante domande inevase del pubblico televisivo». Da lunedì 11 dicembre la prima serata di Raitre comincerà alle 21, quella di Raidue alle 21.05 mentre Raiuno si attesterà alle 21.10. Niente più slittamento alle 21.25 di «Affari tuoi» per reggere la gara allo share con «Striscia la notizia». La seconda conseguenza sarà dal 1°gennaio 2007 (quando saranno finiti gli attuali show) il contenimento ferreo della prima serata entro le due ore. Per farla breve, alle 23.10 dovrà cominciare con sicurezza «Porta a porta». E comunque sia, dal 2007 qualsiasi programma di intrattenimento non potrà superare le due ore. Finiranno gli «sforamenti » di uno show come «Ballando con le stelle» e di un reality come «L’isola dei famosi», solo per citare due tra i casi che hanno suscitato maggiori contestazioni esterne ma anche interne alla Rai. La griglia delle due ore sarà invalicabile tra lunedì e venerdì, qualche eccezione è prevista il sabato e la domenica. Il problema riguarderà l’intrattenimento: film e fiction hanno da sempre tempi certissimi.
    Dopo le tante polemiche sulla instabilità e imprevedibilità degli orari della tv pubblica (il 28 settembre scorso Aldo Grasso parlò di «follia dei palinsesti », intervennero anche il presidente della Rai Claudio Petruccioli e il vicepresidente di Mediaset Pier Silvio Berlusconi) la Rai gira pagina e senza accordo preventivo col concorrente. Anzi, a viale Mazzini fanno sapere di mettere nel conto un primo, eventuale contraccolpo negativo in termini di ascolti e di share per questa scelta unilaterale. La decisione è stata adottata dalla direzione generale e messa a punto da Giancarlo Leone, vicedirettore generale con responsabilità sul prodotto, dopo lunghi seminari del comitato editoriale con i direttori Rai e con realtà esterne: produttori, creativi, filosofi e sociologi. Proprio Leone dice: «Si parla molto di qualità televisiva. Ma qualità è anche assicurare certezza negli orari, contenere la lunghezza dei programmi, dare una risposta alle nuove domande del pubblico».
    Ed eccoci alla questione delle «nuove domande». Da settembre la seconda serata di Raiuno ospiterà un appuntamento fisso culturale. Non un talk-show («Porta a porta», secondo lo schema previsto, tornerà alle tre serate)maun format sul modello di Roberto Benigni che legge Dante: un protagonista che testimonia come la cultura possa essere appetibile e stimolante, soprattutto per un pubblico più giovane. Già si fanno i nomi dello stesso Benigni e di Alessandro Baricco, di storici come Andrea Carandini e Luciano Canfora che hanno riempito l’auditorium di Roma con le loro lezioni di storia ideate dall’editore Giuseppe Laterza. Ci sarà spazio per arte, musica, teatro.
    A proposito di storia, dalla fine di novembre la seconda serata di Raidue proporrà di nuovo una volta a settimana «La storia siamo noi» della Rai Educational di Giovanni Minoli. Un prodotto sperimentato che tradizionalmente aumenta la media della rete diretta da Antonio Marano del 31% di share in quella fascia. Ma c’è chi in Consiglio, per esempio Sandro Curzi, vedrebbe con favore una striscia quotidiana di storia, sempre affidata alla squadra di Minoli, tra le 19 e le 20: «La storia è la nuova scoperta culturale di questi mesi, abbiamo già in casa un prodotto che funziona, Raidue ha bisogno di rafforzarsi. Mi sembra che ci siano tutte le condizioni per una scelta coraggiosa». Sempre Raidue in seconda serata fisserà un appuntamento col cinema italiano ed europeo di qualità. Tanta offerta Sky va in questa direzione con successo (per esempio il canale «Cult») e quindi la Rai intende puntare su quel pubblico, sfruttando anche il lavoro compiuto da Rai Cinema sotto la direzione di Giancarlo Leone.
    Paolo Conti



    MICHELA
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    (Rosy)
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    Amico Super Master
    00 17/11/2006 15:44
    Qualcuno deve pur cominciare e credo che sia dovere della TV di Stato non perseverare in questa spirale perversa di allungamento programmi. Spero che diventi un esempio da seguire anche dalle altre televisioni.
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    Sibi83
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    Post: 272
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    Amico Super Junior
    00 17/11/2006 15:57
    Speriamo e che valga anche per i canali mediaset!

    Non è possibile che una fiction o un film inizi alle 21.40 su canale5 e pochi minuti prima su rai1 quando c'è striscia e affari e tuoi. che si diano una regolata!
    Sul sito di sorrisi ogni giorno ci sono lettere di protesta, non se se avete mai letto, segno che nessuno ce la fa più a sopportare questi giochetti.
    Ormai l'unica cosa che guardo per intero è distretto che martedì finisce anche. Codice rosso non l'ho guardato tutto e così ho fatto con altre fiction.
    e spero che per l'inizio di nati ieri, ris3, cc6, il giudice mastrangelo 2 che sono previsti per il prossimo anno quelli di striscia si moderino nella lunghezza del loro programma.
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    ELIPIOVEX
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    Amico Special
    00 17/11/2006 16:24
    Se tutti gli altri iniziano alle 21 è probabile che calino gli ascolti per striscia dopo tale ora e comincino seriamente a ridimensionarla. Come andava bene prima non bastava?



    MICHELA
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    (Rosy)
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    Amico Super Master
    00 19/11/2006 21:57
    Visto che il nuovo autoregolamento comincia dall'undici di dicembre, la rai anche stasera non si smentisce, per la fiction "Capri" hanno appena fatto il riassunto delle puntate precedenti e sono quasi le dieci. [SM=x988254] [SM=x988218]
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    ELIPIOVEX
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    Amministratrice
    Amico Special
    00 19/11/2006 21:58
    C'era Fiorello con Viva radio 2... pensavo fosse quello il programma di prima serata...



    MICHELA
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