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Il mattino non ha l'oro in bocca
Delusione Pellegrini: quinta
Quarta la 4x100 maschile

Nei 400 stile libero Federica fallisce l'appuntamento con la medaglia disputando una gara sotto tono. Oro e bronzo alla Gran Bretagna con Adlington e Jackson, argento alla statunitense Hoff. In staffetta gli Stati Uniti centrano il primato del mondo: azzurri quarti polverizzando il record italiano

PECHINO (Cina), 11 agosto 2008 - Una sensazionale finale ha acceso la vasca. La 4x100 stile libero ha regalato straordinarie emozioni. L’australiano Eamon Sullivan, in prima frazione, ha battuto il record del mondo dei 100, volando in 47"24. Phelps, con un terrificante 47"51, ha lanciato bene gli Stati Uniti, applauditi in tribuna anche dal presidente George Bush. Ma poi è venuta avanti la Francia e Bernard ha avuto l’occasione di una vittoria storica. Forse choccato dal fatto che Sullivan gli aveva strappato il primato, è stato trafitto all’ultima bracciata dal ritorno dello statunitense Lezak, autore della più veloce anchor-leg della storia: 3’08"24 per gli americani, nuovo primato del mondo, 3’08"32 per i magnifici francesi. Il guizzo di Lezak è importante anche perché il sogno di Michael Phelps di vincere 8 medaglie d’oro resta vivo e, solo adesso, appare realmente possibile.
AZZURRI SUPER - Gli azzurri si sono superati, nuotando al di sotto del vecchio vecchio record del mondo (3’12"23) e sono finiti quarti, polverizzando il record italiano con 3’11"48. Ecco i tempi di questa prodezza: Calvi 48"49, Galenda 47"49, Belotti 48"23, Magnini 47"27. Gli americani invece hanno nuotato così: Phelps 47"51, Weber-Gale 47"02, il nero Cullen Jones 47"65, un favoloso, incredibile Jason Lezak 46"06.
DELUSIONE PELLEGRINI - La più solida chance di medaglia è evaporata. Si è ripetuta Atene. Federica Pellegrini è stata di nuovo battuta in una finale olimpica che avrebbe potuto vincere. Quattro anni fa era stata infilata dalla romena Potec sui 200, qui, nei 400 stile libero, la gara di cui è primatista del mondo, è crollata nella finale, pagando a caro prezzo la follia delle batterie, dove in avvio troppo veloce aveva bruciato preziose energie. In finale è partita più lenta, ma poi ha avuto la forza per cambiare. E’ finita quinta in 4’04"56, in una gara da cui esce con il miglior tempo, 4’02"19, ottenuto però quando non contava, in batteria. La finale è stata condotta in avvio da Laure Manaudou, che poi si è spenta. Quando Katie Hoff ha preso la testa Federica Pellegrini non è riuscita a seguirla. E’ rimasta sul podio fino ai 300, ma poi ha ceduto, mentre le due britanniche sono passate e Rebecca Adlington è andata a conquistare una vittoria clamorosa con un tempo modesto, 4’03"22.
KITAJIMA RECORD - Il giapponese Kosuke Kitajima, dominatore della rana ad Atene, si è confermato e i cinesi lo hanno applaudito, dimenticando la guerra di conquista che ferì il paese. Con una gara favolosa ha battuto il record dei 100, togliendolo al suo storico rivale, lo statunitense Brendan Hansen. Ha vinto l’oro nuotando in 58"91. Ha seguito il norvegese Oen, che è passato primo in 27"85, davanti a Hansen, 27"97. Kitajima ha virato in 28"03. Poi ha folgorato tutti dopo la virata ed è riuscito a tenere il vantaggio fino alla fine. Il suo storico rivale Hansen è rimasto giù dal podio, quarto in 59"57. Kirsty Coventry dello Zimbabwe ha battuto il record del mondo nelle semifinali dei 100 dorso. Ha nuotaTo in 58"77, migliorando il precedente primato della statunitense Natalie Coughlin, che lo aveva stabilito ai trials di Omaha il 1 luglio scorso. La Coventry è passata a metà gara in 28"86, in ritardo rispetto ai ritmi del vecchio record (28"45), ma poi si è scatenata nella seconda vasca. La Coughlin, secondo tempo con 59"43, si era imposta nella prima semifinale.
SEMIFINALI INDIGESTE - Non c’è stato nulla da fare per Emiliano Brembilla nelle semifinali dei 200 stile libero: con 1’47"70 è rimasto fuori dalla finale con l’undicesimo tempo. Un’eliminazione amara, visto che l’ottavo, il britannico Robbie Renwick, ha nuotato in 1’47"07, lo stesso tempo che Emiliano aveva ottenuto in batteria. Il più veloce è stato lo statunitense Vanderkaay che ha segnato 1’45"76. Michael Phelps ha, invece, fatto il bagno, risparmiando le forze per la staffetta, ma si è qualificato col quarto tempo, 1’46"28. Nemmeno Mirco Di Tora ha superato le semifinali, nuotando i 100 dorso in 54"92. In questa gara l’australiano Hayden Stoeckel, 52"97, e lo statunitense Matt Grevers, 52"99, hanno mancato per un pugno di centesimi il primato del mondo (52"89), mentre il russo Arkady Vyatchanin ha stabilito il nuovo record d’Europa con 53"06. Lisbeth Trickett è riuscita ad ottenere il primo oro olimpico individuale, vincendo i 100 farfalla in 56"73, davanti alla statunitense Christine Magnuson, 57"10, e alla connazionale Jessicah Schipper, 57"25, vincitrice dei 200. La cinese Zhou Yafei, 57"84, è rimasta ai piedi del podio, quarta.
dal nostro inviato
Claudio Gregori



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Quintavalle, storico oro
Prima italiana nel judo

La livornese vince nei 57 kg: è la prima azzurra a vincere sul tatami olimpico

PECHINO (Cina), 11 agosto 2008 - Giulia Quintavalle è nella storia. Sul tatami di Pechino conquista a sorpresa il primo oro dell'Italia nel judo femminile. Quella 25enne di Livorno, che ha vinto per yuko la finale contro l'olandese Gravenstijn, è una vera impresa.
ESORDIO SORPRENDENTE - Per l'azzurra quella di Pechino è la prima volta in una competizione a cinque cerchi. L'inizio sembrava proibitivo contro la tedesca Yvonne Boenisch, campionessa olimpica uscente e tra le favorite anche a Pechino, invece è arrivata la vittoria. La Quintavalle ha ripetuto l'impresa anche al turno successivo, dove si è sbarazzata della mongola Erdenet-Od Khishigbat, terza ai mondiali 2005. Nei quarti l'azzurra si è trovata di fronte la francese Barbara Harel, quinta ad Atene e terza ai recenti Europei di Lisbona. Eppure la Quintavalle ha colto una vittoria agevole, che l'ha proiettata in semifinale.
IMPRESA - L'avversaria dell'azzurra nel match che porta alla finale è Maria Pekli, 36enne ungherese di nascita ma australiana di passaporto che fu bronzo a Sydney 2000. Il match nella prima metà è molto equilibrato, e a 2'30" dalla fine le due at. A 1'26" dalla fine la Quintavalle accusa un problema al gomito destro, ma dopo circa un minuto di interruzione riprende il match riuscendo a vincere il quarto match di fila. E' in finale contro l'olandese Deborah Gravenstijn, bronzo ad Atene 2004, che nell'altra semifinale si è sbarazzata della cinese Yan Xu.
FINALE - La Quintavalle comincia bene, ottenendo un koka (il punto con meno valore) in avvio di gara. L'azzurra controlla la gara, e a 1'51" dalla fine ottiene anche uno yuko (il punto col secondo minor valore). La livornese è decisa e porta per prima gli attacchi, l'olandese prova a difendersi senza troppo successo. La Quintavalle tiene duro negli ultimi 30 secondi e ottiene la medaglia del metallo più prezioso, nonostante il koka dell'olandese nel finale.
CARRIERA - Campionessa italiana nel 2004 e nel 2005, la livornese ha cominciato a cogliere risultati in campo internazionale a livello assoluto nel 2007, quando giunse quinta ai Mondiali di Rio de Janeiro, stessa posizione occupata agli Europei di Lisbona di quest'anno.
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L'arco è d'argento
Sud Corea troppo forte

Galiazzo, Di Buò e Nespoli si arrendono solo in finale ai maestri asiatici, vincitori per la terza volta consecutiva, ottenendo comunque la prima medaglia azzurra di giornata, la quinta in totale. Decisivo un errore di Nespoli all'ultima freccia. Di Buò: "L'avevo promesso, mi tocca continuare fino a Londra 2012"

PECHINO (Cina), 11 agosto 2008 - Una freccia nera, che lascia sbilenca la mano di Mauro Nespoli e s’infila nel sette. Fosse una partita di calcio sarebbe un gran gol. Ma nel tiro con l’arco, il sette equivale a una bocciatura. L’Italia è d’argento, anche se resta un pizzico di amaro in bocca per quell’oro sfumato alle ultime tre frecce, dopo la bella rimonta nelle voleè centrali che avevano permesso ai nostri tre arceri di risalire da -6 alla parità (199-199 dopo 21 frecce). Ma non è giusto recriminare, cercare colpevoli. Ci sono solo vincitori, i mostri coreani sono delle macchine, anche se un sassolino Ilario Di Buò, Marco Galiazzo e Nespoli erano riusciti a gettarlo nell’ingranaggio.
LA GARA - Una giornata iniziata a rilento, con un primo turno faticoso contro il Canada. Poi in scioltezza, mandando a casa Malaysia e Ucraina in semifinale. Mentre le strette di mano del clan azzurro celebravano la sicura medaglia olimpica, Cina e Sud Corea duellavano per il diritto di sfidare gli azzurri in finale. L’illusione che i padroni di casa potessero mettere a segno il colpaccio durava poco. Corea doveva essere e Corea è stata. Non nel senso - ancora - calcistico. Di Pak Doo Ik non ce n’erano oggi al Green Village di Pechino. L’argento brilla al collo dei tre italiani. Strameritato.
Nessuno punta il dito sull’ultimo arrivato, la matricola olimpica Nespoli. Il suo sette al primo tiro ("Ero emozionato") e quello all’ultimo ("Il contrario, forse un eccesso di euforia...") che incorona i coreani peserà forse stanotte, nel buio della loro cameretta ("Dormiamo insieme, nessuno russa per fortuna..." aggiunge Marco). Galiazzo, il veterano, scuote la testa in segno di assenso, e abbozza un sorriso alla "te l’avevo detto..." quando Nespoli dà ragione dei due "7". Ma finisce lì.
LONDRA, ARRIVO - Di Buò fugge subito all’antidoping dopo la grottesca conferenza stampa con traduzione in 4 lingue che frutta la bellezza di 4 risposte in 45’. Ma trova il tempo per dire: "L’avevo promesso al c.t.: se vincevamo la medaglia avrei continuato sino a Londra 2012". Ma Londra è lontana. In Cina c’è l’argento che brilla. Una finale che ha visto gli azzurri inseguire subito: 30 a 27 per i coreani dopo le prime tre frecce, con due "10" di Galiazzo e Di Buò e il sette di cui sopra di Nespoli. Il distacco toccava il -6 dopo due voleè (serie di sei frecce): 117-111. Pareva finita. Ma qui gli olimpionici si rilassavano e i nostri trovavano la concentrazione per infilare sette "10" e due "9"nelle successive 9 frecce, arrivando alla parità prima delle ultime tre frecce. Galiazzo centrava il "9", Di Buò il bersaglio grosso, ma Nespoli inciampava. Il totale faceva 225. La Corea non tremava: "9" per Im, "10" per Lee. A Park bastava un "8" per l’oro. Arrivava il "9". Beffardo. Il totale faceva 227, record olimpico. Ma che nulla toglie allo splendido argento azzurro.
dal nostro inviato
Massimo Oriani



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Vezzali splendido oro
Granbassi di bronzo

La jesina centra la terza vittoria consecutiva nel fioretto individuale: impresa mai riuscita nella storia. La Granbassi batte la Trillini per il bronzo

PECHINO, 11 agosto 2008 - Immensa Valentina Vezzali. A Pechino centra il terzo oro consecutivo nel fioretto individuale, battendo 6-5 nell'atto conclusivo la sudcoreana Hyunhee. E' una vittoria di classe e orgoglio, visto che nel finale la jesina, per la quarta volta di fila sul podio individuale (ad Atlanta '96 fu argento), era andata addirittura in svantaggio. Nella stessa gara Margherita Granbassi centra il bronzo. Nel match per il terzo posto ha battuto Giovanna Trillini, per la prima volta fuori dal podio individuale su cui saliva da Barcellona '92. Per la scherma italiana queste due medaglie portano a 112 (45 d'oro, 39 d'argento e 28 di bronzo) i podi italiani nella scherma olimpica.
FINALE - La Vezzali parte subito in quarta, costringendo la coreana a bordo pedana dove piazza la prima stoccata del match, doppiata poco dopo grazie alla moviola. L'azzurra ha problemi con il nastro che tiene attaccato il guanto, e per questo il match viene interrotto a 1' dalla fine della prima manche. La jesina riprende da dove aveva lasciato, chiudendo 3-0 i 3' inaugurali. La Hyunhee piazza la sua prima stoccata 2'38" dentro la seconda manche, riuscendo poi a pareggiare sul 3 pari. La Vezzali si riprende e tocca per il 4-3, punteggio con cui si chiude la seconda manche. Gli ultimi tre minuti sono all'insegna dell'attesa: l'azzurra prova a gestire, ma a 59" dalla fine deve incassare la stoccata della coreana che vale il 4-4. La Vezzali riparte all'assalto, ma incassa la stoccata della Hyunhee che vale il primo vantaggio per la coreana con 41" rimanenti sul cronometro. L'azzurra di classe riacciuffa il 5-5 a 29" dalla fine, poi a 4" dalla fine piazza la stoccata del 6-5. E' il capolavoro che vale la terza medaglia di fila e le lacrime: "Era tutto così lontano - dice commossa la Vezzali -. Faccio scherma per passione, se sono qui è grazie ai sacrifici e alla mia famiglia. Grazie allo staff tecnico. Ma questa è una vittoria di squadra, con me c'è chi mi ha aiutato. Questa vittoria è per mio figlio Pietro".
BRONZO - Nel match che assegna il posto sul gradino più basso del podio la prima stoccata è della Granbassi, che chiude la prima manche avanti 5-3 senza aver mai concesso nemmeno la parità all'avversaria. La Trillini pareggia in avvio dei secondi 3', ma la triestina rimette subito margine portandosi sul 12-7 al termine della seconda manche. La Trillini, 38 anni, non molla mai, e riesce a riportarsi a -2, prima sull'11-13 e poi sul 12-14 a pochi secondi dalla fine. Il finale è intenso, e il pubblico gradisce. Poi la Granbassi piazza la stoccata decisiva e chiude 15-12 centrando il bronzo.
DERBY - Nella sfida tutta azzurra di semifinale inizio abbastanza equilibrato, poi Valentina Vezzali prende il largo e chiude la prima manche avanti 3-0, piazzando il colpo del 4-0 in avvio di secondo periodo. La sfida è all'insegna del nervosismo, con molte stoccate contestate per le quali bisogna far ricorso alla moviola. La terza manche inizia con la Vezzali, reduce da due ori consecutivi nella prova individuale, avanti di quattro stoccate: la jesina piazza un colpo d'anticipo in avvio, mettendo una seria ipoteca sulla finale. A 2'13" dalla fine Margherita Granbassi piazza la prima stoccata della sua semifinale, ma è sempre sotto 5-1. Il copione del primo derby azzurro di giornata non cambia: in finale ci va la Vezzali, che chiude 12-3.
TRILLINI - La jesina sognava l'ennesima finale, ma si è dovuta arrendere alla sudcoreana Hyunhee Nam, che vola in finale col punteggio di 15-10. La Trillini, che alle Olimpiadi ha vinto 4 ori nel fioretto tra individuale e squadra, contesta alcune decisioni arbitrali che, a suo giudizio, avrebbero favorito l'avversaria. "Con questi arbitri non c'è niente da fare - è lo sfogo dell'azzurra subito dopo la sconfitta -. Forse non vogliono tre italiane sul podio. Sentivo di potermela giocare, ma con un arbitro così, non si poteva fare. C'è tanta rabbia dovevano essere le olimpiadi dello sport, ma qui hanno dimostrato che non è così". Anche il presidente della federscherma italiana Giorgio Scarso ha contestato l'arbitro cinese Lu: "E' stato totalmente incompetente"
IL CAMMINO DELLE AZZURRE - Nei quarti, la Trillini si è sbarazzata 15-8 della tedesca Waechter, la Granbassi 12-7 della russa Lamonova e la Vezzali 15-3 dell'ungherese Knapek. Negli ottavi, Giovanna Trillini aveva sconfitto 15-3 la russa Shanaeva, Margherita Granbassi la russa Nikichina 11-4 e Valentina Vezzali la cinese Zhang per 10-7. Nei sedicesimi, Trillini 15-7 alla cubana Company, Granbassi 11-6 all'olandese Angad-Gaur, Vezzali 15-3 alla polacca Mroczkiewicz.

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Italvolley rosa ok
Debutta Tai Aguero

Le azzurre di Barbolini passeggiano contro il Kazakhistan, battuto 3-0. Alla fine del secondo parziale entra in campo la schiacciatrice ex cubana, autrice dell'ultimo punto. Mercoledì sfida con l'Algeria

PECHINO (Cina), 11 agosto 2008 - Seconda vittoria delle azzurre di Massimo Barbolini nel torneo olimpico: dopo la Russia anche il Kazakhistan si inchina alla nazionale campione d’Europa che non soffre praticamente mai contro una squadra che "vive" in Asia, ma che ha un’impostazione "sovietica".
DEBUTTA AGUERO - Nel giorno del secondo successo azzurro ha fatto il suo esordio nel torneo olimpico (il primo con la maglia azzurra) Tai Aguero, protagonista suo malgrado di uno dei casi mediatici di questa settimana pechinese. La schiacciatrice che ha vinto due ori olimpici con Cuba è entrata al posto di Serena Ortolani alla fine del secondo parziale e poi ha giocato il terzo, quando il c.t. azzurro ha cambiato formazione. Fuori Nadia Centoni (protagonista fino a quel momento) e spostamento di Ortolani in diagonale alla palleggiatrice (ruolo che viene definito opposto nella pallavolo). Con Tai utilizzata come martello ricevitore: vale a dire la squadra che Barbolini aveva immaginato alla vigilia dei Giochi, dopo il forfait di Antonella Del Core (che arriva qui sabato per stare vicino alle ragazze). Difficile comunque da valutare le condizioni di Aguero che negli ultimi giorni si è sottoposta a un doppio viaggio intercontinentale (per cercare di salutare per l’ultima volta la mamma a Cuba) e si è potuta allenare pochissimo. L'ex cubana ha comunque messo la firma sul match siglando l'ultimo punto.
SCIOLTEZZA - Con o senza Tai, comunque, l’Italia non ha sofferto quasi mai, solo all’inizio del secondo parziale le kazake sono state in vantaggio 5-1. Troppo poco per pensare di legittimare il successo anche di un solo parziale. L’Italia resta, quindi, a punteggio pieno e fra due giorni affronta l’Algeria, ultimo avversario "facile" prima degli ultimi terribili appuntamenti: contro la Serbia e contro il Brasile, i due match che decideranno la fisionomia definitiva della classifica in questo girone.
dal nostro inviato
Gianluca Pasini



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D'Aniello cecchino d'argento
"Più forte della pressione"

L'azzurro conquista il 2° posto nel double trap dietro all'americano Eller e davanti a Hu: è la nona medaglia azzurra: "A un certo punto avevo il fiato del cinese sul collo, ma ho risposto alla grande"

PECHINO (Cina), 12 agosto 2008 - Francesco D'Aniello conquista il secondo argento olimpico del tiro a volo: dopo Pellielo nel trap, il 39enne di Nettuno sale sul secondo gradino del podio ai Giochi nel double trap, dietro il dominatore della gara, l’americano Walton Eller. Malgrado i timori di tutti, l’esordiente azzurro brilla in una finale di prestigio: il più anziano (44 anni) è l’australiano Russell Mark, oro olimpico ad Atlanta e argento a Sydney (sbagliando gli ultimi 2 piattelli e precedendo sul podio l’attuale c.t. azzurro del trap, Albano Pera); il più giovane è lo statunitense Walton Eller (26 anni); con l’oro dell’ultima Olimpiade, ad Atene 2004, l’inglese Richard Faulds (31 anni) e con lui, l'esordiente ai Giochi, il 39enne Francesco Daniello, talento tardivo, ma campione del mondo 2007.
L'IMPRESA - Ma il tiratore italiano, promosso dal c.t. Mirko Cenci, fa una gara alla pari di gente tanto più accreditata. Malgrado il tifo acceso della gente di casa per Hu Binyuan, malgrado la delusione del clan italiano, ancora tradita, per i terzi Giochi consecutivi, da Daniele Di Spigno: ottimo tiratore che però, vuoi per motivi psicologici, vuoi tecnici (stavolta non riusciva più a colpire il secondo piattello), manca per un doppietto la qualificazione alla finale. Salito sulla massima ribalta da appena 8 anni, D'Aniello fa temere il peggio quando sbaglia già il secondo doppietto, forse influenzato dal doppio zero iniziale del’apripista, Eller, l’americano di Houston, un lungagnone di 1.91, capace in mattinata di fissare a 145 il nuovo limite olimpico (precedente 144), dopo il secondo posto nella tappa di coppa del mondo di quest’anno su questo stesso poligono, e auto-promuovendosi in finale con una dote di 4 doppietti sull’italiano. Ma la condotta dell’azzuro che non t’aspetti, anche se è campione del mondo uscente, è davvero ottima. Soprattutto perché, come vuole questa disciplina giovane, sbaglia ancora, ma solo altre tre volte, mantenendo una velocità do crociera, alle spalle dell’americano. Prima insieme al cinese, poi staccandolo con gli ultimi 9 doppietti centrati di fila. E garantendosi l’argento alla penultima coppiola. E poi urlando in diretta tv al figlio: "Michele, quando torno oltre alla ruspa grande che t’ho promesso, ti porto anche una argento olimpico". Per Eller è la rivincita sui Giochi di Atlanta, appena 17°, ma soprattutto su quelli del 2000, a Sydney, quando, appena 18enne e più giovane della spedizione, finì k.o. per un panino al prosciutto.
LA CURIOSITA' - D'Aniello, di Nettuno, ex giocatore di baseball, è nelle Fiamme oro non per meriti sportivi. Era già in polizia, faceva servizio nelle volanti, a Torino e poi a Roma. Ha cominciato a sparare solo sei-sette anni fa nei campionati della polizia, l'hanno notato, ed è entrato nel gruppo sportivo da pochi anni.
CHE GIOIA - "Ho lavorato tanto - ha detto D'Aniello a gara appena conclusa - per questa medaglia e sono davvero felice. Battere Eller oggi era quasi impossibile, ma sono stato davvero bravo a resistere alla pressione del cinese, che è stato anche aiutato dai giudici. A un certo punto avevo il suo fiato sul collo, ma nelle ultime serie sono stato quasi perfetto".
Classifica finale: 1. Eller (Usa) 190 ( qualificazioni 145); 2. Daniello (Ita) 187 (141); 3. Hu (Cina) 184 (138); 4. Holguin (Usa) 182 (140); 5. Mark (Aus) 181 (136 dopo spareggio); 6. Faulds (Gbr) 180 (137)
dal nostro inviato
Vincenzo Martucci




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LA QUARTA GIORNATA
Medagliere: la Cina vola Usa secondi, Italia quinta

Nella quarta giornata di gare altri 4 ori per i padroni di casa che arrivano a quota 13; gli Stati Uniti superano la Corea e sono a 7. L'Italia alle spalle di Corea del Sud e Germania con 3 ori, 4 argenti e 2 bronzi Il podio del double trap: da sin. Francesco D'Aniello, Walton Eller e Hu Binyuan. Ansa Il podio del double trap: da sin. Francesco D'Aniello, Walton Eller e Hu Binyuan. Ansa PECHINO, 12 agosto 2008 - Ecco il dettaglio di quanto è accaduto nella quarta giornata della XXIX Olimpiade. Al termine della quarta giornata la Cina allunga in testa al medagliere con 13 ori contro i 7 degli Stati Uniti e i 5 della Corea del Sud. L'Italia è quinta, scavalcata dalla Germania,con 3 ori, 4 argenti e 2 bronzi.

NUOTO UOMINI, finali
- Nei 200 sl maschile tutto secondo copione, con Michael Phelps che centra il terzo oro a Pechino e firma il record del mondo davanti al coreano Park(1'44"85) e all'altro statunistenseVanderkaay. (1'45"14). Ma è la giornata dei record americani: Aaron Peirsol firma il nuovo record del mondo nei 100 dorso con 52"54 davanti al connazionale Matt Grevers (53"11) e al russo Arkady Vyatchanin(53"18). Qui ulteriori approfondimenti.

NUOTO DONNE, finali
- Altro oro americano nei 100 dorso con Natalie Coughlin (58"96) che precede l'atleta dello Zimbabwe Kirsty Coventry(che ieri in semifinale aveva stabilito il nuovo record del mondo e ha chiuso in 59"19) e un'altra americana, Margaret Hoelzer(59"34). Solo settima una deludente Laure Manaudou, che sembra l'ombra della fuoriclasse di pochi mesi fa e alla fine si abbandona alle lacrime. Gioia australiana nei 100 rana, con Leisel Jones che chiude con il tempo di 1'05"17, precedendo l'americana Rebecca Soni (1'06"73) e l'austriaca Mirna Jukiccon il tempo di 1'07"34. Qui ulteriori approfondimenti

NUOTO DONNE, qualificazioni
- Buona prova di Federica Pellegrini, che centra senza troppi patemi la finale nei 200 sl. La veneta scenderà in acqua a caccia dell'oro domani alle 4.14 italiane. Paola Cavallino è stata eliminata nelle batterie dei 200 farfalla: per lei 2'10"46, ventunesimo tempo assoluto.

NUOTO UOMINI, qualificazioni
- Filippo Magnini chiude in 48"30 la sua batteria dei 100 stile libero e con il decimo tempo assoluto accede alle semifinali. Christian Galenda chiude in 48"55 e con il 16° tempo sarebbe dovuto andare allo spareggio contro lo svizzero Meichtry ma poi ha passato il turno grazie alla rinuncia de serbo Cavic. Impressiona Paolo Bossini, che vince la batteria dei 200 rana in 2'08"98, record europeo e olimpico. Il primato dura però pochi minuti: l'ungherese Manuel Gyura, due batterie dopo, lo porta a 2'08"68; al secondo posto si piazza un ottimo Loris Facci, 2'09"12, un tempo che gli sarebbe valso il primato europeo se avesse gareggiato prima di Bossini. Le semifinali dei 200 rana sono in programma domani alle 4.50. Splendida anche la prova della 4x200 sl azzurra: Brembilla, Belotti, Cassio e Rosolino vincono la batteria in 7'07"84, record italiano ed europeo; finale domani alle 5.19.

SCHERMA UOMINI, sciabola - Montano esce di scena negli ottavi di finale contro lo spagnolo Pina. Aldo esce all'ultima stoccata (15-14). Nel primo turno aveva travolto il canadese Beaudry 15-4. Eliminato invece Diego Occhiuzzi (15-9 ancora dallo spagnolo Pina). Nei quarti esce anche Gigi Tarantino, che al 2° turno ha superato il francese Boris Sanson (15-7) prima di cedere al cinese Man Zhong, poi vincitore della medaglia d'oro. argento al francese Nicolas Lopeze bronzo al romeno Mihai Covaliu.

PALLAVOLO UOMINI - Italia sconfitta dagli Usa. Gli americani si sono imposti con i parziali di 24-26, 25-22, 25-15, 25-21. L'Italia tornerà in campo giovedì per affrontare il Venezuela. Qui ulteriori approfondimenti.

PALLANUOTO UOMINI- L'Italia lotta a fino alla fine contro gli Stati Uniti ma viene sconfitta per 12-11.

TENNIS UOMINI -
Andreas Seppi è stato battuto al secondo turno in due set dal ceco Tomas Berdych, testa di serie numero 17, per 6-4 7-6 (7-4). Cade Massu, campione uscente, con l'argentino Nalbandian.

TENNIS DONNE
- Francesca Schiavoneha battuto la polacca Agnieszka Radwanska, testa di serie numero 8, nel secondo turno: 6-3 7-6 (8-6) il punteggio a favore della milanese. Negli ottavi affronterà la russa Vera Zvonareva. Avanti anche Venus Williams e Safina. Bene anche nel primo turno del doppio la Schiavone che in coppia conm Flavia Pennetta ha eliminato 6-4 6-4 le australiane Molik/Dellacqua. Eliminate invece Roberta Vinci e Mara Santangelo che hanno ceduto 6-1 3-6 7-5 alle russe Safina/Kutznetsova.

 TIRO A VOLO, qualificazioni - Medaglia d'argento per Francesco D'Aniello nel double trap. Campione del mondo ed esordiente ai Giochi, l'azzurro si è classificato secondo con 187 punti, alle spalle dello statunitense Walton Eller. Bronzo per il cinese Hu Binyuan. Qui ulteriori approfondimenti.

TIRO A SEGNO
, qualificazioni - Già eliminati i nostri rappresentanti nella pistola: Francesco Brunocede alla distanza, mentre un Virgilio Fait irriconoscibile manca l'accesso alla finale. Bruno chiude 19° con 554, Fait 28° con 551. E' stato il sudcoreano Jong Oh Jin a conquistare la medaglia d'oro con 660,4 punti. Argento al nordcoreano Jong Su Kim (660,2), bronzo al cinese Zongliang Tan (659,5).

TIRO CON L'ARCO DONNE
- Eliminata la nostra Natalia Valeeva, che dopo aver battuto la kazaka Bannova 107-105, ha perso con la coreana Joo Hyun-Jung 110-108. Fuori anche laLionetti, eliminata al primo turno dalla francese Schuh 112-107 ed Elena Tonetta eliminata dalla colombiana Rendon: 106-106, 10-9 allo shoot-off.

SOLLEVAMENTO PESI UOMINI - Giorgio De Luca è fuori dal torneo della categoria 69 kg. Nelle qualificazioni il ventiquattrenne siciliano, dopo aver alzato 131 kg nello strappo, ha fallito i 160 kg nello slancio. Oro al cinese Liao Hui, argento al francese Vencelas Dabaya-Tientcheu, bronzo all'armeno Tigran Martirosyan.

SOLLEVAMENTO PESI DONNE - Nella categoria 63 kg oro alla nord coreana Pak Hyon Suk con 241 kg, argento alla kazaka Irina Nekrassova con 240 kg e bronzo alla taiwanese Lu Ying-chi con 231 kg.

GINNASTICA UOMINI - La Cina ha conquistato l'oro nel concorso a squadre di ginnastica artistica col punteggio di 286,125. Argento al Giappone, bronzo agli Stati Uniti.

JUDO UOMINI - Dopo aver battuto il portoricano Brenes nel primo incontro della categoria 81 kg, Pino Maddaloni è stato sconfitto nel secondo match del tabellone principale dall'olandese Guillaume Elmont per ippon. L'azzurro era poi stato recuperato per la vittoria di Elmont con il montenegrino Mrvaljevic, ma la sua avventura si è conclusa contro il mongolo Damdinsuren. La medaglia d'oro è andata al tedesco Ole Bischog, l'argento al sud coreano Kim Jae Bim e i bronzi all'ucraino Roman Gontjuk e al brasiliano Camilo Tiago.

JUDO DONNE - Nella categoria 63 kg oro alla giapponese Ayumi Tanimoto, argento alla francese Lucie Decosse e bronzi all'olandese Elisabeth Wolleboordse e alla nordcoreana Won Ok-im.

CANOA UOMINI
- Alexander Grimm ha vinto la medaglia d'oro del K1 slalom, argento al francese Fabien Le Havre e bronzo al togolese Benjamin Boukpeti. Finale amara invece per Daniele Molmenti che ha saltato una porta e ha chiuso ultimo. Nella C1 slalom oro allo slovacco Michal Martikan, argento al britannico David Florence e bronzo all'australiano Robin Bell.
TUFFI DONNE
- Le cinesi Wang Xin e Chen Ruolin hanno conquistato l'oro nella piattaforma 10 metri sincro donne. Netto il successo, con 363,54 punti, di Wang e Chen, che sono state le migliori in tutti i cinque tuffi. Argento alle australiane Briony Cole e Melissa Wu con 335,16, bronzo alle messicane Paola Espinosa e Tatiana Ortiz con 330,06. Non c'erano italiane in gara.

BOXE - Vincenzo Picardi ha passato il primo turno nei pesi mosca (51 kg). L'atleta di Casoria ha sconfitto 10-3 ai punti Cassius Chiyanika, atleta dello Zambia, e sabato affronterà negli ottavi il dominicano Juan Carlos Payano.

BASKET
- Uomini, secondo turno: Lituania-Iran 99-67, Croazia-Russia 85-78, Grecia-Germania 87-64, Spagna-Cina 85-75 ot, Argentina-Australia 85-68. Qui ulteriori aggiornamenti. Stati Uniti-Angola 97-76.

LOTTA GRECO-ROMANA
- Va al russo Nazyr Mankiev la medaglia d'oro dei 55 kg grazie al successo in finale sull'azero Rovshan Bayramov. Bronzi per l'armeno Roman Amoyan e il sudocoreano Eun-Chul Park. Oro russo anche nei 60 kg con Islam Beka Albiev che in finale Albiev ha battuto l'azero Vitaliy Rahimov; bronzi al kazako Nurbakyt Tengizbayev e a Ruslan Tiumenbaev del Kyrgyzstan.

EQUITAZIONE - Finale amarissimo per l’Italia del completo, finita addirittura sesta dopo aver accarezzato, a metà della prova di salto a ostacoli, addirittura il bronzo. Oro alla Germania, argento all'Australia e bronzo alla Gran Bretagna. Nella finale individuale oro al tedesco Hinrich Romeike, argento alla statunitense Gina Miles e bronzo alla britannica Kristina Cook; Vittoria Panizzoni ha chiuso 16ª e Susanna Bordone 23ª.

BEACH VOLLEY
- Seconda sconfitta in altrettanti match per la coppia italiana Lione/Amore che ha ceduto ai russi Barsuk/Kolodinskiy 2-0 (21-17, 21-13). Gli azzurri torneranno in campo giovedì alle 9 ora italiana con gli austriaci Doppler/Gartmayr.

VELA
- L'argentino naturalizzato italiano Diego Romero è secondo dopo le prime due regate della classe Laser grazie a un sesto e un terzo posto. Nella classe Laser Radial Larissa Nezierov è 17ª dopo la seconda regata con un 17° e un 15° posto. Un nono posto nella terza regata e il successo nella quarta portano Alessandra Sensini in quarta posizione nella classe RS:X. Nella gara maschile Heidegger è 15° dopo quattro regate grazie a un ottavo e un quindicesimo posto oggi. Due settimi posti parziali riportano in quarta posizione Zandonà/Trani dopo quattro regate della classe 470. Nella prova femminile Micol/Conti risalgono in quinta posizione grazie al sesto posto nella terza regata e al terzo nella quarta.

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Pellegrini, oro e record!
a tua
Strepitosa Federica nei 200 stile libero: 1'54"82: battute la Isakovic (Slo) e la Peng (Chi)

PECHINO, 13 agosto 2008 - Federica Pellegrini ha spezzato il tabù. Ha vinto la prima medaglia d’oro della storia del nuoto femminile azzurro. Lo ha fatto con il record del mondo al termine di una gara straordinaria, risolta all’ultima bracciata. L’azzurra ha segnato 1’54"92, migliorando nettamente il primato che aveva ottenuto nelle semifinali, 1’55"45.
SPLENDIDA - La gara è stata bellissima. Federica Pellegrini era in corsia 3 con la slovena Sara Isakovic in corsia 4. E’ partita subito forte, mentre la rivale ha avuto un avvio tranquillo. Alla prima virata 27"27 per Federica, seconda, 27"95 per Sara, settima. Nella seconda vasca l’azzurra ha conquistato la testa, mentre, al suo fianco, Sara restava in attesa. A metà gara Federica era prima in 55"92, Sara quarta in 56"86: due metri vitali dividevano le due rivali. Ma nella terza vasca Sara è incominciata ad avanzare. Lenta, ma inesorabile. Davanti a lei Federica resisteva in modo stupendo. A tre quarti di gara virava prima e sola in 1’25"57 contro 1’26"03. Solo un metro ora separava le due rivali. L’ultima vasca era un’agonia. Un attacco al cuore. Eppure era di una bellezza strepitosa.
TRENTA CENTIMETRI - Sara Isakovic sferrava il suo attacco al centro della vasca. Il pubblico si esaltava perché anche la cinesina Pang, in rimonta, entrava nel vivo della lotta. Federica soffriva, ma non cedeva. Guardava la rivale che si avvicinava. La controllava in modo scientifico. Calibrava lo sforzo per l’ultima bracciata. Mentre Sara si avventava, Federica allungava la mano sinistra con perfetta scelta di tempo. E toccava prima, finalmente. Sara Isakovic era battuta per 15 centesimi di secondo. Trenta centimetri insomma. Le prime tre scendevano sotto il primato del mondo. E’ stata una gara fantastica. La più veloce e serrata della storia. L’ha vinta Federica Pellegrini in 1’54"82, seconda Sara Isakovic in 1’54"97, terza la cinese Pang in 1’55"05. La stella americana Katie Hoff, 1’55"78, è rimasta giù dal podio. Ecco le quattro vasche di Federica: 27"27, 28"65, 29"65, 29"25 (mentre Sara Isakovic ha chiuso in 28"94).
dal nostro inviato

Claudio Gregori




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Sanzo si prende il bronzo

Il fiorettista pisano, argento ad Atene 2004, vince la finalina per il 3° posto contro il cinese Zhu che in precedenza aveva rimontato e sconfitto il bresciano Cassarà. "L'ultima stoccata è quella che avrei dovuto fare in semifinale"

PECHINO, 13 agosto 2008 - Salvatore Sanzo vince il bronzo nel fioretto individuale. Batte il cinese Zhu, il killer di Andrea Cassarà nei quarti, all’ultima stoccata, dopo essere stato sotto 12-14. Toti è il primo ad ammettere che non sia la medaglia per la quale era venuto a Pechino, 4 anni dopo l’argento di Atene. Così viene più spontaneo recriminare sulla stoccata con cui ha perso la finale per mano del giapponese Ota, arrivato fin lì dopo aver eliminato il tre volte campione del mondo Joppich, che su quella che gli ha regalato la terza medaglia olimpica.
UNA TELEFONATA UTILE - Ma Sanzo, dopo la furia con la quale lascia la pedana dopo la semifinale persa, si ricompone: "C’è stata una stoccata dubbia, quella del 13 pari ma a 33 anni, dopo aver vinto tanto, sarei ridicolo se mi appellassi a una chiamata arbitrale per giustificare la mia sconfitta. Se a caldo l’ho fatto, mi scuso. L’ultima stoccata? L’ho tirata male, ho sbagliato". Meglio parlare di un bronzo conquistato comunque contro un atleta di valore: "Merito di mia moglie: dopo la semifinale ho passato 20’ terribili, parlare con lei mi ha aiutato a tornare in pedana con serenità".
LA CRONACA - Toti parte forte, 5-1, ma la gara torna subito in equilibrio. Subisce 5 stoccate in fila (9-12), si trova sotto 12-14 e lì esce il campione che avrebbe dovuto esplodere in semifinale: "Zhu è un avversario divertente, uno dei pochi con cui si può fare della vera scherma. Dopo l’inizio favorevole, ha recuperato grazie ai consigli del suo allenatore. Strano, io lo battevo sempre... Ha cambiato qualcosa, sono andato sotto ma ho vissuto questa finale sempre con grande tranquillità. In svantaggio 12-14 ho pensato solo "me ne mancano 3". E’ andata bene: l’ultima stoccata vincente è stata quella che avrei dovuto fare in semifinale. Peccato".
IL GRANDE ASSENTE - Il giallo Baldini (in semifinale è stato esposto un cartello Baldini is clean», Baldini è pulito tolto poi in finale) e il cambio in corsa con Cassarà non ha influito: "Siamo rimasti scioccati perché tutti crediamo nell’innocenza di Baldini, ma ci siamo allenati bene, tranquillamente, anche divertendoci". Il futuro? "Vediamo, ho 35 anni, una famiglia, due figli, ma anche una laurea e sto facendo un master. Vorrei fare il procuratore di atleti ma, adesso, anche se è arrivato solo un bronzo, la voglia di continuare è più forte di quella di smettere". L’oro che da 4 anni Sanzo sognava di riprendersi dopo l’occasione persa ad Atene è andato a Kleibrink, il primo tedesco a vincere nel fioretto, per 15-9 su Ota.
CIAO CASSARA' - Fuori nei quarti l’altro azzurro, Andrea Cassarà, eliminato 15-14 dal cinese Zhu Jun dopo essere stato in vantaggio 14-12. !E’ una delusione, ma il mio avversario è stato forte ma in vantaggio 14-12 non si può perdere, è solo colpa mia - è il commento di Cassarà -. E’ l’unico che non avrei voluto incontrare, in questa stagione mi aveva già battuto una volta. Ho avuto l’impressione che se avessi vinto questo assalto avrei vinto l’Olimpiade. Adesso penso a Londra, spero di vincere una medaglia con un altro italiano vicino a me (il riferimento è a Andrea Baldini, messo fuori dai Giochi dopo la positività a un diuretico, Cassarà ha preso il suo posto".
dal nostro inviato
Luca Chiabotti
[Modificato da (Rosy) 13/08/2008 16:04]



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LA QUINTA GIORNATA
Medagliere: dominio Cina
 L'Italia è ancora quinta

I padroni di casa allungano ulteriormente dopo cinque giornata di gare: 17 ori contro i 10 degli Stati Uniti, i 6 della Corea del Sud e della Germania. Gli azzurri sono a quota 4 ori, 4 argenti e 3 bronzi

PECHINO, 13 agosto 2008 - Ecco il dettaglio delle gare della quinta giornata della XXIX Olimpiade. Nel medagliere sempre più ampio il vataggio della Cina che ha 17 ori contro i 10 degli Stati Uniti, i 6 della Corea del Sud e della Germania. L'Italia resta quinta con 4 ori, 4 argenti e 3 bronzi. Sono 50 le nazioni finora salite sul podio.

JUDO UOMINI, 90 kg
- Roberto Meloni ha superato il primo turno battendo il lettone Jevgenijs Borodavko poi è stato battuto dal francese Yves-Matthieu Dafreville per Yuko. Ai ripescaggi ha superato il cubano Asley Gonzalez e poi ha ceduto per Ippon al brasiliano Eduardo Santos. Oro al georgiano Irakli Tsirekidze, argento all'algerino Amar Benikhlef, bronzi all'egiziano Hesham Mesbah e allo svizeero Sergei Aschwanden. 

JUDO DONNE, 70 kg
- Ylenia Scapin vince al primo turno con la belga Jacques, ma poi cede per Ippon alla cubana Anaysi Hernandez e va ai ripescaggi dove esce subito di scena, battura per Ippon dalla colombiana Yuri Alvear.Qui per ulteriori aggiornamenti. Oro alla giapponese Masae Ueno, argento alla cubana Anaysi Hernandez. Bronzo alla statunitense Ronda Rousey e all'olandese Edith Bosch.

CICLISMO - La statunitense Kristy Armstrong ha vinto la cronometro femminile davanti all'inglese Emma Pooley e alla svizzera Thurig. Quarta, a un secondo dal podio, la quasi cinquantenne fracese Jeannie Longo; dodicesima Tatiana Guderzo. Lo svizzero Fabian Cancellara ha vinto la medaglia d'oro nella prova gara maschile davanti allo svedese Gustav Larsson mentre il bronzo è andato allo statunitense Levi Leipheimer; 15° Vincenzo Nibali a 3'24" e 22° Marzio Bruseghin a 4'09".

NUOTO UOMINI, mattina
- Nella prima semifinale dei 100 stile libero il francese Alain Bernard con 47"20 firma il nuovo record del mondo, ma poi l'australiano Eamon Suillivan gli risponde con un 47"05. Nelle semifinali dei 200 rana maschili Facci (sesto in 2'09"75) e Bossini (settimo in 2'09"75) hanno conquistato la finale. Eliminati Filippo Magnini (nono in 48"12) e Christian Galenda (12° in 48"47). Nei 200 farfalla oro e record del mondo in 1'52"03 per lo statunitense Michael Phelps, argento e primato europeo in 1'52"70 per l'ungherese Laszlo Cseh e bronzo al giapponese Takeshi Matsuda. Quinto oro, e undicesimo in carriera, per Phelps che con Lochte, Berens e Vanderkaay conduce la staffetta 4x200 sl degli Usa al primato mondiale in 6'58"68; argento alla Russia, bronzo all'Australia e quarta l'Italia (Belotti, Brembilla, Rosolino, Magnini) a cui non basta il primato nazionale di 7'05"35 per salire sul podio. Batterie: fuori Lestingi nei 200 dorso (4° nella quarta batteria con 1'58"53) e Aversa (8° nella terza con 2'00"25).

NUOTO DONNE, mattina - Oro e record del mondo per Federica Pellegrini che vince i 200 sl in 1'54"82, migliorando di 63 centesimi il tempo ottenuto in semifinale; argento alla slovena Sara Isakovic e bronzo alla cinese Jiaying Pang. Qui per ulteriori aggiornamenti. Batterie: Simonetto fuori nei 100, 8a nella quarta batteria. I 200 misti, vanno all'australiana Stephanie Rice, che stabilsce il record mondiale 2'08"45, davanti a Kirsty Coventry dello Zimbabwe e alla statunitense Natalie Coughlin.

NUOTO UOMINI pomeriggio - Damiano Lestingi si è qualificato per le semifinali dei 200 dorso con il dodicesimo tempo complessivo in 1'58"53, primato personale. Fuori invece Mattia Aversa, ultimo con il tempo di 2'00»25 nella batteria dominata dall'americano Peirsol. Nuovo record italiano nei 200 misti uomini: a registrarlo, con il tempo di 1'58"80, è stato Alessio Boggiatto che si è qualificato per le semifinali.

NUOTO DONNE, pomeriggio - Maria Laura Simonetto è stata eliminata nelle batterie dei 100 sl donne: per lei 56"72 e 42° tempo complessivo. La Francia (Popchanka, Couderc, Muffat, Balmy) ha battuto il record europeo della 4x200 sl con 7'50"37; terzo tempo per l'Italia (Spagnolo, Zoccari, Carpanese e Pellegrini) che oltre a staccare il pass per la finale ha stabilito il primato nazionale con 7'53"38.

PALLAVOLO DONNE - Le ragazze di Barbolini hanno vinto in scioltezza contro l'Algeria per 3-0 (25-7. 25-20, 25-12) e si sono qualificate per i quarti.

TIRO A SEGNO DONNE
- Niente finale olimpica per l'azzurra Maura Genovesi nel tiro con la pistola da 25 metri: è stata eliminata al termine dei tiri di qualificazione chiudendo al 32° posto. Oro alla cinese Chen Ying, argento alla mongola Gundegmaa Otryad, bronzo alla tedesca Munkhbayar Dorjsuren.

SCHERMA UOMINI
- Medaglia di bronzo per Salvatore Sanzo nella gara individuale del fioretto grazie al successo 15-14 sul cinese Zhu nella finale per il terzo posto. L'oro è andato al tedesco Benjamin Kleibrink che ha superato in finale per 15-9 il giapponese Yuki Ota, giustiziere 15-14 di Sanzo in semifinale. In precedenza quarto di finale da brividi per Sanzo che aveva battuto 10-9 il francese Le Pechoux nel minuto supplementare, dopo che i primi tre assalti si erano chiusi sul 9-9. Negli ottavi Sanzo aveva sconfitto 15-3 il canadese McGuire. Eliminato invece Andrea Cassarà, che dopo aver sconfitto l'austriaco Schlosser per 15-8, nei quarti è stato eliminato dal cinese Zhu per 15-14 (era avanti per 14-12). 

SCHERMA DONNE
- Nella spada successo della tedesca Britta Heidemann che in finale ha superato la romena Ana Maria Branza 15-11. Bronzo all'ungherese Ildiko Mincza-Nebald.

GINNASTICA DONNE - La Cina si aggiudica il concorso a squadre femminile davantio agli Stati Uniti e alla Romania.

TUFFI - I cinesi Feng Wang e Kai Qin hanno conquistato la medaglia d'oro nel trampolino sincro 3 metri. Argento ai russi Dmitry Sautin e Yuriy Kunakov, bronzo agli ucraini Illya Kvasha e Oleksiy Prygorov.

CANOTTAGGIO - Niente da fare per Gabriella Bascelli che nella prima semifinale del singolo donne ha chiuso in quarta posizione. Per lei ci sarà solo la finale B. Giuseppe De Vita e Raffaello Leonardo non si sono qualificati per la finale del due senza maschile dopo avere chiuso la semifinale al quinto posto. l quattro senza maschile (C.Mornati, Sartori, N.Mornati, Carboncini) è arrivato ultimo nella seconda semifinale e disputerà la finale B.

PALLANUOTO donne - Il Setterosa pareggia 9-9 (0-2, 4-2, 2-2, 3-3) con gli Stati Uniti ed è certo del passaggio ai quarti di finale. Qui per ulteriori aggiornamenti.

TIRO CON L'ARCO uomini - Delusione azzurra con il britannico Alan Willis che nei trentaduesimi ha battuto 103-99 Mauro Nespoli e nei sedicesimi ha sconfitto 110-109 il campione uscente Marco Galiazzo che nei trentaduesimi aveva battuto 114-97 il danese Niels Dall. Si ferma ai sedicesimi anche Ilario Di Buò che prima ha battuto il ceco Martin Bulir 111-100 e poi è stato battuto al secondo shoot-off per 10-8 dallo statunitense Victor Wunderle (serie conclusa in parità 108-108).

SOLLEVAMENTO PESI donne - Nella categoria 69 kg oro alla cinese Chunhong Liu, argento alla russa Oxana Slivenko e bronzo alll'ucraina Natalya Davydova.

 SOLLEVAMENTO PESI uomini - Nella categoria 77 kg oro al coreano Sa Jae-hyuk, argento al cinese Li Hongli e bronzo all'armeno Gevorg Davtyan. BOXE - Clemente Russo si è qualificato per i quarti di finale dei pesi massimi grazie al successo 7-1 ai punti sul bielorusso Viktar Zuyeu. L'ucraino Usyk sarà il suo prossimo rivale domenica con in palio un posto sul podio. Qui per ulteriori aggiornamenti. Quarti anche per Roberto Cammarelle nei supermassimi grazie al successo 13-1 contro il croato Marko Tomasovic. Nel turno successivo, in programma il 18 agosto alle 15.30 ora italiana, affronterà il colombiano Oscar Rivas, che ha battuto 11-5 il bulgaro Pulev.

LOTTA GRECOROMANA
- Il francese Steeve Guenot ha vinto la medaglia d'oro nella categoria 66 kg; argento al kirghiso Kanetbek Begaliyev e bronzi all'ucraino Armen Vardanyan e al bielorusso Mikhail Siyamiyonau. Nei 74 kg oro al georgiano Manuchar Kvirkelia, argento al cinese Yongxiang Chang, bronzo al bulgaro Yavor Yanakiev e al francese Christophe Guenot.

CANOAUOMINI
- Semiinale raggiunta con l'ottavo tempo per Andrea Benetti ed Erik Masoero nel C2.

CANOA DONNE
- Maria Cristina Giai Pron si è qualificata alle semifinali nello slalom K1. Al termine delle due discese, l'azzurra ha ottenuto il nono tempo.

CALCIO - Italia-Camerun: 0-0.

TENNIS donne - Esce di scena anche l'ultima italiana in singolare: Francesca Schiavone ha perso negli ottavi per 7-6 (7-4) 6-4 con la russa Vera Zvonareva.

VELA - L'italo-argentino Diego Romero chiude quinto la terza regata e balza in testa alla classifica provvisoria della classe Laser. Nella Laser Radial 22ª nella terza regata Larissa Nevierov che ora è 21ª. I fratelli Sibello sono terzi dopo nove regate con 3°, un 8° e un 12° posto parziale. Nella classe 470 Zandonà e Trani sono quarto dopo sei regate con un 2° e un 21° posto oggi; in campo femminile dopo sei regate sono quinte Micol e Conti. Poggi è undicesimo nella classe Finn dopo il 9° posto della settima regata. Sempre quindicesime e ultime le ragazze della classe Yngling (Calligaris, Pignolo e Scognamillo) che hanno chiuso in 7ª la settima regata.
 
EQUITAZIONE
- Pierluigi Sangiorgi diciasettesimo dopo i primi 24 nel dressage individuale. Domani la prova di altri 23 concorrenti. Al secondo turno passano i primi 25.
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Cainero, il fucile è d'oro

Nello skeet Chiara vince allo spareggio il primo storico successo femminile nel tiro a volo

PECHINO, 14 agosto 2008 - Come quattro anni fa, con l’oro olimpico nello skeet di Andrea Benelli, anche quello di Chiara Cainero rimarrà indimenticabile: non solo in questo sport, perché il primo delle donne in questa disciplina e il primo della spedizione in Cina, ma anche nello sport italiano. Perché è stato un oro inzuppato di pioggia e di emozioni. Per un trionfo prima accarezzato, al via della finale dove la 30enne di Udine è arrivata col miglior risultato, 72 piattelli rotti su 75 (nuovo record olimpico), uno più della thailandese Sutiya Jiewcheloemmit, due sul temibile terzetto Kimberly Rhode, Christine Brinker e Ning Wei, e tre sulla svedese Nathalie Larsson. Poi quasi concretizzato, alla pedana numero 6, quando la regina dello skeet italiano era avanti di un piattello sulle inseguitrici. Quindi quasi sfumato dopo l’errore del singolo alla settima pedana.
FREDDEZZA - E infine strappato coi denti nello spareggio a tre proprio con le due avversarie più brave ed esperte: la statunitense di talento, Rhode, già oro olimpico nel double trap ad Atlanta ’96 e Atene 2004 e bronzo a Sydney 2000, e la specialista Brinker, campionessa dei mondiali e di coppa del Mondo 2007. Un trionfo che la biondina di Udine, ottava ad Atene 2004, abbonata al podio, come ricorda il primo tifoso, papà Eddi - 51 presenze in Nazionale, 31 medaglie (9 ori, 9 argenti, 13 bronzi) - non poteva mancare. Infatti è lei, sotto una pioggia sempre più pesante, a chiudere il doppietto nella pedana più dura, la quattro, e a far scatenare il suo clan: mamma Mariangela, papà, zio Enzo, il marito Filippo e moglie e figli di Andrea Benelli (che entra in gara domani). Tutti impazziti di felicità, e inarrestabili anche per i solerti cinesi del servizio d’ordine, malgrado la statunitense e la tedesca dovessero spareggiare per l’argento. In diretta al microfono Tv, Chiara ha detto: "Ora lo posso dire, ero venuta per l’oro, avevo rovinato un po’ tutto alla 6, ma una volta allo spareggio mi sono detta: "Adesso devi vincere". E ce l’ho fatta anche per questo stupendo sport del tiro a volo che merita attenzione ed affetto da parte di tutti. Non è stata una finale facile, ma negli ultimi giorni stavo sparando bene e avevo fiducia. Mi sono preparata bene a Singapore: qui il campo di gara era ancora più difficile. Dedico questo oro alla mia famiglia e a mio marito Filippo. E non finisce qui: ho solo 30 anni e voglio vincere ancora. La detassazione dei premi del Coni? Ben venga, magari. Spero intanto di poter dimezzare il mio mutuo. In ogni caso metà del mio premio la dividerò comunque con gli altri sette elementi della Nazionale".
CERVELLONE - La Cainero è laureata in relazioni pubbliche e lavorava a Milano fino al 2003, quando per la prospettiva di andare ad Atene ha mollato tutto. L'agenzia per cui lavorava le aveva appena prospettato di fare un importante master. E' sempre stata molto brava a scuola e ha cominciato a tirare perché il padre è appassionato. Faceva gare amatoriali e programmava le vacanze in funzione delle gare all'estero. Lei se ne stava lì a bordo pedana a leggere e a fare parole crociate, finché ha deciso di tirare. Ora ha convinto anche suo marito Filippo a tirare: a luglio ha vinto la sua prima gara amatoriale. Chiara prima delle finali ascolta sempre Ligabue: mai come stavolta il rocker di Correggio le ha dato la giusta ispirazione.
dal nostro inviato
Vincenzo Martucci



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Minguzzi, oro nella lotta
vent'anni dopo Maenza

Vent'anni dopo il trionfo di Pollicino Maenza, un altro azzurro d'oro nella greco-romana

PECHINO, 14 agosto 2008 - Avanti Italia, piccola o grande che sia. Non sarà l’oro della Pellegrini, ma la medaglia d’oro di Andrea Minguzzi nella lotta greco-romana, categoria 84 kg, è una di quelle che ti ricordi a lungo. Perché la lotta fa parte della schiera di sport di cui si parla solo ogni quattro anni, quando arrivano i Giochi estivi.
FINALE - La finale contro l’ungherese Zoltan Fodor (i due si conoscono bene visto che spesso i magiari vengono in Italia per dei collegiali) è stata equilibrata. In parità i primi due periodi. Poi l’ultimo, mozzafiato, con Minguzzi in vantaggio per 1-0 nella fase difensiva (l’azzurro parte a terra), prima del colpo della vittoria. Andrea riesce a guadagnare i 4 punti decisivi sollevando l’ungherese e facendolo ricadere di schiena. A quel punto mancano solo pochi secondi e Fodor non ha più tempo per rimediare. Andrea esulta, abbraccia l’allenatore, si fa lanciare un tricolore e fa il giro dell’arena sventolandolo, prima di chiudere con un salto mortale all’indietro. Il pomeriggio si era aperto con la sconfitta di un altro azzurro, Daigoro Timoncini, battuto ai ripescaggi dal kazako Asset Mambetov nei 96 kg.
CARRIERA - Era l’antipasto della finale che un’oretta più tardi avrebbe regalato un’altra medaglia all’Italia. Il poliziotto di Faenza, una delle 4 città italiane dove la lotta gode di notevole popolarità (le altre sono Bari, Torino e Rovereto) ha tenuto alta la tradizione di famiglia. E’ stato infatti papà Massimo (che ieri ha assistito alle gare dal Bar "I Pini" di Riolo assieme agli amici) a instradare Andrea, così come ha fatto con l’altra figlia, Valentina. Ma il maestro che ha portato in alto il medagliato di Pechino è poi stato una leggenda di questa disciplina, Pollicino Maenza, biolimpionico (Los Angeles ’84 e Seul ’88, oltre all’argento di Barcellona ’92, ultima medaglia della lotta italiana prima di oggi), altro faentino, che lo ha preso sotto la sua ala protettrice nel Club Atletico Cisa di Faenza. Il bell’Andrea, appassionato di libri e - da buon romagnolo - motori, eletto secondo azzurro più sexy dei Giochi dalle riviste Vanity Fair, Vogue e Glamour dietro ad Andrew Howe e davanti ad Antonio Rossi, si era qualificato per l’Olimpiade grazie al terzo posto agli Europei di Tampere (Finlandia). L’impresa della giornata l’ha messa a segno nei quarti di finale, eliminando il russo Aleksey Mishin, campione del mondo in carica e oro ad Atene 2004. Poi il successo sullo svedese Ara Abrahamian gli ha dato la certezza di una medaglia.
POLEMICA - Proprio lo svedese si è reso protagonista, durante la premiazione, di un clamoroso gesto di polemica: Abrahamian, battuto in semifinale da Minguzzi, è sceso dal podio e ha lasciato la medaglia a terra. Possibile motivo della protesta, una penalità che gli era stata inflitta dagli arbitri proprio nell'incontro con l'italiano. Abrahamian si era anche rifiutato di stringere la mano all'azzurro al termine del loro incontro. Minguzzi ha così commentato il gesto dello svedese: “L’ho sempre ammirato, mi dispiace che abbia rovinato un po’ quella che era la mia festa. Ovviamente era scontento per il punto contro che gli è stato dato per passività. Una decisione discutibile, d’accordo, ma che si poteva anche accettare con più sportività”.
FAN DI CAMILLERI - Chiusa la parentesi polemica, Andrea festeggia il suo oro: “Sono felice anche per i soldi. Più me ne danno e meglio è, tanto me li sputtano tutti… No, non scrivetelo, sto scherzando, dai… La passione per le auto? Non so chi l’abbia scritto sulla mia biografia. Non è vero. Ho una Ford Focus che varrà 3000 euro… E’ vero invece che mi piace leggere. Ultimamente sono sul commissario Montalbano di Camilleri”. Andrea dice di essere cresciuto “a pane e lotta”. Vincere l’oro è quindi un sogno che si è avverato: “Ancora faccio fatica a capire che ho vinto l’Olimpiade. Per me la lotta è sempre stata passione, non l’ho mai vissuta come un lavoro”. E analizza così la finale: “Solitamente sono un tattico, stavolta ho colto l’occasione giusta e ho piazzato il colpo vincente. Mi sono detto: “Mancano 30”, dai tutto che poi vai in vacanza”. E ce l’ho fatta”.
dal nostro inviato
Massimo Oriani




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LA SETTIMA GIORNATA
Sorprese Cainero e Minguzzi
Napolitano li ringrazia

Medaglie d'oro inaspettate nello skeet femminile del tiro a volo e negli 84 kg della lotto greco-romana. Il Presidente della Repubblica chiama Casa Italia e si congratula con loro e con la Pellegrini. L'Italia sale a sei vittorie: solo Cina, Stati Uniti e Germania ne hanno di più.

Dettaglio delle gare della sesta giornata della XXIX Olimpiade. Rinviate per il maltempo le gare di canottaggio e vela, sospesi i programmi di canoa, softball e tennis. Nel medagliere la Cina è già a 22 ori contro i 10 degli Stati Uniti mentre a quota 6 ci sono Corea del Sud (7 argenti), Italia (4 argenti) e Germania (2 argenti).
NUOTO UOMINI - Il francese Alain Bernard è oro nei 100 stile libero con il tempo di 47"21 . Argento all'australiano Eamon Sullivan in 47"32, bronzo a pari merito allo statunitense Jason Lezak e al brasiliano Cesar Cielo Filho in 47"67. Nei 200 rana vince il favorito giapponese Kosuke Kitajima, che chiude in 2'07"64. Argento all'australiano Brenton Rickard, bronzo al francese Hugues Duboscq; Loris Facci è settimo in 2'10"57 e Paolo Bossini ottavo in 2'11"48. Nelle semifinali dei 200 dorso Damiano Lestingi non si è qualificato per la finale, ma ha migliorato il suo primato personale chiudendo undicesimo in 1'58"25. Stessa sorte per Alessio Boggiatto, fuori nella semifinale dei 200 misti. Nelle batterie dei 50 stile libero, eliminato Alessandro Calvi con 22"50 pari al 30° tempo. Matteo Nalesso non è sceso in acqua nella batteria dei 100 farfalla: il costume scelto, di due taglie inferiori rispetto alla sua per favorire lo scivolamento in acqua, si è rotto poco prima di partire, costringendo l'azzurro al ritiro. Il serbo Milorad Cavic precede Michael Phelps nella batteria dei 100 farfalla e con 50"76 realizza il primato europeo..
NUOTO DONNE - L' Australia (Rice, Barratt, Palmer, MacKenzie) ha vinto la medaglia d'oro nella staffetta 4X200 sl, stabilendo il record del mondo in 7'44"31. Argento alla Cina, bronzo alle statunitensi. L'Italia (Spagnolo, Filippi, Zoccari, Pellegrini) ha chiuso al quarto posto con 7'49"76, che migliora il primato italiano ed è nuovo record europeo. Strepitosa doppietta cinese nei 200 farfalla: Liu Zige vince col nuovo record del mondo (2'04"18), davanti a Jiao Liuyang (2'04"72) e all'australiana Jessicah Schipper con il tempo (2'06"26). Nelle semifinali dei 200 rana donne record europeo per l'austriaca Mirna Jukic in 2'23"79. Primato continentale anche per la britannica Rebecca Adlington che ha chiuso gli 800 sl in 8'18"06; tutto facile per Alessia Filippi che con 8'21"95 stacca il biglietto per la finale con il quarto tempo.

PALLAVOLO UOMINI - L'Italia ha battuto il Venezuela 3-0 (25-20, 25-20, 25-21) in un incontro valido per il terzo turno gruppo A.
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LOTTA GRECO-ROMANA UOMINI - Medaglia d'oro per il 26enne Andrea Minguzzi nella categoria 84 kg. Il poliziotto di Castel San Pietro ha battuto all'esordio il francese Melonin Noumonvi per 3-1 e poi si è superato nei quarti dove ha sconfitto 2-1 Aleksey Mishin, campione uscente. In semifinale ha superato 3-1 lo svedese Ara Abrahamian, che ha vivacemente protestato per l'arbitraggio, e in finale ha prevalso sull'ungherese Zoltan Fodor; l'altro bronzo è andato al turco Nazmi Avluca. Daigoro Timoncini ha superato il turno di qualificazione categoria 96 kg battendo il giapponese Kenzo Kato per 3-0 in due riprese, poi negli ottavi si è arreso 3-0 al russo Khushtov; nei ripescaggi ha subito perso (3-1) con il kazako Asset Mambetov. Aslanbek Khushtov ha poi vinto l'oro, argento a al tedesco Mirko Englich e bronzi allo statunitense Adam Wheeler e al kazako Asset Mambetov. Nella categoria 120 kg arriva il primo oro cubano grazie a Mijain Lopez; argento al russo Khasan Baroev, bronzi all'armeno Yuri Patrikeev e al lituano Mindaugas Mizgaitis.

TIRO A SEGNO DONNE - Fallisce la qualificazione alla finale Valentina Turisini nella carabina dai 50 metri 3 posizioni. La triestina, argento ad Atene, ha chiuso al 13° posto con 579 punti (100 e 99 prona, 94 e 96 in piedi, 95 e 95 in ginocchio). Oro ala cinese Du Li, argento alla ceca Katerina Emmons, bronzo alla cubana Eglis Yaima Cruz.

TIRO A VOLO DONNE - Medaglia d'oro per l'udinese Chiara Cainero nello skeet. La ventenne. prima dopo le tre serie di qualificazione con 72/75, ha vinto allo spareggio con la statunitense Kimberly Rhode, argento, e la tedesca Christine Brinker che avevano chiuso la gara con 93/100 come lei.

JUDO DONNE- Lucia Morico ha esordito battendo la giapponese Sae Nazakawa 10-1 al primo turno, ma poi ha ceduto alla spagnola Esther San Miguel e ai ripescaggi è uscita subito di scena con l'ermafrodita brasiliana Edinanci Silva. L'oro è andato alal cinese Yang Xiuli, argento alla cubana Yalennis Castill e bronzi alla francese Stéphanie Possamai e alla sudcoreana Jeong Gveongmi.

JUDO UOMINI - Nei 100 oro al mongolo Tuvshinbayar Naidan, argento al kazako Askhat Zhitkeyev, bronzi all'azero Movlud Miraliyey e all'olandese Henk Grol. Quello di Naidan è il primo oro olimpico nella storia della Mongolia.
GINNASTICA - Nel concorso completo oro al cinese Yang Wei, argento al giapponese Kohei Uchimura e bronzo al francese Benoit Caranobe. Diciannovesimo Enrico Pozzo.
CANOA uomini - Finale raggiunta con il sesto e ultimo posto utile per Masoero/Benetti nello slalom C2.
BEACH VOLLEY - Terza sconfitta consecutiva ed eliminazione per Riccardo Lione-Eugenio Amore che sono stati sconfitti 2-0 (21-19, 24-22) dagli austriaci Clemens Doppler-Peter Gartmayer.
PALLANUOTO- Nel terzo turno del torneo maschile, primo successo per il Settebello che superato la Cina 19-7 (5-2, 5-2, 4-1, 5-2).

TIRO CON L'ARCO - La cinese Zhang Juan Juan ha vinto la medaglia d'oro nella prova individuale femminile; argento e bronzo alle sudcoreane Park Sung-Hyun e Yun Ok-Hee.
BASKET - Terzo turno torneo maschile: Spagna-Germania 72-59, Australia-Iran 106-68, Cina-Angola 85-68, Lituania-Russia 86-79. Netta vittoria del Dream Team sulla Grecia, 92.69.

SCHERMA - Primo oro per l'Ucraina che nel concorso a squadre della spada femminile ha superato in finale la Cina per 45-44; brnzo agli Stati Uniti.

TENNIS - Sorpresa dal torneo maschile: lo svizzero Roger Federer, numero uno del tabellone, è stato eliminato nei quarti di finale dallo statunitense Blake, con il punteggio di 6-4 7-6 (2). Nel tabellone femminile, eliminata Serena Williams, battuta da Elena Dementieva: 3-6 6-4 6-3 il punteggio in favore della russa. Fuori anche la sorella Venus, oro a Sydney 2000, battuta 7-5 7-5 dalla cinese Li Na

EQUITAZIONE - La Germania ha vinto la medaglia d'oro nel dressage a squadre; argento all'Olanda e bronzo alla Danimarca. Sangiorgi fuori dal Grand Prix Special nel dressage individuale: ha chiuso 37° dopo il secondo giorno del Grand Prix.
gasport

[Modificato da (Rosy) 17/08/2008 21:36]



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Filippi, argento tattico

La romana negli 800 stile libero parte piano e poi al solito rimonta le avversarie, frantumando il record italiano e inchinandosi solo al mondiale dalla Adlington.

PECHINO, 16 agosto 2008 - Alessia Filippi è medaglia d’argento negli 800 sl: una grande impresa per la romana, che gareggiava sulla distanza solo per la 7ª volta in carriera e ha dimostrato che nel mezzofondo dello stile libero potrà recitare un ruolo da protagonista assoluta da qui a Londra 2012, magari andando a sfidare Federica Pellegrini nei 200 e 400 sl.
RIMONTA - La Pupona ha messo in vasca la solita tattica, quella a lei più congeniale: partenza controllata e gara in progressione. Davanti a lei la britannica Adlington ha subito impresso un ritmo eccezionale, con passaggi sempre sotto il mondiale, ed anche la Potec ha tentato la fuga. Ai 400 Alessia però era già terza in 4’11"33 (anche se a 5"55" dalla battistrada) e in due vasche ha recuperato la romena, lanciandosi all’inseguimento della britannica, comunque irraggiungibile. Ancora una volta Alessia ha corso in negative split, cioè i secondi 400 più veloci dei primi: 4’08"90. In 8’20"23 ha migliorato di 47/100 il record italiano ottenuto al Settecolli, mentre la Adlington ha frantumato il più antico mondiale del nuoto, l’8’16"22 della Evans del 1989.



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Italia fuori ai quarti
Due rigori non bastano

Azzurri eliminati dopo la sconfitta per 3-2 col Belgio. I ragazzi di Casiraghi penalizzati da un gol dubbio, ma pagano anche proprie colpe e una superiorità numerica non sfruttata. Doppietta per Rossi (dagli 11 metri), gol di Dembele (2) e Mirallas per il Belgio

PECHINO (Cina), 16 agosto 2008 - A casa. Dopo aver intravisto la possibilità di giocare per l’oro, l’Italia scivola molto prima di provarci: fuori già nei quarti, nonostante due rigori a favore e quasi un’ora giocata in superiorità numerica. Il Belgio si è dimostrato la squadra temuta, anzi attesa: dura il giusto, intelligente, con un paio di giocatori - Dembele, autore di una doppietta, e Mirallas - che hanno confermato grandi qualità. Ma è stata l’Italia a consentire al Belgio di giocare la sua partita e di colpire al momento giusto. Una doccia fredda. Di più: una mazzata, ma per quello che si è visto nei 90’ non è stato uno scandalo.
LIBERA - Già il primo tempo non era stato da Italia, neanche lontana parente della squadra che nelle prime due partite aveva convinto giocando libera ma anche ordinata, con spazio al suo talento, ma anche a un buon equilibrio tattico. Oggi, nei primi 45’, è mancata anzitutto sotto questo punto di vista, oltre che nella lucidità: troppo nervosismo, troppi errori, troppi giocatori fuori posizione, nonostante dopo appena 17’ la partita si fosse messa in discesa.
ESPULSIONE - Casiraghi l’aveva affrontata scegliendo la stessa formazione dell’esordio contro l’Honduras con una sola eccezione: sulla fascia destra in difesa Motta e non De Silvestri. Per il resto, tutto confermato: Viviano in porta; coppia centrale Bocchetti-Criscito, con De Ceglie a sinistra; a centrocampo Cigarini "play", con Montolivo e Nocerino al suo fianco; davanti, alle spalle di Acquafresca, Rossi e Giovinco. Proprio lo juventino, dopo 6’, aveva avuto l’occasione di "aprire" la partita, su lancio a tagliare il campo di Montolivo, ma aveva stretto troppo il tiro, sull’esterno della rete. Undici minuti dopo, la possibile svolta: Acquafresca lanciato in faccia al portiere belga viene trattenuto e messo giù da Vermaelen: chiara occasione da gol e il belga, da ultimo uomo, viene espulso.
ERRORE - Belgio in dieci per più di un’ora, Italia in vantaggio con il rigore trasformato da Rossi, ma è proprio da quel momento, e per 20’ abbondanti, che l’Italia non riesce ad approfittare della superiorità numerica. Non aiuta il gol subìto appena 7’ dopo il vantaggio, su colpo di testa di Dembele che Cigarini respinge sulla linea, ma quando il pallone l’ha già oltrepassata per un suo errore di posizione. Ciò non toglie che solo nel finale di tempo l’Italia riesce a risistemarsi un po’ e ad alzare il baricentro dei venti metri necessari per cominciare a mettere in difficoltà il Belgio: al 43’ ancora Giovinco avrebbe la chance per rimettere a posto le cose (rinvio sbagliato della difesa, ma porta in faccia il bianconero apre troppo il diagonale).
DOCCIA FREDDA - Ma 4’ dopo arriva la doccia fredda: Mirallas riceve spalle alla porta, Bocchetti gli dà il modo e il tempo di girarsi per il 2-1. Ci sarebbe tutto il tempo di rifarsi, ma l’Italia ritorna in partita e rivede la semifinale soltanto al 28’, quando l’arbitro argentino Baldassi giudica fallosa la "gabbia" in cui De Roover e Vanden Borre chiudono De Ceglie penetrato in area dal vertice sinistro. Ancora rigore, quello che al 12’ non era stato concesso per un fallo del portiere Bailly sempre su Rossi, punito invece per simulazione.
SOGNI - Sul 2-2 e ancora in superiorità numerica c’era da aspettarsi il sorpasso, ma ancora lo straordinario Dembele, al 34’, concludeva un contropiede superando quattro dei nostri e battendo Viviano, che veniva espulso subito dopo per aver rincorso e strattonato Mirallas che aveva recuperato il pallone. Inutile l’ultimo quarto d’ora (compreso il recupero) alla ricerca, troppo affannosa, del 3-3. In parità numerica il Belgio si è chiuso ancora meglio e ha chiuso - con molto anticipo rispetto al previsto - i sogni dell’Italia.
dal nostro inviato
Andrea Elefante



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